quinta-feira, 17 de setembro de 2009

Attentato a Kabul, colpiti due nostri blindati: morti 6 parà della Folgore


KABUL - Almeno 6 militari italiani sono morti e altri tre sono rimasti feriti in modo grave in Afghanistan in seguito ad un attentato kamikaze che ha colpito un convoglio della Nato sulla strada che porta dal centro cittadino all'aeroporto di Kabul. Sia i morti che i feriti sono tutti del 186esimo Reggimento Paracadutisti Folgore. Nello scoppio sono rimasti coinvolti due blindati italiani di scorta al convoglio. Lo confermano fonti del ministero della Difesa e dello Stato maggiore della Difesa. «Gli effetti sono stati devastanti, dunque è da escludere un attacco con esplosivo piazzato sulla strada», ha sottolineato una fonte militare, confermando che «le sei vittime sono tutte italiane». Oltre ai nostri 6 militari morti ci sarebbero, tra i civili, anche due vittime afghane, forse i due kamikaze.

COINVOLTI DUE BLINDATi LINCE - L'attentato in cui sono rimasti coivolti due nostri blindati Lince, è avvenuto alle 12.10 locali, le 9.40 in Italia, nei pressi della rotonda Massud, dove il traffico è rallentato per i controlli sul traffico diretto verso l'ambasciata Usa, il comando Isaf e l'aeroporto. Sui due lati delle strade sono stati distrutti case e negozi. Secondo le prime ricostruzioni, un automezzo civile con a bordo i due kamikaze con un notevole carico di esplosivo sarebbe riuscito ad infilarsi tra i mezzi prima di esplodere.

ATTENTATO RIVENDICATO DAI TALEBANI - Un portavoce dei talebani, Zabiullah Mujahid, ha rivendicato l’attentato. In un messaggio sms il portavoce ha riferito che un uomo di nome Hayutullah si è fatto esplodere contro il convoglio militare dell’Isaf, nel centro della capitale.

ATTACCHI SUICIDI - Negli ultimi mesi, nonostante la massiccia presenza di forze armate internazionali, a Kabul si sono moltiplicati gli attacchi suicidi dei talebani. L'ultimo è stato l'8 settembre scorso, quando un'autobomba ha ucciso tre civili esplodendo davanti all'entrata della base aerea della Nato.


Corriere della Sera

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