segunda-feira, 27 de julho de 2009

Frattini: in Afghanistan per la sicurezza dell'Italia, quindi anche di Calderoli


Frattini a Bruxelles con la sua controparte greca Dora Bakoyannis


Bruxelles, 27-07-2009
"Lavoriamo in Afghanistan per la sicurezza anche dell'Italia, quindi anche di Calderoli": dopo lo scambio di battute tra Bossi e La Russa sulla presenza italiana nel Paese, è intervenuto il ministro degli esteri Frattini. Il ministro degli esteri è stato interpellato dai giornalisti a Bruxelles sulle ultime dichiarazioni del ministro leghista che, oltre a rivedere la missione in Afghanistan, chiede un ritiro anche dai Balcani e dal Libano.

"Le missioni internazionali sono uno dei biglietti da visita per l'Italia nel mondo": lo ha detto il ministro degli esteri Franco Frattini, rispondendo a una domanda dei giornalisti sulla richiesta del ministro leghista Roberto Calderoli di ritirare la presenza italiana anche dal Libano e dai Balcani. "Tutte le opinioni sono rispettabili. Sono opinioni personali", ha detto Frattini. "Il governo ha una visione che e' gia' stata varie volte approfondita. Le missioni internazionali sono uno dei biglietti da visita per l'Italia nel mondo".

Il segretario della Lega aveva ribadito che, per i costi e i rischi che comporta, di Afghanistan si dovrebbe tornare a parlare in Consiglio dei ministri. Nel Paese, a meno di un mese dalle elezioni, una nuova ondata di violenze nelle ultime ore ha fatto almeno 22 morti. Tra le vittime figurano 16 ribelli, due soldati afghani e un militare dell'Isaf di cui non e' stata precisata la nazionalita'.

La Russa: missione irrinunciabile"La missione in Afghanistan e' irrinunciabile". Lo ribadisce il ministro della Difesa Ignazio La Russa a margine di un incontro a Palazzo Marino a Milano. La Russa ha poi spiegato che "ci sarebbe un problema solo se la Lega votasse contro. Faccio un appello a non usare questi argomenti per avere visibilita'. Questo dibattito se c'e', e non c'e', lo dobbiamo fare prima in Consiglio dei ministri. Non ho mai sentito in Consiglio dei ministri e in Parlamento gli amici della Lega in difformita' dalle posizioni del governo italiano". La Russa rispondendo alle parole di Bossi e di Calderoli ricorda che "ci siamo assunti degli obblighi per quanto riguarda le missioni internazionali. Se ci sono delle novita' si usino le sedi opportune. Io leggo le parole di Calderoli come una garbata precisaione e rettifica alle frasi di Bossi tanto che parla di Kosovo e Libano dove, non e' una novita', il governo intende ridurre la presenza".

Rainews24.it

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