segunda-feira, 1 de junho de 2009

Palermo sommersa dai riufiuti


Palermo sommersa dai riufiuti "Intervenga la Protezione civile"


Palermo, La Repubblica - Montagne di immondizia in ogni angolo della città, 200 cassonetti bruciati, il municipio presidiato da 400 lavoratori dell'azienda rifiuti (Amia) e dalle forze dell'ordine. E questo mentre i consiglieri comunali sfiorano la rissa e la maggioranza di centrodestra perde l'ultima occasione per varare un aumento della tassa sulla raccolta dell'immondizia che avrebbe permesso di racimolare i 35 milioni di euro necessari per rinnovare il contratto con l'Amia. L'emergenza rifiuti esplode a Palermo in tutta la sua drammaticità in una domenica dal sapore estivo, con la città quasi svuotata dalla fuga verso le spiagge. E mentre si scatena la polemica politica - con il segretario nazionale del Pd Franceschini che denuncia "a Palermo ci sono rifiuti ovunque, ma la città è di destra, la Regione è di destra, così le tv non fanno vedere niente" e il centrosinistra e l'Mpa che chiedono le dimissioni del sindaco Pdl Cammarata - è allarme per quello che potrà accadere nelle prossime ore. Tanto da spingere il presidente della Regione Lombardo ad annunciare: "C'è il rischio che possano determinarsi vere e proprie emergenze sanitarie su cui occorre intervenire se necessario anche con i mezzi e i poteri della Protezione civile regionale e nazionale". Un appello all'intervento su cui ieri in tarda serata è stata convocata una riunione in prefettura. I rifiuti si accumulano ormai da una decina di giorni a causa dell'astensione dagli straordinari e del rifiuto di salire sui mezzi non sicuri, cioè quasi nessuno, da parte dei lavoratori dell'Amia. Gli stipendi di giugno sono a rischio e ieri i sindacati hanno deciso di proseguire la protesta, portando avanti uno "sciopero bianco", e cioè il rispetto rigoroso delle norme di sicurezza. Se a questo si aggiunge il fatto che ogni giorno, in media, la metà dei mezzi per la raccolta resta ferma per avarie sono presto spiegati i cumuli di immondizia che fermentano sotto il sole e a cui residenti esasperati spesso danno fuoco.

Il consiglio comunale ieri era stato convocato per approvare in extremis l'aumento della tassa dei rifiuti (a mezzanotte scadevano i termini per approvare il bilancio di previsione). Ma alla fine il centrodestra ha dovuto arrendersi all'ostruzionismo dell'opposizione che aveva presentato 1.200 emendamenti: "Non potevamo permettere che le conseguenze di una dissennata gestione ricadessero sui cittadini". Il sindaco, che parla di "città invasa in modo intollerabile e indecente dai rifiuti", replica accusando lavoratori e sindacati di "irresponsabilità" e le opposizioni di "strumentalizzare la crisi dell'Amia, dovuta a un eccessivo peso del costo del personale".

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