quinta-feira, 4 de novembro de 2010

A Sanremo 'Bella Ciao' e 'Giovinezza'

Roma - Elisabetta Malvagna -  "Una mattina mi son svegliato/ O bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao/ Una mattina mi son svegliato/ E ho trovato l'invasor...": tra una canzonetta e l'altra, quest'anno all'Ariston potremmo sentire anche le note dell'inno della Resistenza. Almeno così si augura Gianni Morandi. Il Festival di Sanremo apre infatti le porte alle celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italià con una serata dedicata alle canzoni che ripercorrono la storia nazionale. Ma dal Palazzo le critiche non tardano ad arrivare. "Vorrei che si cantasse Bella Ciao - confessa Morandi presentando il regolamento dell'edizione 2011 - Sono certo che molti vorranno cantare questa canzone che nasce come inno delle mondine e che poi ha acquistato un altro senso".

 
Il direttore artistico Gianmarco Mazzi commenta: "Non dobbiamo avere paura delle canzoni". Cita Viva l'Italia di De Gregori e L'Italiano di Toto Cutugno. Poi ai brani candidabili aggiunge anche Giovinezza, "passata alla storia come inno del ventennio, ma che nacque come canzone della 'goliardia' toscana nei primi del '900. Sono molte le curiosita' non conosciute legate a questi brani e noi le racconteremo. Vogliamo costruire una serata intensa, culturale e di forte personalità artistica". "Mi viene in mente anche Va' pensiero. Un festival di Sanremo che celebra le canzoni dei 150 anni deve ripercorrere la storia intera, senza censure e senza cesure", interviene il direttore di Raiuno Mauro Mazza, chiarendo che l'annuncio dato da Morandi e Mazzi "é stato ovviamente pianificato con la direzione di Raiuno". "E' evidente - aggiunge - che una manifestazione importante che intende celebrare i 150 anni della storia italiana attraverso la musica e le canzoni che ne hanno segnato le diverse stagioni deve scegliere i brani più significativi delle diverse epoche, le più felici come le più tristi". "Giovinezza ricorda un periodo buio della storia di questo Paese", osserva però Giuseppe Leoni della Lega Nord. "Non entriamo nel merito di Bella Ciao, ma con il motivo del ventennio si giustifica un momento che agli italiani ha dato solo sofferenze e sangue. Se lo potevano risparmiare 'Giovinezza'! Si canti piuttosto il 'Va Pensiero', trasmette emozione e commozione".

L'accostamento di Giovinezza e Bella Ciao non piace a Giovanna Melandri e a Vinicio Peluffo del Pd, che auspicano che "la direzione artistica riveda questa scelta davvero infelice", definendola "uno spregevole tentativo di strisciante revisionismo". Il segretario del Prc/Federazione della sinistra Paolo Ferrero parla di "idea aberrante. E' un insulto a chi è morto per liberare il nostro paese dalla barbarie nazifascista", mentre Nicola Tranfaglia, storico e responsabile del dipartimento Cultura dell'Idv, è convinto che si tratti di "un ritorno alla retorica fascista che gli italiani speravano di aver archiviato con la lotta di liberazione più di 70 anni fa". "E' una vergogna colossale - incalza Flavio Arzarello, segretario nazionale della Fgci. - Anche quest'anno Sanremo sarà in piena linea con la Rai di questi tempi da fine impero". L'unico a vedere con favore la proposta è il ministro della Difesa Ignazio La Russa: "Bella ciao era la canzone delle mondine e Giovinezza quella dei goliardi. Non credo ci sia un problema di equiparazioni storiche, ma dico che è anche il momento di farla finita con le code di paglia e guardare alla realtà, e cioé che erano entrambe canzoni cantate da milioni di italiani". Mentre i politici si accapigliano, in realtà è ancora tutto da decidere. La serata e la scaletta dei brani saranno costruite insieme agli artisti. Non solo. "Stiamo valutando la possibilità - svela Mazzi - di far scegliere le canzoni al pubblico tramite il sito Rai".

http://www.ansa.it/

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