sábado, 6 de fevereiro de 2010

Al Qaeda, nuovo ultimatum per Cicala


Entro il primo marzo una decisione sulla liberazione di alcuni prigionieri islamici in cambio dell'italiano

Il braccio maghrebino di al Qaeda ha fissato un nuovo ultimatum per il governo italiano, che dovrà rispondere entro l’1 marzo alle richieste dell’organizzazione terroristica per il rilascio di Sergio Cicala, preso in ostaggio assieme alla moglie originaria del Burkina Faso lo scorso 18 dicembre.

Al Qaeda nel Maghreb Islamico precisa di avere «chiesto la liberazione dei (suoi, ndr) prigionieri, i cui nomi sono stati dati al negoziatore italiano, in cambio della liberazione di Sergio Cicala».

Per la liberazione di Cicala l’organizzazione terroristica dà «25 giorni di tempo a partire dall’emissione del comunicato», pubblicato il 4 febbraio su internet, secondo il centro americano di sorveglianza dei siti islamici (SITE). Nel comunicato non si fa riferimento alla moglie dell'italiano, Philomène Pawelgba Kaboré, rapita con lui. Cicala e la moglie sono stati prelevati in Mauritania mentre in auto percorrevano la strada che unisce la città di Kobeny (a circa mille chilometri a sud-est della capitale Nouakchott) al vicino Mali.

Al Qaida Maghreb ha anche posto l'ultimatum per la liberazione di Pierre Camatte, il cittadino francese rapito a fine novembre in un albergo di Menaka, una città a nordest di Bamako, in Mali, in cambio di alcuni prigionieri. Per Camatte il termine è il 20 febbraio.

http://www.lastampa.it/

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