sábado, 19 de setembro de 2009

Domenica il rientro delle salme lunedì i funerali dei parà uccisi a Kabul

Roma - Rientreranno domenica in Italia le salme dei sei paracadutisti morti ieri nell'attentato a Kabul. Nel pomeriggio sarà allestita la camera ardente nell'ospedale militare al Celio mentre i funerali solenni saranno celebrati lunedì alle 11 nella basilica di san Paolo fuori le mura. E lunedì sarà giornata di lutto nazionale. Rinviato invece il ritorno dei quattro feriti in attesa del via libera dei medici: le loro condizioni non sono gravi ma per ora non possono viaggiare in aereo perché hanno i timpani danneggiati dalla forte esplosione. Intanto proseguono le indagini sull'attentato in cui hanno perso la vita anche oltre 20 civili afgani: oltre all'inchiesta portata avanti dal personale Isaf, che sta valutando gli elementi raccolti sul luogo dell'esplosione, un'altra inchiesta sarà svolta dalla procura di Roma attraverso un gruppo specializzato del Ros che andrà nella capitale afgana. Domenica il rientro delle salme. L'arrivo a Ciampino è previsto per domenica mattina, intorno alle 9.30. Nell'aeroporto di Kabul è in fase di allestimento una camera ardente, dove i colleghi dei sei militari li saluteranno per l'ultima volta. Le bare verranno poi sistemate su un C-130 dell'Aeronautica militare e trasportate in Italia. Ad attenderle ci sarà anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Lunedì giornata di lutto nazionale. Il Consiglio dei ministri ha stabilito che le bandiere saranno poste a mezz'asta a partire da domenica. Lunedì, giorno dei "funerali solenni" e di lutto nazionale, si osserverà un minuto di silenzio nelle scuole e negli uffici pubblici. Sia l'arrivo delle salme sia le esequie saranno seguite in diretta da RaiUno e da Sky Tg24, mentre altre reti modificheranno i palinsesti per dare spazio agli eventi.

Promossi i militari uccisi. I sei militari italiani caduti sono stati promossi con decorrenza 16 settembre al grado superiore. Il tenente Antonio Fortunato, 35 anni, è stato promosso al grado di capitano. Il sergente maggiore Roberto Valente, 37 anni, a sergente maggiore capo; il caporal maggiore scelto Massimiliano Randino, 32 anni, a caporal maggiore capo; Davide Ricchiuto, 26 anni, Giandomenico Pistonami, 26 anni, e Matteo Mureddu, 26 anni, da primo caporal maggiore sono stati promossi al grado di caporal maggiore scelto. Stabili i feriti, presto in Italia. Sono stabili le condizioni dei quattro militari italiani rimasti feriti nell'attentato. Ricoverati nell'ospedale militare da campo francese, saranno trasferiti nei prossimi giorni in Italia, anche se non è ancora certo quando. Pur non essendo gravi, infatti, alcuni hanno riportato dei traumi acustici che ne sconsigliano l'immediato trasporto a bordo di aerei militari. I quattro sono il primo maresciallo dell'Aeronautica Felice Calandriello, 58 anni, che ha riportato un forte stato di choc, e i primi caporalmaggiori della Folgore, Rocco Leo, 26 anni, effettivo al 186/o reggimento paracadutisti, che ha riportato un forte stato di choc; Sergio Agostinelli, 32 anni, in servizio al 186/o reggimento, al quale sono stati diagnosticati un trauma da scoppio all'orecchio destro e contusioni varie; Ferdinando Buono, 30 anni, che ha avuto una lieve ferita alla mano sinistra e un trauma da scoppio all'orecchio sinistro. Artificieri indagano a Kabul. Un impatto "devastante" per il Lince colpito dalla Toyota carica di esplosivo e sbalzato a oltre 20 metri di distanza. Gli artificieri del Nucleo Eod (Bonifica ordigni esplosivi) stanno valutando gli elementi raccolti sul luogo dell'attentato. Non è ancora chiaro, riferiscono al comando italiano, se l'autobomba usata contro i mezzi dei parà fosse in movimento oppure fosse ferma e quindi sia stata fatta esplodere con un telecomando a distanza. Ma le prime risultanze, vista la grande distanza a cui è stato sbalzato un mezzo pesante come il Lince, farebbero propendere per la prima ipotesi, ma gli accertamenti sono ancora in corso e per avere risultati definitivi è ancora presto. Di certo c'è il quantitativo di esplosivo usato, almeno 150-160 chili; possibile anche che ci fossero mine anticarro, visto che gli insorti tendono a mettere insieme per questi attacchi tutti i tipi di materiali atti a esplodere. Carabinieri Ros in Afghanistan. Un gruppo specializzato dei carabinieri del Ros è in partenza per l'Afghanistan per affiancare il personale di polizia giudiziaria italiano di stanza a Kabul nelle indagini già avviate. Compito della task force sarà quello di eseguire tutti gli accertamenti tecnici possibili al fine di ricostruire la dinamica dell'agguato e di risalire all'esplosivo utilizzato. L'inchiesta della Procura di Roma. Intanto il procuratore aggiunto Pietro Saviotti e il sostituto Giancarlo Amato, titolari del procedimento aperto ieri per strage con finalità di terrorismo, hanno disposto l'autopsia sulle salme. Domani ci sarà il conferimento dell'incarico a Giancarlo Arbarello, direttore dell'istituto di medicina legale La Sapienza, e a Ozrem Carella Prada. L'accertamento consisterà in un esame esterno dei cadaveri. Al vaglio degli inquirenti c'è anche la possibilità di riportare in Italia i resti dei due mezzi blindati coinvolti nell'attentato al fine di sottoporli ad esami tecnici. Infine i quattro feriti saranno ascoltati dai magistrati non appena le loro condizioni di salute lo consentiranno.





La Repubblica

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