terça-feira, 2 de fevereiro de 2010

Premier a Gerusalemme "Sogno Israele nell'Ue"

Gerusalemme - Silvio Berlusconi ha un sogno: ''portare Israele tra i paesi dell'Ue''. E' la promessa che il premier ha fatto ieri al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, iniziando a Gerusalemme la sua visita di tre giorni nello Stato ebraico.

Con la firma di diversi accordi bilaterali che vanno dalla collaborazione culturale a quella scientifica, entra oggi nel vivo il mega-vertice bilaterale italo-israeliano in corso a Gerusalemme. Mentre il premier sta ancora limando il discorso che terra' domani alla Knesset, il parlamento israeliano, oggi le due delegazioni entreranno nel cuore dei problemi con una girandola di incontri bilaterali che i diversi ministri presenti a Gerusalemme avranno con i loro omologhi. Il presidente del Consiglio invece affrontera' tutti i temi piu' squisitamente politici - compreso il nodo iraniano - attraverso un nuovo incontro con il primo ministro Benjamin Neranyahu. Una riunione plenaria suggellera' poi l'amicizia italo-israeliana con la conferma che questo tipo di appuntamento avra' cadenza annuale e che il prossimo vertice si terra' in Italia in un luogo ancora da definire. Grande attenzione Berlusconi sta dedicando al discorso che pronuncera' domani alla Knesset, un onore che e' stato riservato fino ad oggi a pochissimi leader. Parallelamente lo staff del premier sta preparando anche l'incontro che domani chiudera' questa complessa visita in Medio Oriente: il colloquio con il presidente dell'Autorita' Nazionale Palestinese (Anp) Abu Mazen che e' in programma a Betlemme. Come e' ovvio, il rilancio del processo di pace israelo-palestinese e siro-israeliano rimane al centro di tutti i colloqui politici in corso in queste ore a Gerusalemme.

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