Pipistrelli in giardino o sul terrazzo per difendersi in maniera «green» dagli assalti degli insetti. Tornano le bat-box domestiche. Ogni volatile ne stermina duemila ogni notte
Pipistrelli in giardino o sul terrazzo per difendersi in maniera «green» dagli assalti degli insetti.
MILANO - Duemila zanzare sterminate in una notte. Ma il bello è che questo insetticida lo ha inventato Madre Natura. I killer «ecologici» delle zanzare non sono prodotti chimici o zampironi, bensì i pipistrelli, piccoli mammiferi che in Italia sono a rischio di estinzione per colpa dell'inquinamento, dell'uso dei pesticidi e della scomparsa, nelle città, dei luoghi in cui amano nascondersi, come fessure e sottotetti. E allora per cercare di salvarli è nato un progetto che chiede, a chi può, di dar loro una casa. Come? Con una “bat box”, una casetta di legno, da appendere sul muro di un edificio o su un albero. Un luogo dove i pipistrelli andranno a riposare nelle ore diurne. L'idea, lanciata dagli zoologi del Museo di Storia Naturale di Firenze nel 2006, quest'anno riparte grazie a una partnership con Coop Italia, che mette in vendita le bat box nei suoi ipermercati e con Walt Disney, che ha realizzato un fumetto in cui Paperino incontra un nuovo amico: “Kiro”.
LE BAT BOX – Le prime casette per i pipistrelli sono state installate nel 2006 in provincia di Firenze. «Il progetto è nato quasi per scherzo – ricorda Paolo Agnelli del Museo di Storia Naturale del capoluogo toscano –. Ma oggi grazie a queste casette ci sono migliaia di persone in tutta Italia che partecipano attivamente alla conservazione dei pipistrelli e ci aiutano a recuperare dati su di loro». Nel 2010 sono state vendute 25 mila bat box nei punti vendita Coop, che le mettono a disposizione al prezzo di 22 euro. Sono invece 1.325 le famiglie che oggi collaborano con l'università di Firenze, controllando la presenza dei pipistrelli nella loro casetta e mandando i dati di questo monitoraggio agli zoologi. «Non si può fare conservazione se non c'è partecipazione delle persone, soprattutto nel caso dei pipistrelli» sottolinea Agnelli. I chirotteri sono stati a lungo considerati animali aggressivi, senza contare la letteratura che in molti casi li descrive come simboli del male, portatori di sventura, bevitori di sangue, eccetera. «La gente ne ha paura e li scaccia per questi pregiudizi» spiegano gli zoologi.
ANCHE FAI DA TE - In Italia esistono 35 specie di chirotteri e purtroppo anche a livello europeo sono tra i mammiferi più minacciati. Chi è amante del bricolage può anche provare a costruirsi da solo la propria bat box, seguendo le indicazioni sul sito del Museo, ma è importante la scelta dei materiali: quelli particolarmente odorosi o tossici li allontanerebbero invece di richiamarli. Le bat box in vendita sono il modello più adatto per gli ambienti urbani e sono disegnate in modo da non attirare altri animali, ad esempio i calabroni. Inoltre, sono prodotte con legno certificato e proveniente da foreste gestite in modo corretto. «Vanno appese su un albero o sotto il tetto a circa 4 o 5 metri di altezza, perché i chirotteri sono animali selvatici e temono l'uomo. La presenza degli animali va controllata solo una volta al mese, illuminando l'interno da sotto con una torcia» spiega Agnelli.
UN «KILLER» PER AMICO – Di giorno le zanzare vengono cacciate dalle rondini, dai balestrucci, dai rospi. Di notte, dai pipistrelli. Un chirottero medio di 20 grammi può predare in una sola notte da 50 grossi insetti a 10 mila moscerini. Duemila, invece, il numero di zanzare che potrebbe mangiare. “In 52 milioni di anni di evoluzione i pipistrelli hanno sviluppato capacità spettacolari nella cattura degli insetti. Usare gli insetticidi non risolve il problema, perché di fatto si inquina. I pesticidi contro le zanzare finiscono per avvelenare anche altri animali. Le zanzare vanno combattute allo stadio larvale – spiega Agnelli - E' fondamentale proteggerli perché non sono solo insettici naturali, ma anche bioindicatori di qualità ambientale. Quando vedremo sparire loro e le rondini dovremo seriamente preoccuparci».
AUSTIN, LA “BAT CITY” – In Italia fanno paura. Invece nella città di Austin, in Texas, nelle fessure di un ponte, il Congress Avenue Bridge, si è stabilita una colonia che oggi conta 1 milione e mezzo di esemplari. Si tratta di una specie messicana di pipistrelli, la “Tadarida Brasilensis”. Nelle notti d'estate migliaia di persone ogni sera si radunano attorno al ponte per ammirarne il volo. La colonia ha cominciato a formarsi negli anni '80 e ha richiamato nuove presenze. La maggior parte degli esemplari è femmina e ogni anno ognuna dà vita a a un solo cucciolo. Secondo una ricerca fatta dai naturalisti locali, grazie alla presenza della colonia gli agricoltori locali non devono fare i conti con i danni alle colture provocati dagli insetti. Il risparmio sulla spesa per i pesticidi è di circa 103 mila dollari l'anno. L'introito per la presenza di circa 100 mila turisti, invece, supera annualmente i 10 milioni di dollari.
http://www.corriere.it/
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