segunda-feira, 13 de setembro de 2010

Super Mario, un quarto di secolo di salti

Compie 25 anni l'idraulico piccolo e tozzo protagonista dei videogames più venduti della storia.   Sono oltre 200 i titoli che lo hanno per protagonista. E oggi è anche in 3D

Super Mario Bros, il mitico idraulico dei videogiochi, compie 25 anni e si presenta in versione 3D (Ansa)

MILANO - Venticinque anni di avventure, tra salti sulle tartarughe e funghetti «allunga vita», per salvare dalla grinfie del cattivo Bowser l'amata principessa nell'agognato livello finale. Super Mario Bros., il videogioco più venduto della storia con oltre 40 milioni di copie vendute, veniva presentato al pubblico il 13 settembre 1985, esattamente venticinque anni fa. Una data che ha segnato l'inizio dell'esplosione a livello mondiale della mania per Mario, il protagonista di una tra le saghe più longeve della storia dei videogames.

LE ORIGINI - Mario, sotto il nome di Jumpman e nelle vesti di carpentiere, era già apparso all'interno un altro videogame, Donkey Kong, nel 1981. Poi la Nintendo decide di scommettere su di lui e di farlo diventare un eroe. Anche se quell' idraulico italo-americano di bassa statura, un po' panciuto e con il naso pronunciato, la fisionomia dell'eroe non la ricordava proprio. Il pubblico, però, lo adotta senza riserve e i record di vendite di Super Mario Bros, la cui colonna sonora è tutt'oggi una delle suonerie di cellulari più scaricate al mondo, ne rappresentano la consacrazione.


LA SCELTA DEL NOME - Tuta, berretto rosso e baffi: è con Super Mario Bros che la sagoma di Mario diventa una sorta di marchio della Nintendo, che non a caso lo farà diventare la sua mascotte. Eppure la leggenda vuole che il nome Mario sia stata il frutto di una casualità. Il proprietario degli uffici americani della Nintendo, Mario Segale, irruppe nel bel mezzo di una riunione in cui i responsabili del lancio negli States e il creatore del personaggio Shigeru Miyamoto stavano discutendo sul nome da dare il personaggio nella versione destinata al mercato statunitense. Dopo la sfuriata di Segale, che reclamava il pagamento dell'affitto, il team decise di battezzare il personaggio proprio con il suo nome.

IL LOOK E IL 3D - Il look di Mario, rimasto sostanzialmente inalterato nel corso degli anni, era dettato dalle limitazioni della grafica bidimensionale. Il cappello, ad esempio, era un modo per evitare di mostrare i capelli, difficilmente rappresentabili in maniera realistica con la grafica ad 8 bit. La stessa salopette era un artificio per evidenziare meglio i movimenti delle braccia. Mario è stato protagonista di oltre 200 videogiochi, è diventato a tre dimensioni e spopola ancora sulla Wii, oltre che sul web, dove diversi siti ripropongono i vecchi livelli in versione flash. E alcuni sviluppatori hanno dato vita a una versione infinita, la cui difficoltà si adatta automaticamente alla capacità del giocatore. Segno che il mito dell'idraulico dal cappello rosso, iniziato venticinque anni fa, è davvero senza tempo.

Elvira Pollina
http://www.corriere.it/

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