Frane e crolli nel Messinese, nove morti Il governo dichiara lo stato d'emergenza
Una ventina i dispersi, i soccorritori scavano con le mani. Molte città sono isolate, interrotte strade e ferrovia
Milano, Corriere della Sera - Sicilia orientale devastata da un violento nubifragio: nove vittime, una trentina di feriti e una ventina di dispersi nella provincia di Messina, la più colpita. Il Consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato d'emergenza, a Messina sono state chiuse le scuole. Frane e crolli nelle zone collinari e in particolare a Giampilieri Superiore, frazione a circa 20 chilometri dal capoluogo, dove un costone roccioso è ha travolto alcune palazzine. Molte città sono isolate: le frane hanno interrotto l'autostrada A18 Messina-Catania, la strada statale 114 e il tratto ferroviario all'altezza di Giampilieri-Scaletta. Il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, ha raggiunto Messina, mentre il capo del Dipartimento dei vigili del fuoco Francesco Tronca sta seguendo la situazione dal Viminale. Il presidente Napolitano si è messo in contatto con il prefetto Franco Alecci, chiedendo di essere aggiornato ed esprimendo il suo cordoglio alle famiglie delle vittime.
BERTOLASO - «La situazione è molto critica e molto seria - ha detto Bertolaso dopo avere sorvolato in elicottero le zone di Giampilieri e Scaletta Zanclea -. La zona è raggiungibile attraverso due vallate molto strette che sono completamente invase dal fango. Le strade si sono sbriciolate. Stiamo cercando di avere un quadro completo della situazione attraverso i sopralluoghi dall'alto degli elicotteri».
SINDACO - «È una situazione critica, la macchina dei soccorsi è in azione anche se è difficile raggiungere le zone colpite dal disastro. Giampilieri è isolata; le squadre possono raggiungerla solo a piedi. Alcune persone sono state soccorse via mare dalla Guardia costiera» ha detto il sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca. Il sindaco ha poi lanciato un appello: c'è bisogno di volontari, soprattutto medici e infermieri. «Siamo ancora isolati da Catania, i soccorsi sono venuti da Palermo e dalla Calabria - osserva Buzzanca -, ma sui posti dove l'emergenza è maggiore, come la zona sud della città, si arriva soltanto a piedi e il traffico è completamente paralizzato». Tanto che negli ospedali di Messina i feriti arrivano via mare. «I malati e i feriti delle zone periferiche li facciamo arrivare in un piccolo porticciolo e con mezzi navali sono trasportati nel porto di Messina e trasferiti negli ospedali» spiega Buzzanca.
VITTIME - Le sei vittime sono state trovate a Giampilieri e Scaletta Zanclea. Cinque sono state identificate: Pasquale Bruno, 40 anni, travolto e soffocato dal fango nella piazza di Giampilieri, e un pensionato di 70 anni, Francesco De Luca, annegato nello scantinato della sua casa in contrada Vallone. Un terzo cadavere è stato recuperato dentro un'auto travolta da un torrente in piena nei pressi di Scaletta Zanclea: è Roberto Carullo, sovrintendente della Polizia ferroviaria. La quarta e la quinta vittima sono un pensionato di ottant'anni, Martino Scibilia, e Salvatore Scionti, 64 anni, trovati nelle rispettive abitazioni a Scaletta. A Giampilieri, Scaletta e Santo Stefano Briga diverse case sono crollate e ci sono molti dispersi: le squadre di soccorritori stanno scavando nel fango, alto in alcuni punti più di un metro, come a Capo Scaletta. «La situazione è drammatica nel Messinese. Si scava anche con le mani senza pausa e senza fermarsi mai tra i detriti e il fango per cercare i dispersi con l'aiuto dei cani» dice il capo del Protezione civile regionale Salvatore Cocina. Parecchie centinaia gli uomini in campo tra Protezione civile, forze dell'ordine, 118, vigili del fuoco e volontari, mentre sono mobilitate squadre da Pisa specializzate nella ricerca dei dispersi. «C'è la massima mobilitazione e il massimo sforzo da tutta la regione e non solo» conclude Cocina.
TASK FORCE - In provincia di Messina è stata attivata una task force: le operazioni sono coordinate dal direttore generale della Protezione civile siciliana Salvatore Cocina, attraverso l'Unità di crisi istituita nella Prefettura di Messina. Le squadre dei vigili del fuoco, della Protezione civile e dell'esercito sono coadiuvate da due elicotteri, una della Marina militare e uno della Guardia costiera. Cinquanta persone - tra cui molti feriti - sono stati portati dalle zone costiere a Messina su un pattugliatore, mobilitato dalle Capitanerie di porto insieme a quattro motovedette per portare soccorso nelle località non raggiungibili via terra. In arrivo anche unità cinofile. I soccorritori hanno allestito due posti medici avanzati, con brande, coperte e generi di prima necessità: uno nella palestra di Gravitelli, a Messina, dove sono stati trasferiti 75 sfollati, il secondo a Roccalumera. Un altro presidio è stato istituito presso la Polstrada di Giardini Naxos. A Giampilieri la Protezione civile sta allestendo campi di accoglienza in alcune scuole con brandine e tende. Nel Policlinico di Messina sono ricoverate 15 persone, due sono rimaste ustionate per lo scoppio di una bombola di gas dovuto a una frana a Scaletta.
I RESIDENTI SUI TETTI - Centinaia di persone sono rimaste bloccate dentro le auto e molte altre, a decine, si sono arrampicate sui tetti delle case per sfuggire alla piena: i soccorritori cercano di raggiungerli in elicottero. Situazione particolarmente critica a Giampilieri, Scaletta Zanclea e Santo Stefano Briga. Allagamenti e case evacuate a Giardini Naxos: una trentina di famiglie ha trovato riparo nella caserma dei carabinieri. Sull'autostrada A18 Messina-Catania molti automobilisti sono rimasti bloccati e hanno passato la notte in auto, a causa delle frane: l'autostrada è chiusa da diverse ore in direzione Catania e viene consentito il transito solo ai mezzi di soccorso. La circolazione ferroviaria è sospesa da giovedì sera fra Messina e Santa Teresa Riva, sulla linea che collega Catania e Messina, spiega in una nota il gruppo Ferrovie dello Stato. La contemporanea chiusura dell'autostrada e della statale 114 non consente a Trenitalia di attivare il servizio di autobus sostitutivi per i treni regionali. Per i viaggiatori dei treni a lunga percorrenza il trasferimento viene effettuato con bus tra Catania e Termini Imerese (Palermo).
«SITUAZIONE PESANTE» - «La situazione è pesante - dice il vice capo del Dipartimento della Protezione civile Bernardo De Bernardinis -, in alcune zone sono caduti anche 220/230 millimetri di pioggia in tre-quattro ore». De Bernardinis ha sottolineato che fin dalla serata di giovedì, quando è stata intensificata l'allerta meteo emessa nel pomeriggio, il Dipartimento è rimasto in contatto con le prefetture di Messina, Catania e Palermo e nella notte un team di esperti del Dipartimento ha raggiunto il centro operativo in Prefettura a Messina, per coordinare l'invio dei soccorsi dalle altre zone della Sicilia e delle altre regioni. Da Calabria e Campania sono arrivate squadre di vigili del fuoco, dalla Toscana nove unità dell'Usar, il nucleo specializzato in ricerche, con due cani.
PALERMO E TRAPANI - Il maltempo ha colpito anche le province di Palermo e Trapani. Nel capoluogo i sommozzatori dei vigili del fuoco sono intervenuti per gli allagamenti nei sottopassi lungo la via Regione siciliana, l'asse che taglia la città e collega le autostrade Trapani-Palermo e Palermo-Messina. Un'impalcatura è crollata in piazza Santa Cecilia, molti automobilisti sono rimasti bloccati in via Oreto, in via Orsa Minore, in via Messina Marine, nelle borgate di Mondello e Partanna dove le strade sono diventate dei torrenti in piena. In via Ciaculli sono intervenuti i carabinieri per salvare un uomo in un'ambulanza rimasta in panne. Il nubifragio ha provocato anche il parziale allagamento del pronto soccorso dell'ospedale Buccheri La Ferla e di alcuni reparti dell'ospedale Civico. Nella borgata di Belmonte Chiavelli ci sono state delle frane e gli abitanti che erano rientrati nelle proprie abitazioni dopo le piogge dei giorni scorsi hanno nuovamente lasciato le case allagate. Giovedì pomeriggio è stata sospesa la circolazione dei treni sulla rotta Palermo-aeroporto Punta Raisi per l'allagamento dei binari tra le stazioni di San Lorenzo e Tommaso Natale, e sulla linea ferroviaria Palermo-Messina. Dalle 17.13 alle 17.46 e dalle 20.15 alle 20.30 sono stati sospesi i voli dell'aeroporto Falcone-Borsellino. Allagamenti e disagi anche a Trapani, Valderice e Mazara del Vallo.
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