segunda-feira, 29 de agosto de 2016

Ser italiano é ...

Ser italiano é muito mais do que ter uma cidadania, uma herança genética.
Ser italiano é ter o sangue quente. É falar alto e gesticulando.
É ser emotivo e sistemático ao ponto de discutir com um filho abraçando-o.
Ser italiano é conhecer e amar a nossa cultura, o nosso jeito, a nossa arte.
É gostar de coisas antigas. E de ficar por horas admirando um monumento e imaginando todas as batalhas que se passaram ali durante séculos e há muito tempo antes de nós italianos mais jovens existirmos.
Ser italiano é mais que amar uma pizza ou uma pasta al dente. É ter um jeito diferente de comer sem se preocupar com o que as outras pessoas possam pensar, porque o fato de sermos italianos nos inocenta de qualquer má impressão que possam ter dos nossos costumes.
Ser italiano é se emocionar com as coisas mais simples do mundo.
É ter os olhos molhados de lágrimas sem saber o porquê. É aceitar a lei do tempo e da vida, que nos dá e nos tira a dádiva de viver. É envelhecer como um bom vinho e descansar à sombra de uma árvore contemplando o horizonte.
Ser italiano é discordar e questionar pelo nosso direito. É brigar pela justiça. É se comover com a dor e com o sofrimento alheio.
Ser italiano é estar condenado à sentir todo tipo de emoção e sentir as dores do mundo como se fossem nossas. É trazer para dentro de si a injustiça sofrida por outros. É gostar de festa, de dança, de barulho, de comilança, de crianças correndo e de gente chegando.
Ser italiano é carregar a saga de carregar nas veias o sangue vermelho vivo como o vermelho que está na bandeira da Itália e que o mundo todo se arrepia quando assiste a mesma tremular.
(Autor: Braz Gardini)

Nello spazio a caccia di segnali spia dei terremoti

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Italia e Cina insieme nello spazio in una missione destinata a cercare eventuali segnali che possano aiutare a dare l'allerta per l'arrivo di un terremoto. Il satellite si chiama Cses (China Seismo-Electromagnetic Satellite) e l'Italia vi partecipa con il progetto Limadou. La missione, i cui sviluppi piu' recenti sono stati presentati a Pechino, e' allo studio da dieci anni ed e' ormai al nastro di partenza: il primo lancio e' previsto nell'estate 2017 e quello di un secondo satellite fra il 2019 e il 2020.

I segnali che la missione cerchera' dallo spazio sono variazioni che avvengono nella regione superiore dell'atmosfera, chiamata ionosfera, osservate da missioni spaziali precedenti nei momenti che accompagnano un terremoto. Si ritiene che siano emissioni di onde elettromagnetiche a bassissima frequenza dalla crosta terrestre. "Il progetto rappresenta una fase di studio e mira a valutare la possibilita' di avere un riscontro di dati dallo spazio, oltre dai sismografi a terra, in coincidenza con un evento sismico", ha detto il presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana, Roberto Battiston. 

L'Asi finanzia la parte italiana della missione e vi partecipa con Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Istituto di Astrofisica e Planetologia spaziali dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Iaps-Inaf) e alcune universita'.



I tempi previsti per avere risposte affidabili non si prevedono brevi. "Chi ha il dovere istituzionale di decretare l'evacuazione delle popolazioni - ha rilevato Battiston - deve poter contare su un grado di certezza pressoche' assoluta di quello che sta per accadere. Un altro elemento molto importante da valutare sara' l'eventuale anticipo temporale di un segnale, e capire se sarebbe sufficiente per dare l'allerta in modo affidabile. Tutte cose da verificare accuratamente con rigoroso metodo scientifico". 

Il tempo necessario per le valutazioni non si puo' definire a priori perche' sara' conseguente al numero di sismi che si registreranno sulla Terra e in particolare nelle aree monitorate, principalmente quelle di Italia e Cina, i due Paesi protagonisti del progetto.



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Le prime immagini dei danni del terremoto riprese dallo spazio

Dai satelliti della costellazione italiana Cosmo SkyMed sono arrivate le prime immagini dei danni provocati nei centri abitati al terremoto di magnitudo 6.0 del 24 agosto. A rendere nota l'elaborazione di immagini e dato sono l'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e le società Leonardo-Finmeccanica ed e-Geos, costituita da Telespazio (Leonardo-Finmeccanica-Thales) e Asi.

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Si dimezzano i limiti colesterolo cattivo, non deve superare 100


Il valore di colesterolo 'cattivo' (Ldl) che tutti dovrebbero avere, indipendentemente dal rischio, non dovrebbe superare i 100. Lo raccomandano le nuove linee guida presentate al congresso della Società Europea di Cardiologia (Esc) presentate a Roma al congresso della società.

"Le nuove linee guida sanciscono che avere un target di colesterolo entro 70-100 è fondamentale, non ci sono più controversie su questo punto - spiega il presidente della Società Italiana di Cardiologia Francesco Romeo -. Questo vale per tutti, anche per quei soggetti che hanno valori di norma molto alti per ipercolesterolemia familiare". Fino ad ora le indicazioni variavano a seconda del rischio personale legato alla familiarita' alle malattie cardiache e al proprio stato di salute. Il colesterolo cosiddetto cattivo non doveva comunque mai superare i 190. "Per abbassarlo il primo fattore è l'alimentazione - spiega l'esperto -. Poi si possono usare le statine, e infine, per chi non riesce ci sono i nuovi farmaci, gli anticorpi anti PCSK9, che hanno grande potenzialità".


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I forti terremoti hanno un 'effetto domino', ma è imprevedibile

Sequenza sismica tra le province di Rieti, Ascoli e Perugia, aggiornata alle 18:00 del 28 agosto 2016 (fonte: INGV)Sequenza sismica tra le province di Rieti, Ascoli e Perugia, aggiornata alle 18:00 del 28 agosto 2016 (fonte: INGV)
Ogni terremoto di una certa energia può generare una sorta di 'effetto domino': la faglia che si è messa in movimento finisce inevitabilmente per caricare di energia alcune delle faglie vicine, che a loro volta potranno liberare l'energia accumulata in un terremoto. "Ma il dove e il quando questo possa avvenire è imprevedibile", ha detto Warner Marzocchi, dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). Così nell'area interessata dal terremoto del 24 agosto "ci sono tante faglie, ma non sappiamo se ed eventualmente quale di queste sia quella pronta ad attivarsi".

La probabilità è un concetto del quale non si può fare a meno ogni volta che si affronta un terremoto. Per esempio, ha spiegato Marzocchi, "in Italia, come in ogni Paese sismico, un terremoto può avvenire quasi ovunque e in ogni momento. Ma tale possibilità, o probabilità, non è uguale in tutte le regioni italiane. Ad esempio alcune zone, come quelle dell'Appennino centro-meridionale hanno una maggiore probabilità che avvengano i terremoti rispetto ad altre aree".

Oltre che dal luogo, la probabilità dipende anche dal tempo: dopo un forte terremoto, la perturbazione indotta sulle altre faglie aumenta la probabilità che avvengano altri forti terremoti. "Si tratta - ha detto - di probabilità solitamente inferiori al 10%".

Questo accade perché "quando avviene un terremoto, questo carica di energia altre faglie in zone limitrofe e se una di queste era già prossima alla rottura diventa più facile che possa generare un altro terremoto forte, anche ravvicinato nel tempo, ma non sappiamo con certezza né dove né quando il nuovo terremoto possa avvenire. per esempio, non siamo in grado di capire se sarà più a Nord o a Sud, ci sono tante faglie, e non sappiamo se ed eventualmente quale di queste sia quella pronta ad attivarsi".


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Itália teme que máfia se infiltre em obras de reconstrução após terremoto

O Globo,Com agências internacionais


ROMA — As autoridades italianas investigam casos de negligência ou fraude em obras após o terremoto da semana passada devastar aldeias na região central do país. Além disso, pediram esforços para assegurar que o crime organizado não se infiltre em lucrativos contratos de reconstrução.

O promotor-chefe da Direção Nacional Anti-máfia, Franco Roberti, advertiu que, historicamente, as máfias têm aproveitado do fluxo de dinheiro público destinado a mitigar efeitos de terremotos.

— Os benefícios dos clãs mafiosos começam justamente quando o concreto é derrubado — alertou.

Outro promotor investiga se o elevado número de vítimas está relacionado a fraudes nas construções. 

Moradores de casas destruídas denunciaram a utilização de materiais e técnicas inadequadas por construtoras em uma área de alta atividade sísmica.

Nas aldeias de Sommati, Cossito e Saletta — situadas na periferia da Amatrice — as suspeitas do promotor-chefe Giuseppe Saieva se confirmam. De acordo com o jornal “El País, Saieva denunciou que muitas das casas que ruíram foram erguidas com mais areia do que cimento e com vigas muito fracas, incapazes de suportar tetos de concreto pesados.

As investigações estão se concentrando em uma série de estruturas, incluindo uma escola primária em Amatrice que colapsou apesar de ter sido reformada em 2012 para resistir a terremotos, a um custo de 700 mil euros. Devido às férias de verão, a escola ainda não estava em uso.

O terremoto na última quarta-feira matou pelo menos 290 pessoas e deixou outras 400 feridas. Entre os mortos há estrangeiros, incluindo 11 romenos, afirmou o Ministério das Relações Exteriores em Bucareste.


Leia mais: http://oglobo.globo.com/oglobo-20010153#ixzz4IjFEjwXm

quinta-feira, 25 de agosto de 2016

Ingv: "Terremoto gemello nel 1639". Possibili nuove scosse

Il terremoto di magnitudo 6 che ha colpito Rieti "è circa 2-3 volte inferiore, in termini di energia liberata, a quello che ha colpito L'Aquila nel 2009, che era di magnitudo compresa tra 6.2 e 6.3" ha detto all'ANSA il sismologo Alessandro Amato, dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). Gli esperti sono cauti nel fare confronti perché bisogna valutare bene tutti i dati ma si può dire che l'altra grande differenza con L'Aquila è che: "in quel caso il terremoto è avvenuto sotto una città di 70.000 abitanti, oggi è avvenuto in una zona un po' meno abitata". Una somiglianza invece riguarda il meccanismo alla base dei due eventi: "entrambi i terremoti - ha spiegato l'esperto - sono stati causati dall'estensione dell'Appenino da Est verso Ovest. Il meccanismo è lo stesso anche alla base del terremoto che ha colpito Umbria e Marche nel 1997". Inoltre, ha aggiunto Amato, sia il terremoto di oggi, sia quello che ha colpito L'Aquila nel 2009 "sono entrambi molto superficiali, avvenuti a circa 7-8 chilometri di profondità".
"Un terremoto di magnitudo 6.0 si porta dietro una coda di repliche che saranno sicuramente numerose e tenderanno a diminuire di magnitudo però non si può escludere che ci possano essere scosse paragonabili a quella principale". E' quanto afferma Andrea Tertulliani, sismologo dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, commentando il sisma che ha colpito il centro Italia alle prime ore del mattino. "Ogni sequenza ha un suo comportamento particolare - aggiunge - però non possiamo escludere che finisca qui oppure che continui in altro modo. Dobbiamo solo monitorare l'andamento e i dati". 

Secondo il sismologo dell'Ingv le analogie con il sisma dell'Aquila nel 2009 riguardano la zona in cui è avvenuto che "è abbastanza vicina all'Aquila anche se in questo caso la magnitudo è più contenuta e, dal punto di vista sismo-tettonico. La fascia appenninica che va dall'Umbria, Marche meridionali e Abruzzo è sede di una sismicità frequente e spesso molto forte".

"Si tratta certamente di un sisma di magnitudo importante che ha colpito una zona molto estesa dell'Italia appenninica centrale, ricca di centri storici e di località minori", afferma Paolo Messina, direttore dell'Istituto di geologia ambientale e geoingegneria (Igag) del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr).

    "Non dobbiamo stabilire - ha aggiunto - un nesso diretto con le scosse avvertite in Sicilia. È purtroppo possibile che si verifichino altre scosse, speriamo di magnitudo inferiore. In questa situazione l'unica cosa da fare è seguire le indicazioni di protezione civile e sindaci".

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Terremoto, nella notte un centinaio di repliche


Durante la notte la terra ha continuato a tremare fra Lazio, Umbria e Marche, con un centinaio di repliche a partire dalla mezzanotte, che portano il numero complessivo a più di 470, secondo un'evoluzione che rientra nella norma.

Secondo l'ultimo bollettino dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), nelle 30 ore successive alla scossa principale sono stati localizzati 85 eventi sismici di magnitudo compresa tra 3 e 4, otto terremoti di magnitudo compresa tra 4 e 5 ed uno di magnitudo maggiore di 5, quello avvenuto nella zona di Norcia (Pg) con magnitudo 5.4 alle ore 4:33. I più forti terremoti di questa notte sono quelli avvenuti alle ore 1:22 (magnitudo 3.8), alle 5:17 (magnitudo 4.5) e alle 6:51 (magnitudo 3.9).

"Finora le repliche si stanno susseguendo in modo coerente con quanto prevedono i modelli teorici, ossia secondo il processo che ci si aspetta immediatamente dopo una scossa principale, ma non sappiamo se potranno avvenire scosse più forti", ha detto il sismologo Massimo Cocco, dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).

Oltre la metà delle scosse avvenute nella notte hanno colpito la zona di Rieti, con una cinquantina di terremoti di magnitudo compresa fra 2 e 3. La replica più forte, di magnitudo 4.5, è arrivata alle 5:17 e ha colpito il reatino. Anche questa volta la zona più colpita è stata quella in cui è avvenuta la scossa principale, ossia quella compresa tra Accumuli (Rieti) e Arquata del Tronto (Ascoli Piceno). Due le scosse di magnitudo compresa fra 3 e 4: la prima, di magnitudo 3.8, è avvenuta alle 1:22 nel reatino e due minuti più tardi la seconda, di magnitudo 3.4, ha colpito la zona di Ascoli Piceno.

"Al momento - ha osservato il sismologo - la situazione si sta evolvendo in modo tale da indicare che la porzione di crosta terrestre più interessata è quella compresa fra Amatrice a Sud e Norcia a Nord".


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quarta-feira, 24 de agosto de 2016

Terremoto, per le vittime una foto dell'Italia dallo spazio


Una foto dell'Italia vista dallo spazio, accompagnata da un pensiero sulle vittime: è il messaggio che l'astronauta americano Terry Virts affida a Twitter per ricordare tutti coloro che hanno perso la vita a causa del terremoto che ha colpito Lazio, Umbria e Marche.

''Pensieri e preghiere per le vittime del terremoto in Italia'', ha scritto l'astronauta, che ha volato sulla Stazione Spaziale con la prima astronauta donna italiana, Samantha Cristoforetti, dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa). I due astronauti sono stati compagni anche a bordo della navetta russa Soyuz, sia nel viaggio di andata, il 23 novembre 2014, sia al ritorno, l'11 giugno 2015, dopo i 200 giorni trascorsi in orbita.

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Por que a Itália é tão suscetível a terremotos

Da BBC

A Itália sofreu na madrugada desta quarta-feira o terremoto mais intenso desde 2009. O tremor de magnitude 6.2 deixou pelo estimados 120 mortos, além de milhares de desabrigados.
Mas abalos de grande intensidade fazem parte da rotina de quem vive ao longo da cordilheira dos Apeninos ─ o último do tipo aconteceu há quatro anos, em 2012, em Medolla, no norte do país, e deixou ao menos 17 mortos.
Por quê?
Segundo dados disponibilizados pela agência governamental americana que monitora desastres naturais, desde 2000 a Itália registrou 12 terremotos de grande intensidade.
A atividade sísmica na região mediterrânea é resultado do grande atrito entre as placas tectônicas da África e da Eurásia. Mas há mais detalhes a serem levados em conta no terremoto da madrugada desta terça-feira.
O Mar Tirreno, no oeste da Itália, entre o continente e as ilhas da Sardenha/Córsega, está se abrindo aos poucos, cerca de 2 cm por ano.
Cientistas dizem que isso vem contribuindo para o "racha" ao longo dos Apeninos. Segundo alguns especialistas, essa pressão é agravada pelo movimento da crosta terrestre no leste, no Mar Adriático, que estaria se movendo para debaixo da Itália.
O resultado é um grande sistema de falhas que percorre toda a extensão da cadeia montanhosa, com uma série de falhas menores aos lados.
Cidades como Perugia e Áquila estão localizadas em cima dessas falhas.
Agora, imagens de satélites que serão tiradas da região dos Apeninos nos próximos dias ajudarão a mapear a área do terremoto. Essas fotos serão comparadas a imagens espaciais anteriores ao tremor de terça, para que se possa avaliar qual foi o movimento das rochas.
Isso ajudará os cientistas a entender precisamente onde e como foi o atrito das placas tectônicas, informação que pode ajudar os especialistas a entender se todo o estresse do choque foi liberado ou se foi acumulado em placas próximas.

Histórico

Apesar de ser mais suscetível a terremotos, a Itália não sofria um tremor de grande intensidade havia quatro anos.
Em maio de 2012, dois abalos ─ de 5.8 e 6.1 de magnitude ─ atingiram o norte do país.
Mas o pior tremor a atingir a Itália recentemente aconteceu em Áquila, em 2009.
Naquele ano, um terremoto de 6.3 de magnitude arrasou a cidade, deixando mais de 300 mortos e outros 1,5 mil feridos. Outras 65 mil pessoas ficaram desabrigadas.
O de maior intensidade de que se tem registro no país ocorreu no início do século passado, em 1905, segundo o monitoramento americano. Foi quando 557 pessoas morreram após um tremor de 7.9 de magnitude atingir as comunas de Monteleone, Tropea e Nonte Poro.
Mas houve tremores ainda muito mais fatais. Um deles foi registrado em Nápoles, em 1980, com um saldo de 4.689 mortes.


Ore pela Itália



Grupos  e Blog do Ale'Italia

Terremoto, 73 i morti ad Amatrice, Arquata e Pescara del Tronto

E' di 73 vittime, secondo la Protezione civile, il bilancio del sisma che la scorsa notte ha devastato il Centro Italia, mentre la terra continua a tremare. 'Qualche centinaio' i feriti e un numero imprecisato di dispersi.  Emozione per una bimba di Arquata del Tronto estratta viva dalle macerie ma deceduta in ospedale.
E ad Amatrice "c'e' un bambino sotto le macerie, lo hanno sentito chiamare aiuto e stanno cercando di tirarlo fuori". Lo ha detto  uno speleologo che sta partecipando ai soccorsi post terremoto. Nella stessa zona del centro dove si trova l'edificio crollato con il bimbo sotto le macerie - del quale non si conosce l'età - stamane sono stati estratti quattro cadaveri e due ragazze ancora vive.
E una nuova scossa di magnituto 4.9 ha colpito Arquata del Tronto . Vengono però segnalate molte persone sotto le macerie e il bilancio può salire. Delle vittime, dieci risultano ad Arquata e Pescara del Tronto (Ascoli Piceno) e 28 in quelli di Amatrice e Accumoli (Rieti).
La scossa più forte, di magnitudo 6, è avvenuta alle 3.36 con epicentro vicino Accumoli, a soli 4 chilometri di profondità; una seconda di magnitudo 5.4 è stata registrata alle 4,33 con epicentro tra Norcia (Perugia) e Castelsantangelo sul Nera (Macerata) e ipocentro a 8,7 chilometri di profondità. Ma un'altra violenta scossa, di magnitudo 4.9, è stata avvertita nel primo pomeriggio scatenando il panico. Dai Comuni più colpiti di Lazio, Umbria e Marche, continuano ad arrivare notizie di persone disperse o ancora sotto le macerie.
Fra gli altri, non ce l'hanno fatta un un piccolo di 4 anni di Amatrice, deceduto in ospedale ad Ascoli Piceno, ed una bimba di 18 mesi sorpresa dal terremoto, mentre dormiva, nella casa delle vacanze in cui si trovava con i genitori ad Arquata del Tronto. La mamma, originaria dell'Aquila, era scampata nel 2009 al sisma che aveva distrutto la sua città ed aveva deciso di trasferirsi ad Ascoli dopo quella terribile esperienza.
Il sindaco di Accumoli Stefano Petrucci ha dichiarato che 'non c'è una casa che sia agibile. Dovremo allestire tendopoli per tutta la popolazione. Di notte nonostante sia agosto ci sono circa 10 gradi'. 2.500 gli sfollati, duemila dei quali sono villeggianti per la stagione estiva: 'Cercheremo di assisterli tutti, ma sarebbe meglio che lascino il paese', ha aggiunto il sindaco. Dieci i dispersi, oltre ai morti già estratti dalle macerie. Due tendopoli saranno allestite a Pascara ed Arquata del Tronto per accogliere gli sfollati. E ad Accumoli sono arrivati anche il capo della protezione civile Curcio ed il ministro Delrio che spiega: 'Stiamo lavorando per aiutare tutti i feriti, organizzare il campo per stasera perché in queste zone farà freddo quindi dobbiamo garantire la massima assistenza.
L'emergenza verrà organizzata in quattro campi. Troveremo le risorse, ce la faremo'. Timori anche per il patrimonio culturale nelle zone più colpite. Piccole crepe si sono aperte nella struttura esterna di mattoncini del Duomo di Urbino, che è stato completamente transennato. Non si segnalano invece danni al Palazzo Ducale. La cattedrale era stata sottoposta ad un intervento di restauro dopo il sisma del 1997, che aveva fatto crollare anche parte delle statue della facciata. Il ministero dei beni culturali ha allertato le sue unità di crisi per valutare gli eventuali danni al patrimonio per Lazio Umbria e Marche, in azione la task force italiana dei Caschi Blu della Cultura. A Roma sottoposto a verifiche il Colosseo.
Il presidente del Consiglio Renzi, che ha seguito da Palazzo Chigi le operazioni di soccorso, sarà nel tardo pomeriggio nelle zone colpite. Ringrazia tutti i soccorritori e 'tutti coloro che sono intervenuti e hanno scavato a mani nude e assicura: 'Non lasceremo nessuno da solo. L'Italia piange i propri connazionali e mostra al mondo intero le lacrime ma anche il cuore grande dei volontari, della protezione civile e delle istituzioni'. Il ministero dell'Economia rende noto che il Fondo per le emergenze nazionali dispone di 234 milioni che saranno utilizzati per la gestione delle esigenze immediate.


L'Abi invita le banche a sospendere il pagamento delle rete dei mutui per gli immobili danneggiati. Il presidente della Commissione Juncker ha detto che l'Ue è pronta a fornire all'Italia 'assistenza in qualsiasi modo possiamo'. E intanto è rientrato a Roma da Palermo il presidente della Repubblica Mattarella. Il Papa ha rinviato la catechesi prevista nell'udienza del mercoledì e ha espresso 'grande dolore e vicinanza' a tutte le persone colpite. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha annunciato 'un minuto di silenzio in occasione di tutte le manifestazioni sportive che si disputeranno in Italia a partire da oggi e per tutto il fine settimana'.
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terça-feira, 16 de agosto de 2016

Siena, la Lupa raddoppia: suo anche il Palio d'agosto. Con stesso fantino e cavallo

Un Palio esaltante, quello di agosto in piazza del Campo a Siena. Vince la Lupa, come era successo a luglio, con la stessa straordinaria accoppiata cavallo fantino: Jonathan Bartoletti detto Scompiglio (alla quarta vittoria in un Palio) e il cavallo Preziosa Penolope. In questo modo la Lupa raddoppia, fa "cappotto" come dicono a Siena, ed è il primo exploit del genere che si registra nel nuovo millennio.

La partenza è contrassegnata dai rodei tra Aquila e Pantera, contrade nemiche, con la prima che "marca" stretta stretta la seconda e cerca di ostacolarla. E così sono due le false partenza. La terza però è buona: il via vero. Parte in testa il Nicchio che però resiste meno di un giro. Passa il Drago alla prima curva del Casato. La Lupa è dietro e fa sentire il fiato alla crontrada in testa.

L'affondo vincente prima del terzo San Martino quando Scompiglio passa all'interno il Drago e porta la Lupa alla vittoria. Un evento che merita una celebrazione speciale: e in piazza del Campo compare il drappellone vinto a luglio che viene portato in corteo dai contradaioli insieme a quello di fresca conquista.

L'ultimo "cappotto" era stato firmato dalla Giraffa nel 1993. Ma la gioia della Lupa è perfino maggiore, visto che l'ultima accoppiata con lo stesso fantino e lo stesso cavallo è datata 1933, con la Tartuca trionfante.

Foto: CLAUDIO GIOVANNINI CGE
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Le 15 spiagge più spettacolari d’Italia

Di Ida Bini  
Isola dei Conigli, Sicilia
A fine primavera l’impalpabile e bianchissima sabbia dell’isola dei Conigli, sulla costa sudest di Lampedusa, diventa il nido per tantissime tartarughe della specie protetta Caretta Caretta, in via d’estinzione, che qui vi depongono le uova. Durante tutto l’anno lo spettacolare lido, lambito da un’acqua cristallina e da un’incredibile fauna marina, è meta ambita di turisti e di amanti delle immersioni e dello snorkeling. Il grande scoglio dell’isola dei Conigli, separato dall’isola-madre Lampedusa solo da pochi metri d’acqua facilmente attraversabili a guado, fa parte di una riserva naturale gestita da Legambiente, che ne preserva la bellezza della costa e dei fondali marini. Per godere in totale tranquillità della bellezza e unicità di questa spiaggia è bene arrivare alle prime ore della giornata dopo una ventina di minuti di cammino; poi, si affolla di bagnanti anche se nulla riesce a scalfire lo spettacolo di questo lido paradisiaco.


Bue Marino, Sicilia
E’ una distesa di sabbia dorata lunga tre chilometri e lambita da un mare cristallino, a due passi dalle calette incontaminate della riserva dello Zingaro, in provincia di Trapani. La spiaggia di San Vito Lo Capo è stata eletta la più bella d’Italia da un concorso promosso sul web da Legambiente: la scelta dell’arenile siciliano ha premiato la bellezza naturalistica di questo tratto di costa, dove la montagna si fonde con il mare, e la limpidezza dell’acqua regala bagni indimenticabili.


Cala Rossa, Sicilia
E’ una spiaggia irresistibile e selvaggia sulla costa meridionale dell’isola di Favignana, che appartiene alla riserva naturale delle Egadi. Secondo alcune leggende il nome deriverebbe dal sangue versato dai Cartaginesi, sconfitti dai Romani durante la prima guerra Punica; in realtà la costa rocciosa della spiaggia, ricoperta di vegetazione mediterranea, è proprio rossastra, in contrasto con la limpidezza e le mille sfumature di blu dell’acqua che la lambisce. Il fondo del mare, fatto di ghiaia bianca e minuta, riflette la luce creando meravigliosi effetti cromatici.


La Pelosa, Sardegna 
La lingua di sabbia fine e bianchissima di Stintino, lambita da acque turchesi e trasparenti, è una spiaggia da mozzare il fiato: circondata da una fitta macchia mediterranea che si spinge fino al mare, regala bagni indimenticabili al profumo di salsedine e di ginepro. La spiaggia caraibica sorge nel golfo dell’Asinara, all’estremità nordorientale di Capo Falcone; ha un unico difetto: è troppo amata dai bagnanti, che la affollano già dalle prime ore del mattino. Quando ci si stanca della confusione ci si può imbarcare per una visita al parco dell’Asinara, proprio di fronte alla spiaggia.


Cala Goloritze, Sardegna
E’ talmente bella e incontaminata che nel 1995 l’Unesco l’ha dichiarata monumento naturale per la sua unicità e per preservarne lo splendore. La spiaggia, a sud del golfo di Orosei, nell’Ogliastra, è piccola ma la sabbia è colore avorio e il contrasto con il mare trasparente la rende ancor più lucente. E’ più facile raggiungerla in barca perché a piedi è necessario percorrere un lunghissimo sentiero scosceso e sconnesso; la bellezza della spiaggia, tra scogli, pareti rocciose, pinnacoli e un arco naturale, ripaga tuttavia dalla fatica. La spiaggia è caratterizzata da un alto pinnacolo calcareo, che domina l’intero tratto di costa.


Spiaggia Giunco, Sardegna
E’ chiamata anche la spiaggia dei due mari, perché la lingua di sabbia divide il Mediterraneo dallo stagno di Notteri, dove d’inverno è possibile avvistare i bellissimi fenicotteri rosa. E’ un posto magico, vicino a Villasimius, comodo da raggiungere e caratterizzato da una sabbia morbida come il borotalco e dalle trasparenze rosate, che contrastano con la lucentezza e la trasparenza del mare. Il tratto di costa è dominato da un’antica torre su un promontorio, da dove si gode una straordinaria veduta.



Cala Brandinchi, Sardegna 
Vicino a San Teodoro, sul versante orientale della Sardegna, è un angolo di paradiso che si raggiunge in automobile o a piedi in mezzo alla rigogliosa vegetazione mediterranea. E’ una spiaggia bianchissima con un mare trasparente e dai fondali molto bassi, che a tratti sembra una piscina. Alle spalle della spiaggia, particolarmente indicata per famiglie con bambini, c'è un’oasi naturalistica con molte specie di uccelli d’acqua. Si narra che nel 1867 da questa spiaggia Giuseppe Garibaldi, dopo essere fuggito da Caprera, si imbarcò per raggiungere Piombino e tentare di liberare Roma dallo Stato Pontificio.


Baia delle Zagare, Puglia
A Mattinata, in provincia di Foggia, la costa del Gargano regala scorci panoramici da togliere il fiato; la baia delle Zagare è uno spettacolo e la sua spiaggia, subito dopo la baia di Pugnochiuso, è una lingua di sabbia soffice e chiara, lunga circa un chilometro, incastonata tra le alte rocce calcaree di un’insenatura puntellata di grotte marine. La si raggiunge via mare oppure entrando nell’elegante hotel omonimo e prendendo un ascensore scavato nella roccia. Davanti alla spiaggia due enormi scogli emergono dal mare che qui si colora di turchese e di smeraldo. La spiaggia è libera e le poche attrezzature sono solo per i clienti dell’albergo.


Punta della Suina, Puglia
A pochi chilometri da Gallipoli, sulla costa ionica del Salento, si trova Punta della Suina, deliziosa spiaggia attrezzata e con un bar su una terrazza panoramica, lungo la spettacolare costa incontaminata della regione pugliese. La spiaggia, nascosta da una fitta pineta ma facilmente raggiungibile, è un lungo tratto di sabbia, intervallato da piccoli gruppi di scogli, lambiti da un mare caraibico i cui colori variano dal blu allo smeraldo.


Grotticelle, Calabria
Adagiata su un bellissimo tratto della costa degli Dei di Capo Vaticano, sul versante tirrenico della Calabria, la suggestiva baia di Grotticelle è formata da tre spiaggette, una di fianco all’altra, caratterizzate da sabbia finissima e piccoli scogli che digradano verso il mare trasparente. Le spiagge, dove si fanno meravigliosi bagni e snorkeling, sono attrezzate e libere, facilmente raggiungibili anche in automobile con parcheggio a pagamento.


Marasusa, Calabria 
E’ una delle spiagge di Tropea, ai piedi del borgo, lambita da un mare trasparente e dai colori caraibici, con una sabbia caratterizzata da micro ciottoli che rendono l’acqua ancor più bella e suggestiva. Alle spalle dell’arenile il santuario benedettino di Santa Maria dell’Isola domina la rupe, che un tempo era completamente circondata dal mare. Da qui la costa è spettacolare, ma anche dall’arenile si gode un panorama da sogno.


Cala Monte di Luna, Campania
Nei pressi di Marina di Camerota, in provincia di Salerno, il tratto di costa è uno spettacolo continuo: ulivi d’epoca saracena nascondono piccoli promontori sormontati da torri e le alte scogliere entrano nell’acqua limpida che invita al tuffo e alle immersioni. Per godere appieno della bellezza di Cala Monte di Luna è consigliabile navigare lungo la costa con i marinai che conoscono aneddoti e leggende per ogni grotta o anfratto tra le scogliere.


Arenella, Toscana
Sul versante orientale dell’isola del Giglio il lido dell’Arenella è uno dei pochi tratti di costa facilmente raggiungibili e praticabili. Di fronte si erge il bellissimo promontorio dell’Argentario. La spiaggia è attrezzata e offre, tra l’altro la possibilità di effettuare suggestivi tour dell’isola dell’arcipelago toscano a bordo di comodi taxi boat.


Spiaggia di Mezzavalle, Marche
E’ una sorprendente striscia bianca di sabbia fine immersa nella vegetazione mediterranea del Conero e spalancata sul mare Adriatico che regala, su questo tratto di costa marchigiana, scorci inaspettati. Il mare è bello e trasparente, dalle mille sfumature, in contrasto con i colori della vegetazione, una verdissima radura di bassi arbusti, corbezzoli e querce. La strada per raggiungerla è decisamente impegnativa, soprattutto al ritorno; è bene portare con sé acqua e cibo perché la spiaggia è davvero selvaggia e incontaminata.


Monterosso, Liguria
E’ l’unica spiaggia sabbiosa delle Cinque Terre: a due passi da Monterosso si apre una piccola e deliziosa spiaggetta con sabbia dorata e ciottoli sui fondali. E il luogo perfetto per immergersi o fare snorkeling in un’acqua limpida e turchese. D’estate è affollata ma la si può ammirare dal mare o fuori stagione, quando si respira la stessa atmosfera romantica e suggestiva del territorio, tra Liguria e Toscana, che la ospita.

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