I migranti arrivati a Lampedusa
La linea italiana sugli immigrati non piace alla Ue, che al momento non vede le condizioni per condividere l'appello alla solidarietà del ministro dell'Interno Roberto Maroni, che oggi si è recato a Lussemburgo per chiedere ai partner europei, davanti al Consiglio Affari interni e di giustizia dell'Ue, di farsi carico di una quota dei migranti sbarcati negli ultimi mesi a Lampedusa dal Nord Africa.
La bocciatura europea della linea italiana arriva già all'inizio della riunione: la commissaria Ue agli Affari interni, Cecilia Malmstrom, spiega che «non si può far scattare la procedura della direttiva 55/2001» sulla protezione temporanea degli sfollati da situazioni di conflitto o violazione massiccia dei diritti umani perché «non c'è un flusso abbastanza rilevante di rifugiati (dalla Libia, ndr) per poterlo fare». Fermo sulle posizioni espresse sin dall'inizio dell'emergenze il ministro degli interni francese, Claude Guéant, che ha garantito che la Francia rimanderà in Italia tutti gli immigrati tunisini «non in regola», entrati nel paese in violazione delle regole dello spazio Schengen.
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