ROMA - È Roma la città italiana candidata alle Olimpiadi del 2020. Lo ha deciso a voto palese il Consiglio nazionale del Comitato olimpico riunito al Salone d'Onore del Coni: 9,2 contro i 5,3 di Venezia. Il parametro Cio è 6 e quindi la città veneta non ha raggiunto neanche il parametro minimo per concorrere.
LE MOTIVAZIONI - Spazi più ampi. Maggiore capacità ed esperienza organizzativa. Strutture già esistenti come il Villaggio Olimpico, oltre ad impianti già costruiti o in fase finale di costruzione. Più poli per le gare, oltre al Villaggio Olimpico. Maggiore ricettività alberghiera.
I PARAMETRI - La Commissione di valutazione del Coni ha attribuito a Roma 32,3 su 35 di punteggio, mentre Venezia ha sommato 20,1 su 35 (quindi una valutazione in decimi rispettivamente di 9,2 per la Capitale e 5,7 per la città lagunare). Per tanto sulla base dei criteri Cio, Venezia non raggiungerebbe il parametro 6 (calcolato in decimi) per superare la soglia gi… individuata dal Cio per Rio 2016.
«CANDIDATI PER VINCERE» - La riunione è stata aperta dalla relazione del presidente del Coni Gianni Petrucci che ha detto: «Noi candidiamo una città per vincere non per partecipare. Sappiamo che le altre città concorrenti saranno agguerrite, ma noi ci chiamiamo Italia». E ancora: «Due candidature: tutte due belle e tutte e due affascinanti, non una contro l'altra. Noi abbiamo agito alla luce del sole: nessuno ha fatto pressioni. Io non ho chiamato nessuno, si alzi qualcuno e dica: mi ha telefonato il presidente del Coni. Oggi votiamo con serenità la delibera che la giunta ha approvato all'unanimità».
LE TAPPE - Spiega ancora Petrucci: «Diverse città avevano espresso il desiderio di ospitare i Giochi olimpici, siamo arrivati alla determinazione di due città: Roma e Venezia. Abbiamo stabilito in diverse tappe le procedure che il Coni intendeva seguire. Oggi non ci si può stupire di questo iter. La giunta del 21 ottobre ha nominato un comitato ristretto composto dalle massime autorità del Paese», dice Petrucci sottolineando la qualità della Commissione di valutazione. «Ne fanno parte quelli che io chiamo i colossi dello sport mondiale: Mario Pescante, Franco Carraro, Manuela Di Centa, Francesco Ricci Bitti e Ottavio Cinquanta. A questi aggiungiamo il dottor Pagnozzi, segretario generale dei Comitati olimpici europei, e Luca Pancalli, presidente del Comitato paralimpico. Sono fiero che dalla commissione non siano usciti i punteggi dei giudizi», dice ancora. «Questa commissione è garanzia di competenza. Quello che oggi andiamo a proporre è quello che fa il Cio. Abbiamo due candidature belle e affascinanti, oggi possiamo decidere con serenità». Il Codacons ha presentato un ricorso al Tar contro le Olimpiadi. «Noi abbiamo tempo per intervenire sull'argomento», conclude Petrucci.
IL GOVERNATORE VENETO - «Prendiamo atto del voto del Coni, che riteniamo insoddisfacente sia nel merito che nel metodo»: è il commento del presidente della Regione Veneto Luca Zaia, dopo la sconfitta di Venezia. «Siamo assolutamente convinti - ha aggiunto - che la proposta di Venezia non sia stata tenuta nella giusta considerazione e che, invece, avrebbe potuto rappresentare una novità seria per la qualità che esprime. Siamo certi che Venezia, capitale universale della bellezza, sia il miglior ambasciatore di tutto il nostro Paese nel mondo». «Sia chiaro - ha detto ancora Zaia - che ora non escludiamo un intervento formale in altre sedi. Garantisco inoltre che da oggi spulcerò personalmente l'intera documentazione voce per voce, sviscerando numeri, conti e promesse che sono alla base di una scelta che ritenere sbagliata è un eufemismo». «Un nord penalizzato così fortemente - conclude Zaia - di certo non servirà alla causa che ci si vuole prefiggere».
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