terça-feira, 31 de maio de 2016

Concordia, la Corte d'appello conferma la condanna a 16 anni e 1 mese per Schettino

FIRENZE La sedia dell'imputato, nell'aula del Palazzo di giustizia di Firenze, è stata ancora una volta vuota. Come in tutte le dieci udienze del processo d'appello, e come durante la sentenza di primo grado a Grosseto. E identico al primo grado è stato anche il verdetto: la conferma a 16 anni e 1 mese di reclusione per l'ex comandante della Costa Concordia Francesco Schettino, unico imputato per il naufragio all'Isola del Giglio. Era il 13 gennaio 2012, le vittime furono 32, oltre 100 i feriti.

Questa volta Schettino ha aspettato la sentenza nella sua casa di Meta di Sorrento (Napoli). Non è uscito per tutto il giorno, neanche per prendere il caffè. Una lunga attesa iniziata fin dal mattino e che si è conclusa alle 20.30 quando la Corte, dopo oltre otto ore di camera di consiglio, ha pronunciato la sua decisione: ricorsi delle parti "inammissibili" - hanno letto i giudici -  sia quello della procura di Grosseto che dei difensori dell'ex comandante. E così condanna confermata in pieno con la Corte  che ha anche disposto l'interdizione dai titoli professionali marittimi per cinque anni in relazione al delitto di naufragio colposo, e lo ha condannato al pagamento delle ulteriori spese processuali. Il procuratore generale aveva chiesto 27 anni, uno in più della richiesta del pm nel processo al tribunale di Grosseto.

Le reazioni. A Schettino la decisione è stata annunciata per telefono dal suo difensore Donato Laino: "Vogliamo capire come mai la Corte è arrivata a confermare la condanna", ha detto - la sentenza non ha tenuto in conto le nostre argomentazioni".Nessun commento ma palese soddisfazione invece tra i banchi dell'accusa. Il sostituto procuratore generale Giancarlo Ferrucci non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione. I pm di Grosseto Alessandro Leopizzi e Maria Navarro, pubblica accusa al processo di primo grado, presenti a palazzo di giustizia di Firenze, si sono limitati a dire ai giornalisti di osservare la soddisfazione che avevano sul volto.


I processi. Schettino era già stato condannato in primo grado a 16 anni e un mese l'11 febbraio 2015.   Il processo - con 100 faldoni e 56.000 pagine - cominciò formalmente il 9 luglio 2013 con un'udienza lampo, a causa di uno sciopero degli avvocati. Le parti iniziarono poi ad affrontare il tema dal 17 luglio 2013. Da lì, dopo 71 udienze e circa 600 ore di dibattimento, con 180 testi e 18 periti, arrivò la sentenza pronunciata dal collegio del tribunale di Grosseto il 9 febbraio 2015 al Teatro Moderno.


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segunda-feira, 30 de maio de 2016

Roma apresenta projeto de novo estádio à prefeitura da cidade; veja as imagens

O Roma apresentou, nesta segunda-feira, o dossiê final do seu estádio para a prefeitura da cidade. Nomeado Stadio Della Roma, a construção tem previsão de ficar pronta até 2018, localizada no bairro Tor di Valle. Confira, abaixo, 10 imagens do projeto divulgadas pelo site oficial do clube italiano.

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quinta-feira, 26 de maio de 2016

Primo test del Dna per un fenicio

http://www.eurekalert.org/emb_releases/2016-05/uoo-ads051916.phphttp://www.eurekalert.org/emb_releases/2016-05/uoo-ads051916.php
Analizzato per la prima volta il Dna di un antico fenicio: si tratta di un giovane uomo vissuto aCartagine più di 2.500 anni fa, i cui resti sono stati ritrovati nel 1994 in Tunisia, sulla collina di Byrsa. L'analisi del suo genoma mitocondriale, quello cioè ereditato esclusivamente per via materna, rivela che la famiglia della madre potrebbe essere di origine europea, forse proveniente dalla penisola iberica.

Ad affermarlo sono gli stessi ricercatori neozelandesi dell'Università di Otago che hanno partecipato allo studio, pubblicato sulla rivista Plos One.

Dal sequenziamento del Dna mitocondriale del 'giovane di Byrsa', è emersa la sua discendenza da un particolare gruppo genetico (identificato con la sigla U5b2c1) che è tra i più antichi d'Europa, probabilmente legato alle prime popolazioni di cacciatori-raccoglitori del Vecchio Continente. ''Oggi è molto raro nelle popolazioni moderne - spiega l'antropologa Lisa Matisoo-Smith - e si ritrova in meno dell'1% degli europei''. 

Dato che gli antichi fenici erano originari di una regione del Medio Oriente che corrisponde all'attualeLibano, i ricercatori hanno provato ad analizzare il Dna mitocondriale di 47 libanesi moderni, ma non hanno trovato alcuna traccia del gruppo genetico U5b2c1. Studi precedenti, invece, ne hanno rivelato la presenza tra antichi cacciatori-raccoglitori rinvenuti in un sito archeologico nel Nord-Ovest della Spagna.

''Mentre i cacciatori e raccoglitori europei venivano spazzati via dall'arrivo dei primi agricoltori dal Medio Oriente - spiega l'antropologa - alcuni dei loro discendenti sarebbero sopravvissuti nella Penisola Iberica e sulle isole davanti alla costa, per poi approdare nel melting pot di Cartagine, in Nord Africa, proprio per effetto dei traffici commerciali dei fenici''.

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L'Italia 'spalancherà' il più grande occhio del mondo

Progetto del super telescopio E-elt (fonte: ESO)Progetto del super telescopio E-elt (fonte: ESO)
L'Italia si è aggiudicata la commessa di circa 400 milioni di euro per la costruzione della cupola e della struttura di supporto del super telescopio E-Elt (European Extremely Large Telescope), il più grande e potente telescopio ottico e all'infrarosso mai realizzato, gestito dallo European Southern Obervatory (Eso). Frutto della competenza nell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e in fase di costruzione sulle Ande cilene, E-elt sarà completato dal consorzio di aziende ACe, con Astaldi, Cimolai e gruppo Eie come subcontraente. 

Il contratto è stato firmato in Germania, a Garching, dal direttore generale dell'Eso, Tim de Zeeuw, dal presidente di Astaldi, Paolo Astaldi, e dal presidente di Cimolai, Luigi Cimolai. Presenti alla firma il ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca, Stefania Giannini, il Console Generale d'Italia a Monaco, Renato Cianfrani. Presenti inoltre il presidente dell'Inaf, Nicolò D'Amico, e Matteo Pardo, addetto scientifico presso l'Ambasciata Italiana a Berlino.


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Migranti: barcone si capovolge a largo Libia, 5 morti

Nuova tragedia nel Mediterraneo: si capovolge un peschereccio carico di migranti, 562 persone salvate, cinque morti recuperati ed il timore che altri siano rimasti intrappolati nella stiva dell'imbarcazione andata rapidamente a fondo. La scena - avvenuta ad una ventina di miglia dalle coste libiche - la racconta una cruda sequenza di foto scattate dal pattugliatore della Marina intervenuto in soccorso: si vede un vecchio peschereccio di legno col ponte stipato all'inverosimile di persone, alcune con il giubbotto di salvataggio, altre no; lo scafo ondeggia paurosamente sotto il peso dei passeggeri, si piega sul lato sinistro ed infine si ribalta completamente inabissandosi in breve tempo. E' sempre la Marina a informare sulla dinamica. Il pattugliatore Bettica, impegnato nell'attività di sorveglianza e sicurezza marittima nel Canale di Sicilia, ha individuato al largo delle coste libiche un peschereccio in "precarie condizioni di galleggiamento con numerosi migranti a bordo". Giunti sul posto, i militari italiani hanno iniziato la distribuzione dei salvagente. Ma il barcone, ormai instabile, "dopo alcune rilevanti oscillazioni, si è capovolto a causa del repentino movimento dell'elevato numero di persone a bordo". Non è dunque rimasto altro da fare se non recuperare i naufraghi. L'ennesimo naufragio tra le coste libiche e quelle italiane avviene in un periodo di 'picco' delle partenze: negli ultimi tre giorni si contano oltre 6mila persone recuperate in una trentina di operazioni al largo della Libia avviate da Guardia Costiera, Marina, dai mezzi della missione Ue Eunavformed, da quelli di ong, ma anche da mercantili e rimorchiatori in servizio sulle piattaforme libiche.

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Quell'occhio nel cielo di Roma, segreti e simbologie del Pantheon


Un occhio nel cielo di Roma che da secoli racconta i misteri delle città eterna. Si apre nel mezzo di uno dei più importanti monumenti classici, conservato perfettamente, uno dei più visitati in Italia e luogo prediletto dai turisti in visita a Roma dopo il Colosseo. Con sette milioni di visitatori l’anno, quasi un milione in più rispetto allo scorso anno, il Pantheon sfugge dagli elenchi delle attrazioni turistiche più visitate solo perché a ingresso gratuito. E così, uno degli edifici più affascinanti della storia – fosse solo per quell’oculo magico che si sostiene con il suo diametro di nove metri nel centro dell’enorme cupola -  guarda in disparte le statistiche e si piazza al centro di un dibattito sul suo futuro: biglietto sì o biglietto no?

Nel frattempo non resta che godersi le meraviglie dell’edificio costruito per la prima volta nel 27 a.C. per volere di Augusto Agrippa e diventato quello che vediamo oggi, non molto diverso da come fu concepito nella sua seconda versione, tra il 118 e il 128 d. C. da Adriano.  Con un monumentale ingresso preceduto da un pronao da sedici colonne - tredici delle quali in granito – la struttura è a pianta circolare sulla quale si aprono le cappelle laterali. Su tutta l’armonia dell’edificio si innalza la cupola, vero prodigio architettonico, a forma emisferica e con decorazioni a cassettoni (28, ovvero il numero perfetto nell’antichità, ricavato dalla somma di 1+2+3+4+5+6+7) scolpite nella pietra.  A quasi due millenni dalla sua costruzione la cupola del Pantheon rimane la cupola più grande del mondo realizzata in calcestruzzo non armato. Ma non solo. Anche le dimensioni della struttura rispecchiano la perfezione classica: l’altezza dell’edificio calcolata all’oculo è uguale al diametro della rotonda.§



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terça-feira, 24 de maio de 2016

Pensioni, primo confronto governo-sindacati. Renzi: "Intervento sulle minime"

Tre anziani seduti sulle panchine dei giardini pubblici a Napoli in una foto d'archivio
Il governo sta valutando un intervento sulle pensioni minime. Ad annunciarlo lo stesso premier, Matteo Renzi, parlando a Repubblica tv. "Noi non pensiamo - aggiunge il presidente del consiglio - che la concertazione sia la coperta di Linus della quale non si può fare a meno. Se c'è siamo più contenti e se si possono fare gli accordi noi siamo qui. Non è che noi siamo ideologici, siamo pronti a farli e li abbiamo fatti come nel caso Eletrolux o Lamborgini". 
Proprio oggi si è svolto il primo confronto al ministero del Lavoro tra governo e Cgil, Cisl e Uil sulla modifica della legge Fornero sulla previdenza e sulle politiche del lavoro. 
Poletti a sindacati, intervento in Legge Stabilità - L'incontro tra Governo e sindacati sulle pensioni e sulle politiche del lavoro si è tenuto in un "clima molto positivo". Lo ha detto il ministro del Lavoro Giuliano Poletti sottolineando che "il confronto prosegue con 2 distinti incontri su pensioni e politiche del lavoro". Poletti ha spiegato che al momento non è entrato nel merito nè sugli interventi nè sulle risorse, ma che l'obiettivo è arrivare a soluzioni condivise.

Il governo interverrà per modificare la legge Fornero sulla previdenza introducendo maggiore flessibilità con la Legge di Stabilità. Ha detto il ministro dei Lavoro. "I vincoli di bilancio - ha detto Poletti sempre secondo quanto riferito - restano i nostri paletti".

Camusso, ok avvio confronto, misureremo merito - "La notizia è che oggi, dopo lungo tempo, il governo ha proposto di avviare un confronto di merito su due grandi temi: previdenza e lavoro. E' il risultato della nostra iniziativa, innanzitutto quella sulla piattaforma delle pensioni, e di aver tenuto sempre alta la pressione. Non è una novità da poco". Lo ha affermato il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, al termine dell'incontro al Ministero del Lavoro, spiegando che "il confronto di oggi è stato sostanzialmente sulla compilazione dell'agenda" che verrà poi discussa. "Il ministro si è impegnato a convocare successivi incontri di merito in cui misureremo anche se il confronto si traduce in una effettiva disponibilità a costruire soluzioni o si limita all'ascolto", ha aggiunto.

Barbagallo, su metodo piede giusto,vedremo su merito  - "Dal punto di vista del metodo abbiamo iniziato col piede giusto. Vedremo di capire se sarà così anche nel merito". Lo ha detto il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, al termine dell'incontro dei sindacati con il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, confermando che il tema pensioni ed il tema lavoro saranno affrontati nel merito in altri incontri la cui data sarà definita a breve. "Vedremo come proseguirà la discussione di merito", ha aggiunto.

Furlan, bene confronto, spero cambio passo vero  - "E' una giornata positiva, che premia il lavoro che Cgil, Cisl e Uil hanno fatto con fatica in questi mesi. Spero che oggi segni davvero un cambio di passo nel rapporto tra governo e sindacati". Lo ha affermato il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, al termine dell'incontro al Ministero del Lavoro. "Nei temi che il ministro ha messo sul tavolo c'è la previdenza, il lavoro, lo sviluppo e la crescita. Con questa giornata si è cominciato bene, mi auguro che si prosegua bene. Il merito lo vedremo", ha aggiunto Furlan sintetizzando che "oggi siamo ai titoli.

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segunda-feira, 23 de maio de 2016

Museu de Garibaldi recebe exposição sobre imigração italiana na Serra

Fotografias dos primórdios da imigração italiana na região da Serra Gaúcha, entre 1885 e 1900, podem ser conferidas na exposição Recordações: Imagens e Reminiscências da Imigração Italiana no RS, no Museu Municipal de Garibaldi. Há retratos também das cidades de Bento Gonçalves, Veranópolis, Antônio Prado e Caxias do Sul.


 
São 67 fotografias de provável autoria de Fransesco Müscani e Giovanni Battista Serafini, em cópias de albumina - processo que possibilita a revelação de imagens detalhadas com um contraste tonalizado. Os registros contemplam o início colonização, das atividades do processo de ocupação da terra com a abertura de caminhos, as primeiras construções urbanas e a paisagem rural.

 

O museu funciona das 9h às 11h30min e das 13h às 17h de terça-feira a sábado. Aos domingos e feriados o horário vai das 10h às 12h e, à tarde, das 13h às 17h. A exposição segue até o dia 19 de junho.





Com informações da Prefeitura de Garibaldi
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Falcone e Borsellino, ventiquattro anni dopo



Ecco una selezione delle foto esposte all'interno della mostra Ansa su Falcone e Borsellino in occasione del ventennale della loro morte, quattro anni fa.

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Morte de juiz símbolo da luta contra máfia italiana completa 20 anos

Foto AP

Na Itália, os anos 1980 foram marcados pelo assassinato de policiais e juízes por mafiosos - como Cesare Terranova, Rocco Chinnici, Emanuele Basile, Giuseppe Montana - em especial, na Sicília, onde o tráfico de drogas, lavagem de dinheiro e corrupção dominavam a economia

O juiz italiano Giovanni Falcone dedicou sua vida a combater a máfia na região da Sicília, onde atuava. Sua cruzada foi interrompida há 20 anos - em 23 de maio de 1992 - quando o carro em que estavam ele, sua esposa e guarda-costas foi explodido em um atentado criminoso. Esse "servidor do Estado" - como gostava de se descrever - deixou um legado duradouro ao sistema judiciário mundial

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quinta-feira, 19 de maio de 2016

Malattie reumatiche: giocare d’anticipo per frenarle

In Italia 9 milioni di persone colpite. Artrite reumatoide, artrosi, fibromialgia, gotta e lupus eritematoso sistemico sono le più diffuse. Collegio nazionali dei reumatologi da oggi alle Molinette di Torino

Come spesso si sente dire dagli speciali sti, ruota tutto attorno al tempo: prima avviene la diagnosi, maggiori sono le chance di controllare e arrestare l’evoluzione delle malattie. Un «leit-motiv» a cui non sfuggono quelle reumatiche, che in Italia colpiscono almeno nove milioni di persone. Artrite reumatoide, artrosi, fibromialgia, gotta e lupus eritematoso sistemico le più diffuse. A esserne colpiti non soltanto gli anziani, ma anche adulti nel pieno della fase realizzativa - privata e professionale - della loro vita. È soprattutto a loro che si guarda idealmente quando si parla di diagnosi precoce. 

REUMATOLOGI RIUNITI A TORINO  
Il tema sarà al centro del congresso nazionale del Collegio dei Reumatologi Italiani, al via oggi a Torino. A fare gli onori di casa per tre giorni Enrico Fusaro, direttore della struttura complessa di reumatologia dell’Ospedale Molinette di Torino, che al suo interno ha appena aperto un ambulatorio dedicato alladiagnosi precoce dell’artrite reumatoide.  

Gli esperti si confronteranno sulla necessità di anticipare quanto più possibile le diagnosi, per evitare che malattie a decorso progressivo evolvano da una condizione dolorosa a una invalidante. Tutte le malattie autoimmuni sistemiche in generale richiedono continui accertamenti, cure impegnative e molto costose. «Non vanno lasciate a sé, ma bisogna curarle adeguatamente, prendendole per tempo», afferma lo specialista.  

CRUCIALE IL RAPPORTO COL MEDICO DI FAMIGLIA  
La chiave di volta, in un’epoca caratterizzata dai tagli alla sanità, è rappresentata dal rapporto tra il paziente e il medico di medicina generale. Tocca a quest’ultimo, di fronte alla descrizione dei sintomi, individuare la possibile causa del dolore: senza limitarsi alla sua cura. In questo modo anche la prognosi di malattie ad andamento cronico può risultare decisamente migliore. Perché, nonostante tutto, la medicina ha fatto sensibili passi in avanti in questo settore.  

I farmaci cosiddetti «di fondo» (DMARD) sono in grado di ridurre il dolore e gonfiore articolare e di rallentare o bloccare il danno alle articolazioni indotto dall’artrite. E quando questi non funzionano, l’ultima spiaggia è rappresentata «dai farmaci biotecnologici, in grado di bloccare il progresso delle malattie autoimmuni: come l’artrite reumatoide, l’artrite psoriasica e la spondilite anchilosante», fa eco Stefano Stisi, responsabile del reparto di reumatologia dell’ospedale Rummo di Benevento e presidente del Collegio dei Reumatologi ospedalieri e territoriali. «Il destino prognostico è decisamente migliorato rispetto al passato e, oggi, siamo in grado di offrire una migliore qualità della vita ai pazienti affetti da una malattia reumatica».  

PIÙ ATTENZIONE ALL’OSTEOPOROSI  
L’evento scientifico ricade nel mese mondiale dell’osteoporosi, malattia caratterizzata dalla progressiva perdita di massa ossea e da un conseguente più alto rischio di frattura. Come afferma Andrea Giustina, ordinario di endocrinologia all’Università di Brescia e presidente del Gioseg, il gruppo di studio italiano che si dedica allo studio delle cause endocrinologiche dell’osteoporosi, «si tratta di una condizione ancora sottovalutata in entrambi i sessi e poco trattata. Eppure rappresenta una emergenza di salute pubblica, nel momento in cui si ha a che fare con una popolazione sempre più anziana che dopo la prima frattura si avvia verso la non autosufficienza».  

Scoprire la malattia quando un osso ha già fatto «crac» vuol dire «aver perso il treno della prevenzione». Il rischio di una seconda frattura è maggiore nel periodo immediatamente successivo alla prima e sebbene decresca nel tempo, rimane comunque due volte superiore rispetto alla popolazione generale. Fondamentale, per eseguire una diagnosi precoce di osteoporosi, è l’esame noto come mineralometria ossea computerizzata (Moc). Coi raggi X si determina la quantità e la densità minerale nei distretti a maggior rischio di frattura: le vertebre lombari e la parte prossimale del femore. Anche per l’osteoporosi vige il messaggio: prima la si scopre, meglio (con essa) si convive. 
Twitter @fabioditodaro  

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l Grana Padano combatte l’ipertensione

Una dieta che preveda 30 grammi giornalieri di formaggio grana padano potrebbe contribuire a ridurre la pressione arteriosa nelle persone ipertese. Risulta da uno studio condotto dall'Ospedale Guglielmo da Saliceto e dell' Università Cattolica di Piacenza, presentato al congresso dell' American Society of Hypertension in corso a New York. 

Da tempo numerosi studi clinici hanno dimostrato che la fermentazione di latte vaccino indotta da un particolare batterio, il Lactobacillus Helveticus, produce sostanze (peptidi) che agiscono come Ace-inibitori naturali, si comportano cioè come gli omonimi farmaci per la pressione alta. E a seconda dei ceppi di Helveticus utilizzati (ce ne sono 59 diversi), questa attività è maggiore o minore. 

Questo batterio è utilizzato per la produzione di diversi formaggi: grana padano, ma anche emmenthal, cheddar, parmigiano, pecorino romano, provolone, mozzarella e altri.  

Lo studio, randomizzato e in doppio cieco, ha coinvolto 30 pazienti ed è durato 4 mesi. I 30 pazienti hanno ricevuto per due dei quattro mesi (divisi in blocchi di 15 giorni) 30 grammi di grana padano grattugiato (del tipo che si trova comunemente nei supermercati) confezionato in bustine. E per altri due mesi (sempre in blocchi di 15 giorni scelti in modo casuale) hanno utilizzato una particolare imitazione del grana padano realizzata con pane grattugiato aromatizzato, confezionato in bustine identiche. 

Il prodotto scelto per la sperimentazione, secondo Giuseppe Crippa, dell'Ospedale piacentino, «è particolarmente ricco di tripeptidi con proprietà ACE-inibitori. Sono infatti questi frammenti proteici che si sviluppano nella fermentazione del latte ad opera del Lactobacillus helveticus, che inibiscono l'enzima che fa aumentare la pressione arteriosa producendo la conversione dell'angiotensina. Al momento dell'inizio della ricerca - aggiunge Crippa - in tutti i pazienti la pressione era maggiore 140 mmHg per la sistolica e/o maggiore di 90 per la diastolica. Dopo 2 mesi di trattamento i livelli pressori si sono ridotti in modo significativo (-6 mmHg per la pressione sistolica e -5 mmHg per la pressione diastolica) e nella maggior parte dei pazienti la pressione si è normalizzata». 

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Após 180 anos, Brasil terá cartórios digitalmente unificados




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La Roma esoterica e i suoi fantasmi

Ombre, misteri e leggende esoteriche colorano da sempre l’Italia. Singolare è che siano moltissimi gli aneddoti che vivono nel cuore della cristianità, a Roma, che svela così il suo lato occulto.

Sede delle Porta Santa, la Città Eterna è anche sede della Porta Alchemica di Villa Palombara, oggi Piazza Vittorio, di proprietà del marchese Massimiliano Palombara. Su una delle porte del palazzo, nel 1680, apparvero dei misteriosi simboli la cui paternità per alcuni è opera di un alchimista eccellente, Giuseppe Francesco Borri, per altri di un misterioso sconosciuto che studiava la trasmutazione degli elementi in oro. Si racconta che l’uomo scomparve attraversando la porta sulla quale rimasero impressi segni, foglie e una carta chiave d’accesso della pietra filosofale. Ad oggi i simboli non sono stati del tutto decifrati, così come non è chiaro se la porta sia una via d’accesso per il Paradiso o per gli Inferi.
E si tratta certamente della brezza del Diavolo, invece, quella che sbuffa gelida a Piazza del Gesù. La leggenda vuole che Lucifero si ingelosì furiosamente della bellezza della Chiesa e su un carro demoniaco trascinato dal vento arrivò nella notte ai piedi dell’edificio per distruggerlo. L’alba improvvisa lo tradì e, nella fretta di fuggire, abbandonò sul piazzale il vento.
La Capitale, custodisce un altro storico episodio, quella della Torre della scimmia di via dei Portoghesi. I proprietari vivevano lì con la figlia. Un giorno, una scimmietta, forse posseduta da un demone, portò la bimba in cima alla torre sulla quale si trova una statua di Maria. Gli occhi della Prima Madre si animarono e convinsero l’animaletto a non gettare la bambina nel vuoto. Da allora, una lampada arde a perpetua memoria per ringraziarla.
A Piazza Navona invece agli innamorati è consigliato di non girare in senso antiorario intorno alla Fontana dei Quattro Fiumi. La tradizione vuole che la coppia si lascerà entro sei giorni a causa dell’anatema di una strega che, perfida e rabbiosa, scagliò in tempo immemore la “maledizione degli amanti
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Pizza lunga 2 chilometri, record a Napoli con la margherita da Guinness


Pizza da 2 chilometri, record a Napoli con la margherita da Guinness


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quarta-feira, 18 de maio de 2016

Morto Lino Toffolo, aveva 82 anni. Attore simbolo di Venezia

E' morto Lino Toffolo, attore simbolo di Venezia. Cabarettista, attore e anche cantautore, era nato a Murano 82 anni fa ed è stato protagonista di numerosi film e trasmissioni televisive. Toffolo aveva fatto il suo esordio agli inizi degli anni '60 a Milano, al 'Derby', accanto a personaggi come Enzo Jannacci.
'Lino, vegné zò da basso che te voio bèn', cosi Teo Teocoli ricorda su Twitter (@Teocoliofficial) il suo caro amico e collega Toffolo, appena scomparso.
Particolarmente conosciuta la sua caratterizzazione del veneziano ubriaco. Nel cinema ha partecipato a film con noti registi, comeMonicelli, e protagonista di sigle televisive, come Johnny Bassottodisegnato da Bruno Bozzetto.

Toffolo è morto in seguito a un malore. Alcuni giorni era stato ricoverato in ospedale per delle fratture riportate in seguito pare a una caduta e poi aveva fatto ritorno a casa. Attento 'lettore' della società e della cronaca, non solo locale, su un post del 9 maggio su Fb aveva preso di mira la 'moda' delle foto sui binari da parte dei giovani."Ragazzi e ragazzini, scusatemi! Non è solo perché sono invidioso della vostra età! Ma sdraiarsi sui binari per farsi un selfie un attimo prima che passi il treno non è "coraggio", ma "mona pura", da 24 carati! Vi auguro che il vostro angelo custode non si stufi e sia sempre pronto a salvarvi! (L'ho fatto anch'io andare a letto stanco morto!) Ma neanche si può contare su di Lui all'infinito! Scusatemi ancora, e ricordatevi anche dei vostri genitori!".
Il sindaco Venezia, la città ti abbraccia - "Ciao #LinoToffolo, autentico interprete del sentimento veneziano. La Città ti abbraccia e ti ringrazia": lo scrive in un tweet il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, appresa la notizia della morte dell'attore e cabarettista muranese.
Zoggia (Pd), Venezia perde un gigante  - "Venezia perde un gigante della cultura e dello spettacolo": lo ha detto Davide Zoggia, parlamentare veneziano del Pd. "Lino Toffolo - rileva - oltre che essere stato uno straordinario attore, e la sua carriera lo dimostra, lavorando al fianco di gente del calibro di Mastroianni e Gassman, ha rappresentato il testimone di una venezianità che non c'è più. Attraverso la sua dirompente comicità, spesso in lingua veneziana, ha messo a nudo vizi e virtù della Serenissima, sempre con garbo e senza scadere nella volgarità. Un artista poliedrico che ha spaziato in tutti i campi, contribuendovi con grande originalità e leggerezza, e che ha segnato negli anni settanta l'immaginario dei bambini con la celebre Johnny Bassotto".
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Alitalia, presentate le nuove divise firmate Bilotta


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Dopo quasi venti anni, Alitalia rinnova le divise del suo personale. La nuova collezione, presentata nel corso dell'Alitalia Day, è stata ideata dallo stilista Ettore Bilotta nel suo atelier di Milano e ispirata al glamour e ai gloriosi anni '50 e '60. Le nuove divise sono rosse per il personale di volo e verdi per il personale di terra; come copricapo un cappellino ispirato alle terrazze delle Cinque Terre; per il personale maschile un design grigio antracite e verde bosco. Le nuove divise verranno distribuire dai primi di luglio. "Il nuovo look incarna l'anima di Alitalia e non è un caso che ciò avvenga durante il piano di rilancio e sviluppo della compagnia'', ha detto Cramer Ball, amministratore delegato di Alitalia. ''Ci avviamo a celebrare i 70 anni di storia con una nuova collezione di eleganti divise, con le quali intendiamo rappresentare nel mondo l'eccellenza italiana"

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Nella biblioteca del Congresso Usa lettera sulla scoperta dell'America rubata a Firenz

Restituita all'Italia un'edizione in latino del 1493 del messaggio originale in spagnolo di Cristoforo Colombo. Era stata trafugata dalla biblioteca Riccardiana e venduta a una casa d'aste, che l'aveva infine donata a Washington. I carabinieri l'hanno individuata indagando su Massimo De Caro, ex direttore responsabile del saccheggio della biblioteca dei Girolamini di Napoli.

ROMA - Dalla biblioteca del Congresso di Washington a casa, Firenze. È il "viaggio" di ritorno, davvero inusuale, compiuto da una preziosa stampa della Epistola de insulis nuper inventis, copia in latino della missiva che Cristoforo Colombo scrisse in spagnolo per annunciare ai grandi della Terra la scoperta dell'America. Una vicenda che, giunto al positivo epilogo, rivela importanti particolari sul traffico di opere d'arte e sull'attività investigativa internazionale per contrastarlo.

Oggi, il comandante dei carabinieri per la Tutela del patrimonio culturale, generale Mariano Mossa, alla presenza del ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, e dell'ambasciatore degli Usa in Italia, John R. Phillips, ha raccontato come si è arrivati al recupero della lettera, di cui Stephan Plannck nel 1493 stampò tra le 16 e le 18 copie, comunque di eccezionale pregio storico-archivistico.
La stampa della lettera di Colombo era parte di un volume, una Miscellanea che comprende in tutto 42 incunaboli, custodito nella biblioteca Riccardiana di Firenze. Dove era stata trafugata e sostituita con un falso quasi identico all'originale, finito a sua volta nella biblioteca del Congresso di Washington attraverso la "donazione" di una casa d'aste per la cifra, inferiore al suo reale valore, di 400 mila dollari. Secondo gli esperti, quel documento vale almeno 1 milione di euro. 
Gli inquirenti hanno lavorato a stretto contatto con l'Homeland Security Investigation (Hsi) di Wilmington (Usa) che aveva inviato ai colleghi italiani una nota relativa alla presunta presenza, in territorio statunitense, di edizioni della lettera di Colombo, datata 1493, ritenute false. Dalle successive indagini è scaturita la scoperta che i furti di documenti non riguardavano solo Firenze.

I carabinieri del Comando per la tutela del patrimonio culturale, coordinati dalla pm Tiziana Cugini, erano infatti partiti da una denuncia arrivata nel 2012 dall'allora direttore della Biblioteca Nazionale di Roma per il furto di alcuni volumi antichi di notevole pregio e interesse storico. Il primo passo è stato quindi il sequestro, proprio nella biblioteca romana, dell'esemplare ritenuto falso della lettera oggi restituita.

Gli investigatori, che si sono mossi su base internazionale e facendo tesoro della loro conoscenza dei meccanismi illeciti nel traffico di libri, erano arrivati agli Stati Uniti seguendo alcune piste collegate ai contatti esteri di Massimo De Caro, l'ex direttore infedele responsabile del saccheggio della biblioteca dei Girolamini di Napoli, in cui è coinvolto anche l'ex senatore e fondatore di Forza Italia Marcello Dell'Utriche sta scontando una condanna a 7 anni di detenzione per concorso esterno in associazione mafiosa a Palermo. La collaborazione tra i carabinieri del Tpc e l'Homeland Security Investigation di Wilmington ha indotto l'Hsi a ipotizzare che la lettera di Cristoforo Colombo, denominata "edizione Plannck 21", conservata proprio presso la biblioteca nazionale di Roma, fosse stata sostituita con un falso.

Nelle stesse indagini si è scoperta un'ulteriore versione della lettera di Colombo, datata 1493 e custodita presso la biblioteca riccardiana di Firenze, anche questa un falso realizzato attraverso riproduzioni fotografiche moderne, stampate su carta antica ma di un'età non corrispondente a quella usata da Plannck. Grazie anche alla consulenza del professor Paul Needaham, curatore della sezione libri antichi e manoscritti della biblioteca dell'università di Princeton, gli investigatori hanno identificato la stampa autentica della lettera di Colombo in latino in quella donata alla biblioteca del Congresso. Gli Stati Uniti, informati dai carabinieri dei Beni culturali, hanno quindi restituito all'Italia Il prezioso documento, del valore stimato in un milione di euro, che dopo il furto dalla biblioteca di Firenze era stato venduto negli Usa nel 1992 da una casa d'aste di settore.

Il ritorno della pregiata stampa di Plannck in Italia, hanno sottolineato Franceschini e Phillips, è "un fatto simbolico che segna l'amicizia e la totale collaborazione che c'è tra i nostri Paesi".

Dalla biblioteca Riccardiana di Firenze, il direttore Fulvio Silvano Stacchetti a proposito del furto precisa: "Escludo in modo più assoluto che questo possa essere avvenuto nella sala manoscritti della nostra biblioteca". In tanti anni, riferisce il funzionario, il volume è stato consultato "solo da uno studioso" , sempre controllato a vista da due dipendenti della biblioteca e "mai prestato". C'è stato, però, fa notare il direttore, un periodo non breve in cui il volume è stato inviato a Roma, "a disposizione" della Biblioteca Nazionale. Una trasferta lunga quasi un anno "dal 28 luglio del 1950 al 5 aprile del 1951". Cosa sia avvenuto non si sa, ripete, "l'unica certezza è che la copia restituita dagli Usa è certamente quella autentica".
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