quarta-feira, 6 de janeiro de 2010

La lingua è il fondamento dell'identità dei popoli





Il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Gianni Letta, ha inaugurato questa settimana scorsa a Bolzano il 79º Congresso Internazionale della Società Dante Alighieri

«La lingua è il fondamento dell'identità dei popoli, ma è anche lo strumento principe del dialogo e della convivenza tra i popoli. È per me una gioia doppia portare il caloroso saluto del Governo della Repubblica, perché, in qualità di Vicepresidente della "Dante" - ho assistito in questi anni di Presidenza dell'Ambasciatore Bruno Bottai a una vera e propria rinascita di questa nobile, straordinaria associazione, di questa antica e benemerita istituzione culturale. Credetemi, non sono molte le istituzioni che negli ultimi anni hanno saputo riprogettarsi, ripensarsi, darsi nuovi obiettivi con entusiasmo e perseguirli efficacemente, anche in situazioni di crescenti ristrettezze economiche».

Con queste parole Gianni Letta, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha inaugurato a Bolzano il 79º Congresso Internazionale della Società Dante Alighieri, in programma fino a domenica (27).

«Le nuove generazioni hanno la necessità vitale, per il lavoro, per la conoscenza del mondo, per il loro stesso benessere, di partire nel mondo del lavoro e della ricerca da un bagaglio linguistico più ampio e più forte di quello delle generazioni passate - ha proseguito il Sottosegretario Letta -. L'Unione Europea è la costruzione istituzionale più innovativa del secolo scorso, ma non potrà svilupparsi, corrispondendo alle stesse aspettative che ha diffuso, senza una base autentica di cittadinanza. Non basta l'unione dei mercati, della moneta, della legislazione economica: è necessario un intreccio nei destini dei singoli e delle comunità, e questo è possibile soltanto partendo dalla conoscenza delle lingue. E il cuore della cittadinanza futura è la scuola, un settore in cui la "Dante Alighieri" ha saputo surrogare con il volontariato a tante difficoltà del sistema pubblico, soprattutto all'estero.

Insegnare l'italiano ogni anno a 200 mila studenti in sedi sparse fino alla terra del Fuoco, a Nord in Svezia, Finlandia e Norvegia, a Est fino in Siberia e Cina, è un servizio eccezionale. La "Dante" ha fatto bene a puntare tutta la didattica sulla certificazione e a renderne sempre più rigorosa l'applicazione. La "Dante Alighieri" ha anche in corso di realizzazione una grande storia della lingua italiana, curata dal professor Luca Serianni e una grande lettura cinematografica della Divina Commedia da completare entro il 2011. Ha tutto il mio incoraggiamento. Sono queste le cose di cui l'Italia ha bisogno: di entusiasmo, di passione civile, di amore per la conoscenza, ma anche di fantasia e di modernità nella divulgazione della cultura».

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