segunda-feira, 10 de agosto de 2009

Berlusconi: "Repubblica fa un giornalismo deviato"

Roma - Il quotidiano Repubblica "parla anche di servizi segreti deviati, ma a me pare che di deviato qui ci sia solo certo giornalismo". Così il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, intervistato dal Gr1, a proposito delle notizie pubblicate nelle ultime settimane dal nostro giornale. Il premier è tornato a parlare anche della Rai: "Ho avuto modo di dire quello che pensa la maggioranza degli italiani, e cioè che è inaccettabile che la televisione pubblica che è pagata con i soldi di tutti, sia l'unica tv al mondo ad essere sempre contro il governo quando al governo ci siamo noi. La sinistra che quando fu al governo permise che la Rai attaccasse quotidianamente l'opposizione dovrebbe oggi appezzare che invece questo governo dica: la Rai non deve attaccare nessuno e dunque non deve attaccare né il governo tantomeno l'opposizione. Deve fare ciò che deve fare una televisione di servizio pubblico che ha come missione prima di tutto quella di informare , poi quella di formare, e soltanto come terzo obiettivo quella di divertire". Sulla crisi economica il premier lancia ancora una volta un messaggio ottimistico: "Davvero io non lo so e nessuno lo sa", quando l'Italia ne uscirà, ma "so una cosa per certo. Dobbiamo riprendere le nostre abitudini di vita e di consumo al più presto possibile". "Anche dagli ultimi segnali delle istituzioni internazionali - aggiunge - vedo che il nostro Paese sembra essere quello che va meglio in Europa e questo mi da ulteriore fiducia". Quanto alle priorità del governo, Berlusconi le individua nell'azione per i terremotati, nelle opere pubbliche, nel Sud e nella sicurezza. Alla ripresa dell'attività di governo "continueremo con la realizzazione delle case per i trentamila sfollati dell'Aquila, apriremo molti cantieri per le opere pubbliche sia al Nord che al Sud, aumenteremo la difesa dei cittadini contro la criminalità, metteremo a punto un piano per il Sud. Infine porteremo a termine la riforma del processo penale".


La Repubblica

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