Descendentes de imigrantes trentinos num evento em Curitiba em 10.12.2005, para assinatura da opção pela cidadania italiana (Foto DePeron / Arquivo Insieme)
No Brasil, cerca de trinta mil estão na fila e apenas um décimo dos requerimentos de reconhecimento da cidadania italiana por direito de sangue foi atendido até agora. Os deputados querem informações sobre a situação em cada Consulado.
CURITIBA – PR – Maior celeridade nos processos de reconhecimento da cidadania italiana por direito de sangue aos descendentes de imigrantes trentinos e demais pertencentes ao antigo Império Áustro-Húngaro. Este é, em resumo, o pedido que o deputado Fabio Porta, juntamente com outros deputados italianos eleitos pela Circunscrição Exterior e deputados eleitos na própria Província Autônoma de Trento está fazendo aos Ministérios do Interior e das Relações Exteriores do governo italiano. Os parlamentares – segundo um comunicado de Porta, datado de 29.07.2009 – encaminharam aos dois ministros um pedido de esclarecimentos por escrito. Somente no Brasil, segundo o comunicado, são mais de 30 mil os pedidos de reconhecimento de cidadania que aguardam o pronunciamento, ou da Comissão Interministerial de Roma, ou dos próprios Consulados da Itália que operam no Brasil. Os parlamentares reclamam da lentidão e observam que até agora apenas um em cada dez pedidos foi atendido. Ao mesmo tempo, sugerem que as reuniões da Comissão Interministerial de Roma (encarregada de analisar cada processo antes da concessão da cidadania pelos consulados) sejam realizadas com maior frequência e que o número de seus componentes seja aumentado para imprimir maior celeridada à análise do processos.Segundo Porta, cerca de um terço dos requerimentos de reconhecimento da cidadania italiana entre descendentes de imigrantes trentinos são de jovens com menos de 25 anos, enquanto quase a metade é de pessoas com menos de 40 anos. Um dado, segundo o parlamentar que pode consolidar “aquela ponte com as novas gerações fortemente desejado pela recente Conferência dos Jovens de Origem Italiana no Mundo”, realizada em Roma. Os deputados italianos querem informações sobre a situação em cada Consulado. Confira a seguir o texto em italiano, na íntegra, do comunicado assinado por Fabio Porta e Gino Bucchino, Maria Letizia De Torre, Gianni Farina, Marco Fedi, Laura Froner, Laura Garavini, Franco Narducci.
Trentini nel mondo: iniziativa dell’On. Fabio Porta e dei parlamentari del PD eletti all’estero e nella Provincia di Trento per accelerare il riconoscimento della cittadinanza alle persone dell’ex Impero austro-ungarico.
L’On. Fabio Porta, assieme agli altri parlamentati del PD eletti all’estero Gino Bucchino, Gianni Farina, Marco Fedi, Laura Garavini e Franco Narducci e ai parlamentari trentini Maria Letizia De Torre e Laura Froner, ha presentato al Ministro dell’Interno e al Ministro degli Affari Esteri una interrogazione volta a conoscere lo stato di applicazione della legge 379/200 sul riconoscimento della cittadinanza alle persone nate nell’ex Impero austro-ungarico e a sollecitare un più veloce svolgimento delle relative procedure amministrative.L’interrogazione dell’On. Fabio Porta fa seguito ad una iniziativa che lo stesso parlamentare ha assunto nei confronti dei nuclei associativi dei trentini in America Latina, ai quali sono state chieste informazioni e indicazioni utili a motivare a argomentare l’iniziativa parlamentare. Da questo contatto diretto è stato possibile accertare che le domande presentate in America Latina ammontano ad alcune diecine di migliaia (circa 30.000 nel solo Brasile), che poco meno della metà vengono da persone di nuova generazione entro e che, purtroppo, nell’espletamento delle richieste si registrano notevoli ritardi. Per questa ragione gli interpellanti chiedono di avere un quadro preciso della situazione, circoscrizione consolare per circoscrizione consolare, e una revisione dei tempi di evasione delle pratiche. Essi, inoltre, sollecitano i Ministri interessati a prendere in considerazione l’ipotesi di un rafforzamento dell’attività istruttoria, di una maggiore frequenza della Commissione Interministeriale che deve valutare le pratiche e di un eventuale potenziamento del numero dei componenti.
Di seguito il testo dell’interrogazione:
I sottoscritti interrogano il Ministro dell’Interno e il Ministro degli Affari Esteri per saperePremesso che• La legge n. 379 del 14.12.2000, recante “Disposizione per il riconoscimento della cittadinanza italiana alle persone nate e già residenti nei territori appartenuti all’Impero austro-ungarico e ai loro discendenti”, i cui effetti sono stati prorogati al 2010 con la legge n. 51 del 23.02.2006, consente ai nati nei territori dell’ex Impero austro-ungarico di ottenere jure sanguinis il riconoscimento della cittadinanza italiana anche agli emigrati e ai loro discendenti;• questa opportunità risponde a criteri di uguaglianza tra cittadini italiani e all’attesa di centinaia di migliaia di persone che non hanno mai interrotto i loro legami con l’Italia, hanno, anzi, conservato radici e richiami di origine a distanza di tempo;• le domande avanzate nel periodo di vigore della legge e soprattutto nei primi anni sembra che ammontino a diverse diecine di migliaia in tutto il mondo, di cui circa 30.000 nel solo Brasile, dove si concentra il maggior numero di emigrati provenienti dal Trentino e agiscono, per iniziativa del movimento associativo regionale, otto centri di informazione e di raccolta delle richieste di riconoscimento della cittadinanza;• l’aspetto significativo del flusso di richieste è nell’elevata percentuale di giovani che hanno richiesto la cittadinanza, dal momento che stime attendibili realizzate in alcune circoscrizioni consolari fanno ammontare a circa 1/3 le richieste presentate dai giovani fino ai 25 anni e a poco meno della metà quelle avanzate da persone entro i 40 anni di età, a testimonianza della possibilità di aprire e consolidare quel ponte con le nuove generazioni fortemente auspicato dalla recente Conferenza dei giovani di origine italiana nel mondo;• a tale fervore di richieste si è tuttavia contrapposta una paralizzante lentezza nell’espletamento delle pratiche, al punto che la percentuale di quelle che hanno concluso l’iter amministrativo sarebbe inferiore ad 1/10 del totale;• se i Ministri di competenza non intendano offrire agli interpellanti e ai componenti della Commissione Esteri i dati delle richieste di riconoscimento della cittadinanza ex lege n. 379 del 14.12.2000, distinti per circoscrizione consolare e accompagnati da una ragionevole previsione dei tempi di espletamento delle pratiche sulla base della ordinaria attività della Commissione interministeriale che le esamina;• se i Ministri dell’Interno e degli Esteri, nel caso in cui i tempi di previsione risultassero eccessivamente lunghi, non ritengano di prevedere un rafforzamento dell’attività istruttoria di tali pratiche nonché una maggiore frequenza delle riunioni della Commissione unitamente ad un eventuale potenziamento del numero dei suoi componenti.
Si chiede risposta scritta.
Fabio Porta, Gino Bucchino, Maria Letizia De Torre, Gianni Farina, Marco Fedi, Laura Froner, Laura Garavini, Franco Narducci. Roma, 29 luglio 2009 – Ufficio Stampa On. Fabio Porta
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