domingo, 16 de agosto de 2009

Comites Recife


DOCUMENTO COMITES RECIFE - BRASILE - PRESIDENTE: SALVADOR SCALIA

Questo non è un documento Brasile. Per i brevi tempi dell'invito non è stato possibile presentare una posizione discussa e condivisa da tutti. Prendo la decisione di presentare un documento di mia responsabilità.

Valutazioni:

1 - Questo Governo ha preso la decisione di fare questa riforma. In conseguenza è responsabilità di questo Governo fare la riforma, presentare nel Parlamento una sua proposta. Gli Italiani all'estero vogliono un sistema di rappresentanza perfezionato e sperano che il Governo abbia buon senso.

2 - Rinforzare il ruolo dei Comites come organo di rappresentanza. I Comites sono in contatto con le comunità, conoscono la loro situazione ed i loro problemi. È un errore ridurne il numero; è la stessa logica (sbagliata) della riduzione delle sedi consolari; in estensioni come il Brasile o l'America latina ridurre il numero di Comites vuole dire allontanare ancora di più la gente dal sistema di rappresentanza.

3 - Rafforzare la partecipazione dei Comites nel CGIE. Al meno i Presidenti Intercomites devono essere membri del CGIE formando nel suo interno una specie di Inter-Intercomites, evitando così che sia un Consiglio chiuso in sé stesso. Per la efficienza del sistema l'importante è che il Governo dia risposte precise ai problemi rapportati, cosa che non è mai successo.

4 - Per gli Italiani all'estero la riforma di Comites e CGIE non è la prima e più importante priorità. La prima e più importante priorità è la Rete Consolare, i Consolati. I nostri Consolati utilizzano metodi e procedure degli anni 60 inadeguate ai nostri tempi di veloce mobilità. Il risultato: bassa produttività, inefficienza, costi altissimi.

Salvador Scalia
Presidente Comites Recife - Brasile



INCONTRO TRA IL SOTTOSEGRETARIO SEN. MANTICA E I COORDINATORI DEI COMITATI DEI PRESIDENTI DEI COMITES

Sintesi: Al fine di approfondire ed acquisire utili elementi in relazione al processo di riforma della disciplina dei Comitati degli Italiani all'Estero.






TASK FORCE CITTADINANZA
Rilevazione dati
(dalla data di costituzione della task force al 30.6.2009)


PAESE: BRASILE


UFFICIO CONSOLARE CG CG CG CG C C AMB
San Paolo Rio Curitiba Porto Belo Recife Brasilia
de Janeiro Alegre Horizonte
N. ISTANZE 0 6.773 150 430 550 4.745 101
INDIVIDUALI
GIACENTI 1

N. RICHIESTE INDIVIDUALI 62.143 12.082 27.525 28.588 17.609 0 1.791
DI
APPUNTAMENTO
RICEVUTE 2
N. PRATICHE 7.794 3.524 1.159 5.480 1.841 753 1.193
INDIVIDUALI
ESAMINATE 3
N. TRASCRIZIONI 7.120 2.187 2.152 4.830 758 255 752
ATTI DI NASCITA
EFFETTUATE 4

STIMA 435.000 50.000 82.575 49.283 28.175 8.526 5.735
DEL NUMERO
DELLE TRASCRIZIONI
DEGLI ATTI DI NASCITA 5


[1] Pratiche di richieste di cittadinanza (al 30.6.2009) per le quali decorre il termine legale di 240 giorni.
[2] Richieste di appuntamento al 30.6.2009 (non è stata quindi ancora presentata l’istanza di riconoscimento di cittadinanza).
[3] Numero complessivo delle pratiche esaminate (punto 1 + punto 2), indipendentemente dall’esito
[4] Trascrizioni di atti di nascita conseguenti all’esito positivo dell’esame delle pratiche individuali di cittadinanza. Gli atti si riferiscono ai richiedenti ed ai figli minorenni (es. 4 atti di nascita da trascrivere per 1 richiedente con 3 figli minori)
[5] Stima degli atti di nascita da trascrivere conseguenti all’esame delle pratiche cittadinanza ( punto 1 + punto 2) in essere al 30.6.2009.




Lettera Ambasciatore

Eccellentissimo Ambasciatore
D’Italia in Brasile
Min.Plen. Gherardo La Francesca

Primo di tutto vogliamo darLe il nostro benvenuto e aurgurarLe successo in questo Suo nuovo incarico, dichiarandoLe tutta la nostra disponibilità e collaborazione per quanto riguarda le iniziative che interessano la collettività italiana ed italo-brasiliana tanto numerosa in questo Paese.

Come è di Sua conoscenza, lo scorso giorno 07 è stata realizzata a Recife la riunione dell’Intercomites, nel corso della quale, come di consueto sono state fatte delle verifiche così come proposte su questioni considerate al momento prioritarie, relative alla nostra collettività.

Sempre nel corso della suddetta riunione, di cui Le inviamo il verbale, sono state individuate alcune sollecitazioni che seguono:

- Necessità di un “roteiro” unificato per le pratiche di ricostituzione della doppia cittadinanza italiana non solo quanto ai documenti necessari, ma alla forma degli stessi così come degli allegati, da applicarsi presso tutti i Consolati;

- Ai fini di una corretta valutazione della “task force”, elaborare una tabella che contenga le seguenti voci:

1) Numero delle pratiche in giacenza alla data di attivazione della “task force”;
2) Convocati nel periodo;
3) Pratiche esaminate;
4) Pratiche esaminate con esito, (ossia cittadinanza concessa attraverso la trascrizione dell’atto di nascita).

- Programmare delle attività che sono promosse attraverso gli Istituti Italiani di
Cultura, presenti solo nelle città di San Paolo e Rio de Janeiro, anche nelle altre Circoscrizioni.
- Nelle prossime riunioni di coordinamento, mantenere la partecipazione dei
Presidenti Comites, insieme ai Consiglieri C.G.I.E e non in un momento successivo, onde evitare di ritornare su questioni già discusse e garantire una maggiore partecipazione.

Nel ringraziarLa per la Sua attenzione, ci auguriamo di poterLa incontrare in breve e Le inviamo i nostri più distinti saluti.

Salvador Scalia – Presidente Intercomites e Presidente Comites di Recife
Adriano Bonaspetti – Presidente Comites di Porto Alegre
Francesco Perrotta – Presidente Comites Rio de Janeiro
Gianluca Cantoni – Presidente Comites Curitiba
Rita Blasioli Costa – Presidente Comites di San Paolo
Silvia Alciati – Presidente Comites di Belo Horizonte



VERBALE DELLA RIUNIONE DEI PRESIDENTI INTERCOMITES BRASILE
Recife 07/08/2009



Il giorno 07 agosto 2009, alle ore 09:30 presso l’Hotel Atlante Plaza a Recife, previa convocazione da parte del Presidente in esercizio Salvador Scalia, in base a quanto disposto dall’art.6 Legge nº 286 del 23/10/2003, è stata realizzata la riunione dei Presidenti dell’INTERCOMITES Brasile, con il seguente ordine del giorno:

- Partecipazione del Coordinatore all’incontro di Roma
- Task force: risultati e valutazioni
- Tagli: conseguenze per gli italiani in Brasile
- Il futuro dei neo italiani del Brasile: proposte concrete
- Eventuali e varie

Presenti:
Alciati Silvia – Pres. Comites Belo Horizonte
Blasioli Costa Rita – Pres. Comites San Paolo
Bonaspetti Adriano – Pres. Comites Porto Alegre
Cantoni Gianluca – Pres. Comites Curitiba
Perrotta Franco – Pres. Comites Rio de Janeiro
Scalia Salvador – Pres. Comites Recife

Presente il Console di Recife Dott. Francesco Piccione

Invitati a partecipare i Consiglieri C.G.I.E.Brasile: Antonio Laspro, Claudio Pieroni, Mario Araldi, Walter Petruzziello ed il deputato eletto nella Circoscrizione America Latina On. Fabio Porta, ma tutti hanno inviato motivi di giustificazione per l’assenza.

Presenti inoltre, il Sr. Tiberio Novellino, Direttore Tesoriere del Comites di Recife ed il Sr. Loris Valentini Direttore Finanziario dell’Associazione Italiana del Cearà..

Ha aperto la riunione il Pres. InterComites Salvador Scalia, dando il benvenuto a tutti i colleghi, ai presenti e ringraziando in modo particolare per la presenza il Console Dott. Francesco Piccione, augurando buon lavoro a tutti.
Ha preso la parola il Console Piccione dando il benvenuto ai presenti a nome proprio e di tutta la collettività italiana ed italo-brasiliana del Nord, Nordeste ed ha inoltre trasmesso il saluto dell’Ambasciatore d’Italia Ministro Plenipotenziario Gherardo La Francesca, del Ministro Mario Trampetti e del Consigliere d’Ambasciata Pier Mario Daccò. Continuando ha fatto una breve analisi della presenza italiana della Circoscrizione che conta con circa 7.000 cittadini riconosciuti e con un potenziale di circa 350.000 discendenti, e che pertanto una delle priorità ad essere esaminata è quella di come poter coinvolgere tutta questa grande potenzialità nelle nuove attività che si vorranno realizzare; ossia come accompagnare il recupero dell’italianità sulle nuove cittadinanze. Ha poi auspicato il coinvolgimento delle regioni italiane nei progetti che riguardano in modo specifico le comunità degli italiani all’estero.

Il Presidente Intercomites, riprendendo la parola ha introdotto il primo argomento all’ordine del giorno, ossia la sua partecipazione alla riunione dei Presidenti Intercomites di Roma lo scorso giugno. Ha spiegato di aver ricevuto l’invito dal Consolato su convocazione dell’Ambasciata ed ha accettato l’invito avvisando tutti i Presidenti dei Comites Brasile. Ha lamentato che purtroppo, per mancanza di tempo utile, non è stato possibile preparare un documento condiviso ed ha fatto riferimento al documento da lui presentato (vedi allegato) e quindi alla sua posizione sostenuta tanto nelle due riunioni al Senato come a quella realizzata alla Farnesina.
Continuando ha fatto riferimento alla mancata partecipazione da parte dei rappresentanti europei, secondo lui sbagliata, mentre dalle Americhe sono intervenuti tutti oltre ad una rappresentante dell’Africa del Sud. La valutazione dell’incontro è stata positiva considerando soprattutto il fatto che per la prima volta i Comites sono stati chiamati a partecipare direttamente ad un incontro e questo ha confermato la posizione del Sottosegretario Mantica che vuole rafforzare la funzione e presenza dei Comites come organi di rappresentanza. Continuando ha aggiunto che i temi in discussione sono stati:

- Riforma delle leggi Comites e CGIE
- Tagli sulle strutture Consolari

Il Sottosegretario Mantica ha informato che il Governo non presenterà una proposta di legge, si prevede una riduzione del numero dei Comites sulla base degli iscritti per circoscrizione e un C.G.I.E avendo come Consiglieri tutti i Presidenti Comites e la partecipazione di rappresentanti delle Regioni, così come ridurre il numero dei Consiglieri CGIE. Il Presidente Scalia si è dichiarato d’accordo su queste proposte, soprattutto per quanto riguarda la riduzione del numero dei Consiglieri CGIE, poiché ritiene che l’attuale sistema del CGIE è un sistema chiuso e di poca relazione con le collettività, a differenza dei Comites che sono invece i veri organi di rappresentanza, quindi si potrebbe auspicare ad un CGIE formato da tutti i Presidenti Comites e da rappresentanti delle Regioni. Per quanto riguarda le dichiarazioni del Sottosegretario Mantica ha consigliato di assistere all’intervista resa dallo stesso e trasmessa nel programma “Italia chiama Italia” del giorno 25 giugno u.s.

È intervenuto a rispetto il Presidente del Comites di San Paolo, Rita Blasioli Costa, facendo le seguenti osservazioni: la creazione di un CGIE formato dai tutti i Presidenti dei Comites restringerebbe di molto la rappresentatività all’Estero dando molte funzioni alle stesse persone, si dovrebbe invece auspicare una norma che prevedesse l’incompatibilità tra incarichi per il Comites e CGIE; un CGIE formato da tutti i Presidenti Comites e da rappresentanti delle Regioni sarebbe ancora più numeroso di quanto non lo sia oggi e quindi ancora più costoso e articolato. Sulla stessa linea si è dichiarato il Presidente del Comites di Rio de Janeiro Francesco Perrotta, dicendo che sarebbe interessante mandare tutti i Presidenti Intercomites, anche come invitati, ma mantenere un numero ristretto di membri del CGIE anche per garantire la rappresentanza dei Paesi che non hanno rappresentanti eletti al Parlamento, ha inoltre dichiarato che sulla base dei numerosi progetti di riforma presentati, sia fatta una bozza unica di progetto da inviare previamente ai Comites, affinché se ne possa discutere anche con le collettività interessate, su quest’ultima proposta si sono dichiarati tutti d’accordo proprio perche’ la rappresentatività ed i numeri sono importanti, ma ciò che deve essere garantito è poter mantenere un “filo diretto” con le collettività italiane all’Estero, attraverso organismi snelli. Così come di consenso è stata la considerazione di carattere generale per la valorizzazione che si vuole dare alle funzioni dei Comites. Fa piacere constatare questa come una forma di riconoscimento a chi si è sempre dedicato con serietà allo svolgimento proprie funzioni. Quanto alla situazione del Brasile si auspica di mantenere sempre più forte la linea di collaborazione Comites, Consolati, Ambasciata già da tempo esistente. A questo proposito il Presidente del Comites di Rio de Janeiro, Francesco Perrotta ha proposto di inviare una lettera all’Ambasciata, richiedendo che nelle prossime riunioni di coordinamento sia mantenuta la partecipazione dei Presidenti Comites insieme ai Consiglieri del CGIE e non in un momento successivo, onde evitare di ritornare su questioni già discusse e per garantire una maggiore partecipazione.

Sui tagli alle strutture consolari, anche se per fortuna non riguardano il Brasile, si ritiene che è necessaria una modernizzazione delle strutture attraverso l’informatizzazione. A proposito ha preso la parola il Presidente del Comites di Belo Horizonte Silvia Alciati, dicendo che tanto il Sottosegretario Mantica come il Ministro Zuppetti avevano dichiarato che dentro un anno tutto il sistema consolare sarebbe stato informatizzato, ma che fino ad oggi non si è visto nulla. È stato risposto che alcuni procedimenti sono iniziati soprattutto nei Consolati europei.

Ha ripreso la parola il Presidente Intercomites Scalia, introducendo il secondo argomento all’ordine del giorno. Ha fatto una premessa dicendo che il Brasile ha il più alto numero di discendenti al Mondo, ma non il maggior numero di cittadini a differenza dell’Argentina, tre anni fa l’Argentina aveva circa 400.000 cittadini, oggi ne conta circa 600.000, in Brasile erano circa 200.000 oggi sono circa 300.000. Con l’attuazione della “task force” questa situazione deve senz’altro essere aggiornata e migliorata.

Ancora una volta si ritiene importante sottolineare problemi relativi ai documenti necessari per la ricostituzione della doppia cittadinanza italiana. È necessario un “roteiro” unificato nonché procedure uniche per tutte le Circoscrizioni Consolari; poiché nonostante le varie richieste all’Ambasciata, si è purtroppo constatato che ciò non avviene e quindi è stato deciso all’unanimità di inoltrare nuovamente questa richiesta.

Successivamente, si è presa visione della tabella (che segue in allegato) inviata dal Min. Trampetti al Presidente Intercomites Scalia, in vista della presente riunione. Sono state esaminate le varie voci, giungendo alla conclusione che non tutti i dati sono chiari poiché apparentemente non sono stati utilizzati gli stessi criteri di valutazione da parte dei vari Consolati. Si è sottolineata la necessità che, per una corretta valutazione dell’operato della “task force” che riguarda esclusivamente gli arretrati, devono essere divise le pratiche giacenti alla data di inizio della “task force” da quelle inoltrate posteriormente. È stato quindi deciso all’unanimità di inviare una richiesta all’Ambasciata affinché venga elaborato una tabella che contenga i seguenti dati:

1 – Numero iniziale delle pratiche in giacenza alla data di attivazione della “task force”;
2 - Convocati nel periodo;
3 – Pratiche esaminate;
4- Pratiche esaminate con esito (ossia cittadinanza concessa attraverso la trascrizione dell’atto di nascita).


Quanto al punto 1, nelle verifiche trimestrali il numero dovrà sempre diminuire.


Sempre all’unanimità e in vista dei primi dati esaminati, si è ritenuto positivo il lavoro che la “task force” sta svolgendo, con la raccomandazione però che siano forniti ai Consolati le strutture ed apparecchiature necessarie affinché la stessa possa funzionare completamente.

Infatti, secondo quando esposto dal Presidente Perrotta a Rio de Janeiro la struttura è molto carente, vi sono 11 persone divise in due turni per mancanze di scrivanie, computer, ecc., anche a Recife la struttura disponibile è insufficiente.

Sempre sull’argomento è intervenuto il Presidente del Comites di Belo Horizonte, Silvia Alciati, dicendo che a Belo Horizonte non ci sono problemi di struttura, ma problemi sul numero dei funzionari, per esempio funzionari a contratto previsti sarebbero 3 mentre invece operativi sono 2, inoltre gli effettivi sono 3 mentre dovrebbero essere 5. Ha aggiunto di aver già richiesto informazioni al Consolato, ma né il Console né il Vice-Console l’hanno potuta ricevere. Ha parlato invece con il Coordinatore della “task force” che le ha illustrato il metodo e la procedura adottata. A suo giudizio il sistema utilizzato per la verifica dei documenti, tutta centralizzata al coordinatore della “task force”, pregiudica la produttività ed il rendimento della “task force”. Inoltre si crea un grande ritardo tra la convocazione e la consegna dei documenti poiché in tutti i casi sono richiesti i certificati in “intero teor”, mentre nell’ultima riunione di coordinamento a Brasilia del 04/05/2009 era stata stabilito, da parte dell’Ambasciatore Valensise che doveva essere “usato il buon senso, ma che vale la regola del diritto acquisito, ossia le regole in vigore alla data della presentazione della richiesta”, mentre “l’intero teor è da esigere soltanto per le nuove richieste di cittadinanza di chi entra in lista attualmente.
È intervenuto il Presidente del Comites di San Paolo, Rita Blasioli Costa, dicendo che a San Paolo sono richiesti gli atti di “intero teor” solo per l’emissione dei nuovi certificati, mentre le pratiche già preparate negli anni scorsi sono ricevute così com’erano.

Quanto alla legalizzazione dei documenti presso l’organo dell’Itamaraty, il Console Piccione ha riferito che sulla base di quanto già avviene presso il Consolato di San Paolo, la procedura è stata valutata positivamente.

Mentre, secondo quando riferito dal Presidente Comites, a Belo Horizonte l’Ereminas è del tutto impreparata ad adempiere alle richieste di legalizzazione dei documenti. Quando si è trovato a dover legalizzare 20 documenti al giorno, ha chiuso le porte, ha poi limitato la legalizzazione a 3 documenti al giorno e normalmente mette i timbri senza neanche guardare il contenuto e poi ha anche iniziato a dire che voleva la traduzione dei documenti.
Prendendo in esame il terzo argomento all’ordine del giorno, è stata manifestata da tutti i Presidenti Comites la preoccupazione con i notevoli tagli operati soprattutto per quanto riguarda l’insegnamento della lingua e cultura italiana e l’assistenza ai connazionali in stato di necessità. Quanto ai tagli per l’insegnamento della lingua e cultura non si giustificano, poiché è vero che con la “task force” si fanno i cittadini italiani, ma non si fanno gli italiani. Ha preso subito la parola il Presidente del Comites di Porto Alegre, Adriano Bonaspetti, che ha riferito come i tagli del circa 50% per l’insegnamento della lingua italiana ha avuto come riflesso la diminuzione dei corsi e del numero degli alunni. Mentre ha informato che il rinnovo delle convenzioni con le scuole pubbliche, circa 150 scuole per un totale di circa 30/40 mila alunni, non è stato concluso per problemi di carattere burocratico, ma senza grandi costi per l’ente gestore che si occupava solo della formazione dei professori. È anche intervenuto a proposito il Presidente del Comites di Rio de Janeiro Francesco Perrotta, ricordando che gli enti finanziati sulla base della Legge 153, potranno richiedere un contributo integrativo entro il prossimo giorno 25 agosto. Successivamente, ha preso la parola il Presidente del Comites di Curitiba, Gianluca Cantoni, dicendo che anche nel Paranà tanto le scuole municipali come le statali non hanno molta intenzione di rinnovare le convezioni esistenti. Ha poi informato che la Regione Emilia Romagna sta realizzando dei corsi telematici di lingua italiana per la formazione dei professori, con un “tutor” italiano che dovrebbe venire in Brasile, precisamente a Curitiba, entro la fine dell’anno. Un’esperienza di questo tipo è già stata realizzata nello Stato di San Paolo, nella città di Salto, ma vi hanno potuto accedere solo discendenti di emiliano-romagnoli, invece su proposta dello stesso Cantoni, il nuovo progetto sarà estensibile a tutti i discendenti di italiani, risolvendo in parte i problemi che si hanno per la formazione dei professori. Quanto al progetto di creare una scuola parificata, non è andato a buon fine, ma il professore che era già venuto per la scuola è stato inserito nella formazione dei professori.

Ci sono stati dei grandi investimenti al Sud di Santa Catarina e a Rio Grande do Sul, ma da parte del Governo brasiliano vi è una certa chiusura quanto all’insegnamento della lingua italiana. Infatti nel momento in cui il Governo Brasiliano ha definito lo spagnolo come lingua straniera obbligatoria nel curriculum delle scuole pubbliche, come seconda lingua viene scelto l’inglese a discapito della lingua italiana. Ha poi proposto di inviare una richiesta all’Ambasciata affinché le attività degli Istituti Italiani di Cultura, esistenti in Brasile solo nelle città di San Paolo e Rio de Janeiro, siano estese anche alle altre Circoscrizioni. Ha poi riproposto l’invio di una lettera dell’Intercomites alle Regioni proponendo un’attività di collaborazione, così come già fatto alcuni anni fa.


Passando ai tagli relativi all’assistenza è intervenuto il Presidente del Comites di San Paolo, Rita Blasioli Costa dicendo di aver chiesto al collega Francesco Perrotta, in occasione della visita della Senatrice Barbara Contini a Rio de Janeiro, Presidente della “Alleanza degli ospedali italiani nel Mondo”, di verificare la possibilità di inserire nella struttura anche un Ospedale che non sia italiano, ma disposto a fare assistenza ai connazionali nella Circoscrizione di San Paolo. Dopo discussione, si e’ valutato che ai fini dell’accordo in questo caso si dovrebbero fare due passi:
1) un primo accordo tra 2 Ospedali (italiano e brasiliano)
2) Una convenzione tra Consolato e Ospedale brasiliano per l’assistenza sanitaria ai connazionali indigenti.


Potrebbero poi, sempre secondo la proposta del Presidente Blasioli, essere studiate delle polizze assicurative “ad hoc” sulla base di quanto avviene a Rio de Janeiro. Il Presidente Perrotta ha informato di aver già fatto un primo contatto a rispetto con il Dott. Chianello, Presidente dell’Ospedale Italiano di Rio de Janeiro e Vice Presidente dell’”Alleanza”e che appena avrà delle informazioni più dettagliate le ritrasmetterà agli interessati. Proseguendo si e’ sottolineato che anche per l’assistenza potranno essere chiesti dei fondi integrativi da parte dei Consolati entro il 15 settembre p.v. Sulla proposta si è interessata anche il Presidente del Comites di Belo Horizonte, Silvia Alciati, dicendo che spesso i connazionali si rivolgono direttamente al Comites. Ultimamente sono in aumento persone affette da malattie mentali così come persone con problemi di droga. Ha informato che prima esisteva un ospedale italiano confiscato all’epoca del Presidente Vargas, ma che non ha più nessun contatto con la collettività italiana e quindi sarebbe interessante vedere se potesse essere applicato questo accordo con l’”Alleanza degli Ospedali Italiani nel Mondo”. Quanto alla lingua e cultura italiana, ha riferito che tutto è gestito dalla Fondazione Torino e a poi a Goiania c’è una sola scuola, ma che non ha mai presentato alcuna richiesta di contributo. Ha poi ricordato che durante la Conferenza dei Giovani Italiani nel Mondo era stato proposto di creare, attraverso il Ministero della Gioventù, degli accordi editoriali per stampare il loco i testi in lingua italiana e contatti per l’importazione di libri senza imposte e a costi contenuti, fino alla presente data però non si è saputo nulla. Ha inoltre informato che a Belo Horizonte, tra la fine di ottobre inizio novembre sarà realizzato un Seminario sull’emigrazione italiana, con la presenza di Emilio Franzina, che sarà aperto anche a rappresentanti di altri Stati. A rispetto il Presidente Perrotta, ha proposto di realizzare la seconda riunione dell’Intercomites, prevista a Porto Alegre, a Belo Horizonte in occasione di questo Seminario, dando così la possibilità a tutti i Presidenti dei Comites di partecipare. La proposta è stata approvata all’unanimità

Ha ripreso la parola il Presidente Intercomites Scalia introducendo il quarto argomento all’ordine del giorno. Ha fatto la premessa, dicendo che si tratta di un tema a lui molto caro, ossia il futuro dei nuovi italiani. È intervenuto a rispetto il Console Piccione dicendo che l’accelerazione “task force” in materia di cittadinanza si dovrebbe accompagnare a misure adeguate in favore del futuro professionale e culturale dei neo cittadini. È necessario studiare delle “piste di riflessione” per vedere come fare, se si aprono dei flussi che vengano anche dal Brasile, sarà importante riuscire a trovare delle piste che si inseriscano sulle realtà di cui la collettività ha bisogno. È intervento il Presidente del Comites di San Paolo, Rita Blasioli Costa, dicendo che dall’esame dei curricula dei giovani che hanno partecipato alla “Pre conferenza dei Giovani”, realizzata a San Paolo per la selezione dei partecipanti alla Conferenza di Roma, si è constatato che la maggior parte sono laureati o studenti universitari, ora in Italia abbiamo il cosiddetto fenomeno della “fuga dei cervelli”, quindi è capire cosa l’Italia può offrire a questi nuovi cittadini. Il Presidente Scalia ha aggiunto che il vero problema è capire come utilizzare questo potenziale. Da questo sforzo sulle cittadinanze cosa risulterà di buono per l’Italia, è chiaro che una volta smaltito tutto l’arretrato si dovrebbero individuare delle restrizioni per il futuro, una maniera sarebbe quella di far imparare ai figli la lingua italiana a condizione che il Governo offra corsi almeno di internet. Il Presidente Bonaspetti, ha esposto la sua esperienza dicendo di aver accompagnato molto il fenomeno dell’italianità soprattutto al Sud del Paese. All’inizio si parlava la lingua italiana ed anche il dialetto, ma non si aveva nessuna conoscenza dell’Italia. Nelle città dove ci sono industrie hanno fatto prima dei corsi di italiano, poi turismo in Italia ed infine il trasferimento di tecnologie, oggi sono queste persone che fanno la “promozione” del “Sistema Italia”. Il Presidente Alciati ha concluso dicendo che la lingua è la base per tutta la possibilità di futuri rapporti con l’Italia, siano essi culturali o economici, quindi l’insegnamento della lingua italiana dovrebbe essere una politica di stimolo per l’italianità. Queste conclusioni sono state da tutti condivise, in particolare dal Presidente del Comites di San Paolo, varie volte criticata per sostenere che una vera cittadinanza si raggiunge solo quando si conosce la lingua. Anche all’unanimità si è concluso affermando che è anche compito dei Comites sensibilizzare la collettività su tutto il “Sistema Italia”.

Passando alle Eventuali e varie di comune accordo è stato deciso di:


- realizzare la 2ª riunione Intecomites dell’anno in corso a Belo Horizonte;
- nel preventivo per i viaggi Intercomites, anno 2010, inserire oltre alle due riunioni a Brasilia, una riunione a Porto Alegre e un’altra a Rio de Janeiero;
- che nella riunione di Belo Horizonte, la Presidenza dell’Intercomites sarà ripassata al Presidente di Rio de Janeiro Francesco Perrota, per un mandato di nove mesi, come di consuetudine.

Non essendoci altro argomento da trattare, alle ore 17:00 è stata chiusa la riunione della quale è stato redatto il presente verbale.

Rita Blasioli Costa Salvador Scalia
Segretario Presidente in esercizio

Salvador Scalia
Comites Recife

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