domingo, 26 de abril de 2015

Proposto Nobel Pace a Marina Militare e Guardia Costiera

Idea 'Progetto Mediterranea' per vite salvate in mare


La spedizione italiana scientifica e culturale "Progetto Mediterranea", salpata il 17 maggio 2014 da San Benedetto del Tronto, propone la candidatura della Marina Militare Italiana, della Guardia Costiera e delle Capitanerie di Porto al Premio Nobel per la Pace. "200.000 persone destinate a morte certa salvate dalla missione militare ed umanitaria italiana Mare Nostrum ed ora nell'ambito di Triton, l'operazione europea di salvaguardia dei confini, con i limiti che essa impone. E migliaia d'altre vengono salvate ogni giorno. Una strage, comunque, nonostante tutto, ma che senza Marina Militare, Guardia Costiera e Capitanerie di Porto, sarebbe un massacro senza precedenti, vicino a molti genocidi già acclarati nella Storia", dice Simone Perotti, lo scrittore e velista, ideatore di Progetto Mediterranea.

"Uomini e donne, marinai, che compiono sforzi immani, ogni giorno, per salvare vite in mare, secondo il più antico rituale della bella legge umana del mare: un uomo in difficoltà va salvato. Una legge semplice, millenaria, che accomuna qualunque uomo di mare, qualunque navigante, qualunque mozzo o comandante", dice ancora Perotti. "Il loro non è soltanto un dovere" continuano alcuni membri dell'equipaggio di Mediterranea, tra i quali Giuliana Rogano fotografa ufficiale della spedizione.(ANSA).

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Memoria e resistenza, 25 aprile a Paraloup, il paese dei partigiani, è la montagna che rinasce

E' stato il primo villaggio di Giustizia e Libertà ora è simbolo della Rete del Ritorno





Paraloup, Valle Stura (Cuneo)

(di Alessandra Magliaro)
(ANSA) - Antipasto, polenta, salsiccia e dolce: si festeggia il 70esimo anniversario del 25 aprile con la polentata partigiana in un luogo speciale, simbolico cui la parola Resistenza sembra concretizzarsi tra cascine in pietra di antica memoria. Nelle montagne del cunneese, quelle della guerra partigiana di Giorgio Bocca, di Nuto Revelli, di Duccio Galimberti, di Dante Livio Bianco e di tantissimi altri giovani di allora della banda di Giustizia e Libertà, quel piccolo borgo rurale fu il primo villaggio partigiano di GL durante la guerra. In tutto 149: 86 operai, 26 studenti, 18 contadini, 6 professionisti, 5 impiegati, 4 artigiani, 3 ufficiali, 1 industriale. Lì la guerra saliva dalla pianura, quella del Partigiano Johnny di Fenoglio (appena uscito da Einaudi nell’edizione integrale). Poi abbandonato per decenni, è stato alcuni anni fa, grazie anche al finanziamento dal basso, ristrutturato e ri-abitato, diventando di nuovo un simbolo, ancora una volta di resistenza.
E’ Paraloup, un rifugio che da tempo è meta di ciclisti esperti che si arrampicano su quegli sterrati come le donne staffetta partigiana facevano nel ‘43 – ‘44 e anche luogo di turismo per chi tra i sentieri montani cerca il respiro della storia in un percorso che è museo della guerra e della resistenza diffuso e a cielo aperto, sentiero che è sentiero di libertà.
La borgata Paraloup (in dialetto ‘difesa dei lupi’), 1360 metri, in Valle Stura, la più alta borgata di Rittana, era un ‘paese che non c’era più’, terra di confine, svuotato dall’urbanizzazione del dopoguerra, dal miracolo economico che portava in città i contadini a diventare operai, mandato in malora con le sue memorie, come quelle cui il partigiano Pietro Ferreira condannato a morte nel gennaio 1945, evocò in un’ultima lettera ai compagni di banda – ‘’E allora sarà per voi la vita, l’aria, la luce, il sole’’ .
Sostenuto dalla Fondazione Nuto Revelli con la regione Piemonte e il crownfonding (www.produzionidalbasso.com) , quel luogo è stato recuperato: il paese che non c’è, è ora uno dei tanti, il primo, della Rete del ritorno (www.retedelritorno.it) che lotta per resistere all’abbandono dei paesi dimenticati , recuperando quei luoghi abbandonati, piccoli comuni ai margini che si vuole far tornare risorsa civile, culturale e anche economica. Proprio a Paraloup salirono nell’estate del 2011 per la prima volta un centinaio di persone da tutta Italia testimoni, associazioni – ( daDoppiozero, www.doppiozero.com a Re.Co.Sol Rete dei comuni solidali, www.comunisolidali.org) , persone diverse – studiosi come la storica Antonella Tarpino, l’antropologo Vito Teti, il paesologo Franco Arminio, persone come alcuni aquilani che combattevano la sciagurata ricostruzione post sisma – per una tre giorni sul tema del ‘ritorno ai luoghi abbandonati’. Divenne un’associazione (Rete del ritorno) e si prese l’iniziativa di dar vita al primo Festival nazionale del ritorno ai luoghi abbandonati.
Paraloup, un luogo non a caso: è la montagna che rinasce, è il luogo della memoria, quella della guerra partigiana e quella della vita contadina, che però vuole essere viva e non imbalsamata. Il villaggio è stato ristrutturato con un progetto architettonico innovativo, un esempio di sviluppo sostenibile, scegliendo la strada di inserimento totale nel paesaggio dal recupero di materiali esistenti alla scelta cromatica, alle volumetrie. Oltre alle abitazioni c’è un museo del racconto, una biblioteca sala-convegni, un punto accoglienza e il rifugio (per saperne di più www.nutorevelli.org),un luogo dove riannodare i fili tra passato e presente.
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sexta-feira, 24 de abril de 2015

Immigrazione: Mattarella, mano dura con trafficanti

ZAGABRIA, - "I trafficanti di esseri umani vanno contrastati con tutta la forza e vigore possibile" lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando  a Zagabria. Ed ha aggiunto: E' "inaccettabile che il Mediterraneo diventi un grande cimitero, un posto di sepoltura per chi cercava una vita migliore e scampo dalle carestie. E' una condizione inaccettabile per chiunque abbia a cura la civiltà umana". (ANSA)

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Blitz contro al Qaida in Italia: presi due uomini di bin Laden. 'Indizi su possibile attentato in Vaticano'

Blitz della polizia di Stato contro un network terroristico di matrice islamica affiliato ad Al Qaida, con base operativa in Sardegna: 18 le misure cautelari. L'organizzazione predicava la lotta armata contro l'occidente e organizzava attentati contro il governo del Pakistan. Dalle conversazioni intercettate tra i componenti della cellula di Al Qaida è emersa la presenza in Italia di un kamikaze e l' ipotesi che si progettasse un attentato in Vaticano. 
Due degli appartenenti al network terroristico facevano parte, secondo gli investigatori, dell'organizzazione di fiancheggiatori che in Pakistan proteggeva lo sceicco Osama Bin Laden. Sono anche emersi contatti diretti tra le famiglie degli affiliati e Osama Bin Laden.
Il capo della comunità islamica di Olbia, Khan Sultan Wali, arrestato mentre si imbarcava da Olbia per Civitavecchia, considerato elemento di spicco della cellula terroristica sgominata dalla Polizia, aveva creato una società che lavorava all'interno del cantiere del G8 a La Maddalena. Con lui lavorava anche un talebano che aveva protezione come rifugiato politico.
Sugli indizi di un possibile attentato in Vaticano: "Da quel poco che si dice sembra una ipotesi del 2010 senza seguito. Quindi la cosa non è oggi rilevante e non è motivo di particolari preoccupazioni", risponde all'ANSA il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi.
La rete fondamentalista aveva a disposizione armi in abbondanza e numerosi fedeli che erano disposti a compiere atti di terrorismo in Pakistan ed Afghanistan, per poi rientrare in Italia. Era anche impegnata nel traffico di migranti. Pakistani e afghani venivano introdotti illegalmente in Italia per poi proseguire il loro viaggio verso il nord Europa. L'ingresso in Italia avveniva attraverso imprenditori compiacenti che fornivano falsi contratti di lavoro. In altri casi l'organizzazione forniva documenti falsi da cui i migranti risultavano vittime di persecuzioni etniche o religiose. Il network forniva anche supporto logistico e finanziario ai migranti, assicurando loro patrocinio presso gli uffici immigrazione e istruzioni sulle dichiarazioni da rendere per ottenere l'asilo politico, apparecchi telefonici e sim.
Un imam e formatore coranico che operava tra Brescia e Bergamo era l'esponente dell' organizzazione fondamentalista addetto alla raccolta dei fondi da destinare per attentati terroristici in Pakistan. L'uomo, un dirigente del movimento pietistico Tablig Eddawa (Società della Propaganda) stimolava le donazioni presso le comunità pakistano-afghane radicate nel territorio italiano. I fondi raccolti venivano poi inviati in Pakistan mediante membri dell'organizzazione. In un caso è stato riscontrato il trasferimento di 55.268 euro mediante un volo per Islamabad in partenza da Fiumicino.
Tra gli arrestati ci sono gli autori di numerosi e sanguinari atti di terrorismo e sabotaggio in Pakistan compresa la strage del mercato di Peshawar, Meena Bazar, avvenuta ad ottobre 2009 in cui vennero uccise più di 100 persone. L'indagine della procura distrettuale di Cagliari, coordinata dal Servizio operativo antiterrorismo, ha coinvolto le Digos di 7 province.
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Governo da Itália autoriza extradição de Henrique Pizzolato, diz MP

Do G1 em Brasília -  Corte de Cassação de Roma havia autorizado a cassação em fevereiro.

Pizzolato foi condenado no mensalão e fugiu para a Itália em 2013.


O governo da Itália autorizou a extradição do ex-diretor de marketing do BB Henrique Pizzolato para o Brasil, segundo informou o Ministério Público nesta sexta-feira (24). As autoridades brasileiras ainda não receberam oficialmente o comunicado da Itália.
Pizzolato, que tem cidadania italiana, foi condenado a 12 anos e 7 meses de prisão no julgamento do mensalão do PT, pelos crimes de corrupção passiva, peculato e lavagem de dinheiro. Em 2013, quando foi expedido o mandado de prisão, fugiu para a Itália.
Após ele ser preso pela polícia local em Maranello, em 2014, o governo brasileiro entrou na Justiça italiana com pedido de extradição. O pedido foi negado pela Corte do Bolonha. A PGR, no entanto, entrou com recurso, que foi acatado pela Corte de Cassação de Roma em fevereiro deste ano. Desde então, faltava a palavra final do governo italiano para decidir se Pizzolato cumpriria ou não a pena no Brasil.
Condições dos presídios
Uma das alegações da defesa de Pizzolato era de que os presídios brasileiros não possuem condições de garantir a proteção dos direitos humanos dos presos. Esse foi um dos argumentos que pesaram na decisão de primeira instância, na Corte de Bolonha, que negou o pedido brasileiro. 

Após a primeira negativa, a Procuradoria-Geral da República entrou com recurso na Justiça italiana e o caso foi parar na Corte de Cassação de Roma, que decidiu pela extradição. O governo brasileiro apresentou justificativas de que os presídios do país poderiam receber o ex-diretor de marketing, e citou como exemplo a penitenciária da Papuda, no Distrito Federal.
Entre o julgamento de Bolonha e o de Roma Pizzolato esteve em liberdade. Desde fevereiro, no entanto, ele aguardava preso a decisão final do governo italiano.
 www.g1.globo.com

quinta-feira, 23 de abril de 2015

Nasce Italian Kitchen Academy, scuola bilingua pane e cucina



ROMA- In tutte le lingue. Parte con un taglio fortemente internazionale l'attività di Italian Kitchen Academy (Ika) che, in Vicolo Scavolino, propone corsi professionali di cucina e panificazione con target i più variegati. ''La vicinanza a Fontana di Trevi - ha detto Giovanni Cappelli, chef de Le Tamerici e presidente Ika - ci spinge naturalmente a lavorare con i turisti, il personale delle ambasciate, e i tanti stranieri in soggiorno a Roma. Proponiamo corsi professionali di primo e secondo livello, della durata da uno a tre mesi, oltre che di pasticceria, coinvolgendo anche chef stellati come i fratelli Serva de ''La Trota'' di Rivodutri che sono stati i docenti nella lezione inaugurale. Ma vogliamo anche portare i gourmet romani alla scoperta della cucina etnica, e in particolare delle ricette e metodi di cottura in uso in Africa e in India, oltre che nei paesi dell'Estremo Oriente. Molto richiesti già risultano i corsi di panificazione per immigrati che nei mestieri dell'arte bianca - ha sottolineato lo chef - individuano una strada per una veloce occupazione in Italia''. Italian Kitchen Academy ha come direttore didattico Andrea Dolciotti, chef Inopia, che sottolinea l'approccio didattico a tecniche complesse, ma giocando. Anche alla luce delle tariffe abbordabili dei corsi monotematici, che spaziano da 40 euro a 80 euro. Tra i cuochi romani che hanno già programmato lezioni: Maurizio Serva, Andrea Golino per il finger food, Paolo Petralia e Alessandra Pezzuolo per la cucina vegana, Ornella De Felice per il brunch e i pasti all'americana, Gianfranco Pascucci per il pesce, il pasticcere Andrea De Bellis.

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Filme de brasileiro recorda libertação italiana

São Paulo - No aniversário de 70 anos da libertação italiana da ocupação nazi-fascista durante a Segunda Guerra Mundial, o filme de um diretor brasileiro chega aos cinemas do país para contar um episódio até então pouco conhecido do grande público e que envolve os pracinhas do Exército que participaram do conflito.

    A obra se chama "A Estrada 47" e é de autoria de Vicente Ferraz, que a filmou em 2013. No entanto, o longa estreia nas salas da Itália nesta quinta-feira (23), justamente para aproveitar o gancho do aniversário da libertação do país, comemorado em 25 de abril. No Brasil, ele participou de festivais e venceu alguns prêmios no ano passado, mas tem data de lançamento marcada para 7 de maio de 2015.

    O filme é ambientado nas montanhas da Toscana e da Emilia-Romana, locais para onde foram enviados os 25 mil soldados brasileiros convocados para combater na Segunda Guerra Mundial ao lado das tropas aliadas, a maioria de origem humilde e despreparada.

    Ao chegarem no Monte Castelo, perto de Bolonha, alguns pracinhas têm um ataque de pânico coletivo e tentam descer a montanha, mas acabam se perdendo. Ao se reencontrarem, eles conhecem um jornalista, que conta sobre um campo minado ativo, então os militares enxergam uma oportunidade de se redimir.

    Ferraz reconhece que essa é uma história menor se comparada a outros episódios daquele conflito, mas diz que é um caso até "estranho" e curiosamente esquecido pela história oficial. Segundo o diretor, os relatos da libertação de grandes cidades, como Roma, já é bastante conhecido, mas em vários vilarejos italianos os soldados brasileiros são lembrados até hoje. (ANSA)

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Ataque dos EUA mata refém italiano Giovanni Lo Porto

Roma - O italiano Giovanni Lo Porto, desaparecido desde 2012 entre o Paquistão e o Afeganistão, foi morto em uma ação dos Estados Unidos, informaram autoridades norte-americanas nesta quinta-feira, dia 23.
  
Lo Porto foi morto em um ataque contra o grupo terrorista Al Qaeda realizado em janeiro, revelou a Casa Branca, em nota oficial. O italiano era voluntário da ONG alemã "Welt Hunger Hilfe" e estava sem enviar notícias sobre seu paradeiro desde o dia 19 de janeiro de 2012.

Durante a operação também faleceu um cidadão norte-americano identificado como Warren Weistein. Em nota, o presidente Barack Obama, que irá se pronunciar em breve, "assume total responsabilidade" pelo ocorrido.

Ainda segundo a Casa Branca, dois outros norte-americanos também foram mortos, Ahmed Farouq e Adam Gadahn, que eram ligados ao grupo terrorista.

O jornal norte-americano "Wall Street Journal" diz que a operação foi realizada por um drone da CIA, enquanto a emissora "CNN" consultou fontes do governo que apontaram que a missão foi realizada sem a utilização de soldados, ou seja, provavelmente um ataque aéreo. (ANSA)

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Líderes europeus se reúnem para tratar crise de imigração e naufrágios

Bruxelas -  Chefes de Estado e de Governo da Europa vão se reunir nesta quinta-feira (23), em Bruxelas, para discutir o problema da imigração no continente. No último fim de semana, uma embarcação com 850 imigrantes naufragou no Canal da Sicília, na Itália, tornando-se a pior tragédia da região desde a Segunda Guerra Mundial.

O primeiro-ministro da Itália, Matteo Renzi, comparecerá ao encontro. Ele tem feito apelos para que os vizinhos europeus adotem medidasconjuntas para ajudar o país a lidar com aquilo que definiu como "crise humanitária".

O sul da Itália, principalmente a ilha de Lampedusa, é uma das principais portas de entrada para a Europa e recebe diariamente dezenas de barcos com imigrantes.

De acordo com um rascunho do documento final deste encontro, a União Europeia irá adotar medidas para identificar, capturar e destruir os barcos clandestinos usados para as chamadas "travessias da morte" no Mediterrâneo antes que eles sejam usados por traficantes de seres humanos.

O documento também pede para a alta representante para Política Externa e Segurança da UE, Federica Mogherini, começar "imediatamente" a preparação de possíveis esquemas de defesa com a cobertura da Organização das Nações Unidas (ONU).

 O objetivo dos líderes europeus é reforçar "rapidamente" a operação Triton, força-tarefa implantada no final do ano passado justamente para inibir a viagem de embarcações ilegais pelo Mediterrâneo. O rascunho prevê que os recursos destinados a essa iniciativa sejam dobrados em 2015 e 2016 para aumentar as suas possibilidades de busca e socorro na região.

    Tragédias

Desde o último final de semana, três naufrágios de embarcações superlotadas que partiram da Líbia deixaram mais de mil desaparecidos no sul da Europa. Nesta quinta-feira (23), mais embarcações chegaram à Itália. No porto de Catania, foi registrada a entrada de 220 imigrantes. Eles foram socorridos a 40 milhas náuticas ao norte da Líbia.
    (ANSA)

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quarta-feira, 22 de abril de 2015

Itália declara guerra a traficantes de seres humanos

Roma - O primeiro-ministro da Itália, Matteo Renzi, declarou guerra aos traficantes de seres humanos quatro dias após um navio com 850 imigrantes naufragar no Mar Mediterrâneo, tornando-se a pior tragédia da história da região desde o final da Segunda Guerra Mundial, em 1945.

"Não todos os passageiros dos navios de traficantes são famílias inocentes. O nosso esforço para combater o terrorismo no norte da África deve aumentar e superar esta ameaça, que cria um terreno fértil para o tráfico de seres humanos", disse Renzi.

"Os traficantes de seres humanos são os senhores de escravo do século 21 e devem ser levados à Justiça", criticou o premier. A Itália, que frequentemente serve de porta de entrada para imigrantes africanos, afirma que o fluxo migratório é causado pela crise política na Líbia, que gera milhares de refugiados. Devido à instabilidade local, traficantes se aproveitam para organizar cruzadas ao mar.

O presidente dos Estados Unidos, Barack Obama, também afirmou hoje que o problema dos refugiados no Mar Mediterrâneo é "resultado de conflitos tribais e de diferenças religiosas na Líbia, que estão criando um caos".

Por sua vez, as Nações Unidas (ONU) divulgaram que, para reduzir o número de naufrágios no Mar Mediterrâneo, um milhão de refugiados sírios deveriam ser acolhidos por países ricos nos próximos cinco anos.

"A inatividade da Europa está criando um mercado para traficantes de seres humanos", afirmou o relator especial François Crepeau. "Poderíamos, coletivamente, acolher um milhão de sírios nos próximos anos. Para um país como o Reino Unido, isso significa 14 mil sírios ao ano. Para o Canadá, seria menos de nove mil", comparou. (ANSA)

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Câmara dos Deputados aprova lei que agiliza divórcio

Roma -  A Câmara dos Deputados da Itália aprovou nesta quarta-feira (22) um decreto-lei que acelera o tempo exigido para se divorciar no país. O projeto recebeu 398 votos favoráveis e 28 contrários - quase todos eles do partido de extrema-direita Liga Norte -, além de 11 abstenções.

    Como já havia passado pelo Senado, a medida é definitiva e precisa apenas ser sancionada pelo presidente da República, Sergio Mattarella. O principal ponto do projeto é a redução de três para um ano no período necessário após a separação para pedir o divórcio, alterando uma norma de mais de 40 anos.

    No entanto, a base aliada do governo de Matteo Renzi não conseguiu entrar em acordo para votar a regra que permitiria o divórcio imediato para cônjuges que desejam se separar consensualmente e não têm filhos menores de idade. (ANSA)

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Na 'Lava Jato italiana', peso dos partidos era diferente, diz filho de condenado



Nos anos 1990, uma das maiores operações anticorrupção da história europeia expôs uma rede com tentáculos nos principais setores da vida política e econômica na Itália.
Foi a Operação Mãos Limpas, ou Mani Pulite, que ajudou a desmantelar esquemas de pagamento de propina por empresas privadas interessadas em garantir contratos com estatais e órgãos públicos e desvio de recursos para o financiamento de campanhas políticas.
A investigação levou ao fim da chamada Primeira República Italiana, cujas principais forças políticas tinham sido a Democracia Cristã (DC) e o Partido Socialista Italiano (PSI).
Bettino Craxi foi líder do PSI entre 1976 e 1993. Foi, também, primeiro-ministro da Itália, entre agosto de 1983 e abril de 1987. Em 1992, foi acusado pela Mãos Limpas de corrupção e financiamento ilegal de partido. Condenado, exilou-se na Tunísia e não cumpriu a pena. Morreu em 2000.
O PSI não chegou a ser extinto e existe até hoje, ainda que com pouca participação no cenário político italiano.
A Mãos Limpas italiana seria a fonte de inspiração de muitos policiais e procuradores que atuam na operação Lava Jato, que investiga o desvio de recursos da Petrobras para partidos políticos, segundo o jornal Folha de S.Paulo.
BBC
Bettino Craxi foi condenado após mega-operação que desvendou esquemas de corrupção na Itália
Mas para Vittorio Craxi, conhecido como Bobo Craxi, filho de Bettino Craxi e ex-deputado pelo PSI, a Operação Mãos Limpas piorou a situação no país. Segundo Craxi, se antes no meio político havia desvios ilegais para prover fundos a partidos, hoje cometem-se ilegalidades "para financiar-se a si mesmo".
Veja abaixo a entrevista dada à BBC Brasil.
BBC Brasil - É possível estabelecer um paralelo com o que ocorreu na Itália durante a Operação Mãos Limpas com a Operação Lava Jato? O PT pode perder a sua força?
Vittorio Craxi - Acho difícil fazer uma comparação com o que ocorreu na Itália pois o PT é muito maior e mais forte no Brasil do que o Partido Socialista Italiano era naquela época. Embora fosse do poder, o PSI era muito menor do que o PT, não tinha a mesma força que o PT tem hoje no Brasil.
O PT ainda tem condições de se reerguer porque conta com uma história recente de crescimento econômico e com a força do seu líder, (o ex-presidente) Lula, que ainda é muito popular.
BBC Brasil - Apesar disso, dirigentes do partido foram condenados por corrupção.
Craxi - É inevitável que depois de uma prolongada permanência no poder ocorram episódios de corrupção. O risco de degeneração é fisiológico. No Brasil dos últimos anos o crescimento econômico gerou muita 'desenvoltura' no mundo dos negócios, com políticos de esquerda atuando como se fossem de direita.
Este foi o erro do PT, aderir às prerrogativas dos partidos de direita, que defendem o mundo financeiro, o capitalismo liberal e a iniciativa privada.
O partido deve ser salvo com a regeneração dos dirigentes e não com a abolição do próprio partido.
Os brasileiros acabaram de votar e deverão mudar o presidente nas próximas eleições. Esta é a democracia: respeito ao voto dos cidadãos, são estas as regras.
Em geral, penso que neste momento histórico mundial, o melhor papel para a esquerda seja o de oposição. Do contrário, acabaremos por aceitar as regras do capitalismo financeiro global.
BBC Brasil - Nos anos 90, seu pai foi condenado por corrupção e financiamento ilegal do PSI. Ele chegou a admitir que o financiamento irregular dos partidos era uma praxe na época. Ele poderia ter agido de forma diferente?
Craxi - O que ele disse foi que o financiamento de toda a política na Itália, não apenas a do partido dele, era em parte feito de forma ilegal, porque os partidos não declaravam estes recursos, porque havia uma grande desordem nas regras e, portanto, havia grande tolerância com relação a isso.
Foi um discurso muito aberto e franco sobre a importância do financiamento aos partidos, que é uma das condições fundamentais da democracia.
A política é e deve continuar sendo financiada, no modo mais transparente possível. Ou então não se trata de democracia, mas de regime.
Na minha opinião, a solução é tornar o financiamento aos partidos público e 'desfiscalizar' o financiamento privado.
BBC Brasil - O financiamento dos partidos continua sendo um desafio para a política?
Craxi - Penso que o financiamento à política seja um dos grandes temas da democracia. Mas as acusações de corrupção não devem ser generalizadas.
Há casos de corrupção e casos de financiamento irregular à política, e devem ser diferenciados. Isso vale tanto para os partidos de esquerda, quanto de direita.
O ex-presidente (Fernando) Collor também esteve envolvido em atos de corrupção e por isso sofreu o impeachment.
Reuters
João Vaccari, ex-tesoureiro do PT, foi preso suspeito de envolvimento em escândalo de corrupção investigado pela Lava Jato
BBC Brasil - A situação melhorou após a Operação Mãos Limpas?
Craxi - Mudou para pior. Antes cometia-se ilegalidade para financiar os partidos, hoje comete-se ilegalidades para financiar-se a si mesmos.
BBC Brasil - E o que é pior?
Craxi - Hoje existem ladrões, naquela época não. A Operação Mãos Limpas foi um desastre para a Itália, porque os juízes fizeram carreira e alguns foram inclusive acusados de corrupção, os partidos desapareceram.
Não por acaso um homem rico organizou um partido. E partidos pessoais não são partidos. Por isso acredito que as grandes ideias e os grandes partidos devam ser salvos, apesar dos erros que possam ter cometido.
BBC Brasil - Apesar da Operação Mãos Limpas, o fenômeno de propinas e troca de favores continua sendo um assunto na Itália, com diversos episódios recentes de irregularidades. Existem novas formas de corrupção na política?
Craxi - Sim, e infelizmente não é apenas um problema de leis, mas de cultura, de respeito às regras. É preciso fazer um trabalho profundo principalmente nas classes dirigentes do governo.

É difícil modificar a mentalidade de um criminoso, mas podemos ensinar às novas gerações a respeitar antes de tudo a legalidade, a transparência e o respeito das regras.

Guarda Costeira italiana divulga vídeo de resgate de imigrantes




Da AP - A Guarda Costeira da Itália divulgou nesta terça-feira (22) um vídeo que mostra o resgate de 638 imigrantes retirados de seis embarcações que naufragaram no Mar Mediterrâneo na segunda-feira (20).

Os imigrantes viajavam em águas da costa da Líbia e receberam assistência do navio "Fiorillo" da guarda-costeira, de uma embarcação mercante e da Marinha italiana.
O vídeo mostra a Guarda Costeira se aproximando dos destroços dos barcos naufragados em pequenas embarcações de resgate.
A equipe joga coletes salva-vidas para os imigrantes, e pede que eles mantenham a calma para evitar que os botes superlotados virassem.
Os imigrantes foram então transferidos em pequenos grupos até o navio "Fiorillo".
As autoridades europeias vão realizar uma conferência de emergência nesta quinta-feira (22) sobre a crise de imigração no Mediterrâneo.
Cerca de 2 mil pessoas já morreram na região este ano tentando sair da África e do Oriente Médio e chegar à Europa.




Itália pede combate a 'comerciantes de escravos' do Mediterrâneo

Imigrantes que tentavam chegar à Grécia são resgatados após naufrágio nesta segunda-feira; ao menos 20 pessoas morreram (Foto: Argiris Mantikos/Eurokinissi/Reuters)


Da France Presse - O governo da Itália pediu aos sócios da União Europeia (UE) um combate conjunto aos traficantes de seres humanos no Mediterrâneo, "comerciantes de escravos do século XXI", e propôs uma intervenção a longo prazo para ajudar na estabilização dos países ao sul da Líbia.
Em um discurso na Câmara dos Deputados, após um minuto de silêncio em memória das 800 vítimas do naufrágio de domingo passado, o primeiro-ministro italiano, Matteo Renzi, afirmou que "o que acontece hoje com o tráfico de pessoas" recorda a época em que se enviava milhares de escravos da África para a América.
"Não é apenas uma questão de segurança e de terrorismo, e sim de dignidade humana", declarou, um dia antes de uma reunião europeia que deve adotar medidas para lutar contra o tráfico de migrantes no Mediterrâneo.
Renzi, que se mostrou otimista a respeito da reunião, falou no domingo sobre a possibilidade de "intervenções dirigidas" contra os traficantes na Líbia.
A ministra da Defesa, Roberta Pinotti, afirmou que a Itália está "disposta a ficar à frente de uma missão internacional", se esta for aprovada pela ONU e a UE.
Renzi pediu um reforço das operações de vigilância marítima Triton e Poseidon, mas alertou contra as soluções simplistas.
As causas da emigração devem ser combatidas "da raiz", disse o chefe de Governo italiano.
Ao lado da ONU, a Europa "deve ter uma estratégia a longo prazo na África", com uma presença forte nos países ao sul da Líbia.
"A África deve se tornar o elemento chave da política italiana e mundial", disse.

terça-feira, 21 de abril de 2015

21 de abril - Convívio Genealógico Rio de Janeiro

Se você sente falta de encontrar alguém para conversar sobre genealogia e outros assuntos, o dia de Joaquim José da Silva Xavier será um bom motivo para estarmos juntos, compareça. Leve suas histórias, livros, anotações e perguntas para enriquecermos o caldeirão de nossos conhecimentos genealógicos.

A notem nas suas agendas:

Terceira terça-feira, 21/04, entre 18 e 22 horas, Convívio Genealógico [com comanda individual: cada um paga seus próprios consumos].
LOCAL: Churrasqueto Lareira, R. Major Ávila 185, esquina com Barão de Mesquita, Tijuca, junto à Igreja Santo Afonso, próximo à Praça Saens Peña.


RSVP: Para a reserva das mesas, peço a quem puder comparecer que me comunique, em "PVT", pelo meu endereço, carlpaiva_genealogia. Obrigado.


Fortíssimo abraço.
Carlos Paiva




(Convívio Genealógico em 17 de março de 2015. Da esquerda para a direita: Hugo Forain, Maria Lúcia,
Carlos Paiva, Márcio Miller, Aurélio Cordeiro, Francisco Dória,
Gustavo Lemos, Fred Grinberg, Antônio Werneck e Antônio Xavier.)



La Regina Elisabetta compie 89 anni

Tempo di celebrazioni nel Regno Unito: Her Majesty compie 89 anni. Figlia di re Giorgio VI e da ben 63 anni in carica, la Regina Elisabetta è nata il 21 aprile del 1926. Incoronata venticinquenne, a settembre batterà il record di permanenza sul trono fino a ora detenuto dalla Regina Vittoria. Con una festa privata prevista oggi con i familiari, una celebrazione pubblica nel mese di giugno e l'imminente arrivo del secondogenito del Principe William e della consorte Kate, l'agenda della Regina è in questi giorni fittissima.


Ma quali sono le curiosità che da sempre contraddistinguono la regnante?
In carica dal 6 febbraio del 1952 e incoronata il 2 giugno dell'anno successivo, la Regina Elisabetta salì al trono dopo il padre Giorgio VI, a sua volta divenuto regnante dopo l'abdicazione del fratello Edoardo VIII. Già sposata con il principe consorte Filippo e madre di Carlo e Anna, a cui seguirono Andrea ed Edoardo, la Regina ha attraversato praticamente tutto il '900, tra alti e bassi nel gradimento del suo operato. Il momento più complesso fu forse la morte di Diana Spencer nel 1997, quando l'opinione pubblica accusò la casa reale di dimostrare troppa freddezza nei confronti di una principessa tanto amata dai sudditi. Negli ultimi anni, invece, la popolarità è fortemente risalita, grazie anche alle Olimpiadi di Londra e al matrimonio di William e Kate.
Molte le curiosità insolite che circondando il regno di Elisabetta. A partire dagli sgargianti completi che è solita indossare nelle occasioni pubbliche: qualche anno fa la stampa inglese ha svelato come si tratti di una strategia di sicurezza. In caso di disordini o attacchi, infatti, i colori accessi permetterebbero all'intelligence di identificare facilmente la Regina. Segue quindi l'amore per i Corgi, una razza di cani che da accompagna Elisabetta sin dall'infanzia e di cui si circonda per gran parte delle sue giornate. Il primo esemplare, Susan, le fu regalato dal padre in occasione del suo diciottesimo compleanno. Oggi sono una trentina i quadrupedi che hanno trovato negli anni dimora a Buckingham Palace.
Amante della musica e delle danze scozzesi, tanto da presenziare ogni anno al Gillies’ Balls al Castello di Balmoral, la Regina è anche un'appassionata lettrice di gialli: tra i suoi autori preferiti Agatha Christie, Dick Francis e P.D. James. Amante dei motori, tanto da possedere numerose vetture e anche un treno personale, pare non disdegni guidare in assoluta autonomia i suoi fuoristrada durante le battute di caccia. A capo di circa 600 associazioni di beneficenza, sembra infine la Regina non sempre gradisca gli incontri pubblici. Si dice, sebbene non vi sia conferma ufficiale, che comunichi con il suo staff tramite la sua borsetta. Quando l'accessorio viene passato da una mano all'altra, pare che la Regina voglia comunicare di essersi stancata di interloquire con un visitatore. E quando la appoggia sul tavolo, la festa è finita: è tempo di andare.
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