terça-feira, 8 de dezembro de 2009

Scontro sulla Finanziaria, governo pronto alla fiducia


Tremonti

Roma, Corriere della Sera — L’ex finanziaria li­ght, ora lievitata a circa 9 miliar­di di euro, è stata approvata dal­la commissione Bilancio della Ca­mera. Dopo giorni di duello con l’opposizione e una nottata in bianco passata a cercare una im­possibile mediazione, il governo ha chiuso la partita. Soddisfatto il ministro dell’Economia Giulio Tremonti che, in una nota, so­stiene che «è stato fatto un buon lavoro» e ringrazia i «tanti che, tra maggioranza e opposizione, hanno lavorato così intensamen­te » . Domani il testo definitivo del maxiemendamento sbarca nel­l’aula di Montecitorio verso una probabile fiducia.


L’ha prospetta­ta il viceministro dell’Economia Giuseppe Vegas ricorrendo a una sottile ironia: «Se l’opposi­zione presenterà numerosi emendamenti è probabile, altri­menti non è detto». Per il Pd, Pier Paolo Baretta già annuncia la ripresentazione di «tutti gli emendamenti » . Da Praga il segretario del Pd Pier Luigi Bersani torna a boccia­re non solo l’impianto del prov­vedimento ma anche la scelta di non accogliere nulla di quanto presentato dall’opposizione. «Un cazzotto al ruolo del Parla­mento — afferma — che deve preoccupare tutti, in particolare il presidente della Camera Gian­franco Fini».

Ai microfoni del Tg1 Bersani ha poi accusato la maggioranza di «aver organizza­to in modo blindato un minias­salto alla diligenza, fatto di misu­re irrilevanti per la situazione che abbiamo davanti e lo ha fat­to con arroganza, chiudendoci la bocca » . Il riferimento a Fini si giustifi­ca anche con il fatto che nella mattinata di ieri, dopo un ennesi­mo stop nel corso della notte in commissione Bilancio senza giungere ad alcun voto, l’opposi­zione è andata a lamentarsi dal presidente della Camera. Ma Fi­ni, nonostante le sue recenti uscite sul ruolo del Parlamento, ha convenuto — secondo quan­to riportato da fonti della presi­denza — «che, al di là delle scel­te politiche che non sta al presi­dente della Camera commenta­re, il rispetto del regolamento è stato totale». Alla soddisfazione di Tremon­ti — che ha ricordato il lavoro fatto «su sanità, assistenza ai di­sabili, ammortizzatori sociali, ri­cerca e 5 per mille, libri di scuo­la, Banca del Mezzogiorno, nel ri­spetto dei vincoli di bilancio» — fanno eco le critiche del centrosi­nistra. A fine giornata l’agenzia Stan­dard & Poor’s ha confermato i ra­ting di lungo e breve termine per l’Italia, che sono rimasti ri­spettivamente a A+ e A-1+ con outlook (prospettive) stabile.

Roberto Bagnoli

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