domingo, 23 de agosto de 2009

Gasparri: "Immigrati, Ue latitante"Frattini: "Salvare vite è una priorità"



Roma, IlGiornale.ot - "In materia di immigrazione renderemo sempre più coerente l'azione di governo e maggioranza con il programma che gli elettori hanno votato. Legalità innanzitutto. Respingimento o espulsione per i clandestini. Limitate e programmate opportunità per chi trova, soprattutto nelle famiglie, possibilità di lavoro equamente retribuito e socialmente tutelato senza sfruttamento in nero". Così il presidente dei senatori Pdl Maurizio Gasparri ribadisce la linea della maggioranza sui clandestini. "La legge Bossi-Fini - afferma Gasparri - e le recenti norme sono immodificabili e scandiscono una scelta di legalità e solidarietà. L'Italia soccorre in mare migliaia di profughi e deve esigere da paesi come Malta serietà. Se La Valletta non è in grado di ottemperare i doveri di soccorso lasci campo libero ad altri. Certo è che l'Italia non si farà attribuire colpe o responsabilità altrui. Spicca la latitanza vergognosa dell'Ue che dovrebbe dare sostegno e risorse all'Italia, e invece si rivela il solito ectoplasma".

"Bisogna superare una polemica che parte da ragioni entrambe giuste: quella di chi e' preoccupato della tutela della vita e delle condizioni dei poveri e dei perseguitati e quella di chi come Bossi, ma non solo lui, vuole evitare che l'Italia ridiventi il ventre molle dell'Europa e che, per di piu', la vita di chi e' coinvolto in queste traversate disperate, organizzate da bande criminali, sia messa in pericolo". Ammonisce Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del Pdl. "Il governo Italiano - dice - si e' sempre comportato con grande senso di responsabilita' cercando di conciliare l'inevitabile rigore nei confronti dell'immigrazione clandestina e i principi di umanita'. Di conseguenza gli attacchi dell'opposizione sono una chiara dimostrazione di irresponsabilita".

"Il governo ha la convinzione profonda che la vita umana della persona valga più di ogni altra cosa e, quando essa è in pericolo, bisogna fare di tutto per salvarla perché il salvataggio è un principio su cui non si può derogare né discutere". Puntualizza così il ministro degli Esteri, Franco Frattini, - rispondendo ai cronisti a margine del Meeting di Cl apertosi oggi a Rimini - la posizione italiana dopo la recente tragedia al largo di Lampedusa dove sono morti 73 cittadini eritrei. Frattini ha sottolineato come, in Europa, "l'Italia è il Paese più impegnato nel salvare vite umane in mare" tanto che, ha ricordato, "nel solo ultimo anno" sono state tratte in salvo qualche migliaio di persone. Tira le orecchie all'Unione Europea il ministro Frattini, sul capitolo dell'immigrazione e della gestione dei flussi: "Per l'Italia - ha detto il titolare della Farnesina - i rifugiati devono trovare alloggio e sostentamento secondo un criterio di distribuzione in tutti i Paesi dell'Ue e non nel primo Paese dove sbarcano". L'Italia, ha tenuto a precisare Frattini, ha fatto una richiesta specifica a Bruxelles, ma ancora non ha ottenuto una risposta. "Qui è mancata l'Europa - ha detto il ministro - perché al di là dei finanziamenti e delle dichiarazioni politiche è mancata nel dire: se vi è un flusso migratorio che non possiamo contrastare, tutti e 27 ci dobbiamo fare carico in maniera proporzionale di queste persone". "Quando questa risposta sarà data l'Ue avrà dimostrato solidarietà ", ha chiosato Frattini.


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