quinta-feira, 4 de agosto de 2011

Berlusconi in aula: "Il Paese è solido ho 3 aziende, sono anch'io in trincea"

Quando Berlusconi, verso la fine del suo discorso alla Camera, sospira che «nessuno nega la crisi» dopo aver usato fin lì toni ottimistici, parte qualche fischio dalle opposizioni. Scatta inviperito il premier nell’unico fuori copione che regala a Montecitorio: «State ascoltando un imprenditore che ha tre aziende in Borsa e che quindi è nella trincea finanziaria, consapevole ogni giorno di quel che accade sui mercati».

L’unico picco di vivacità in un discorso letto in poco più di mezz’ora, iniziato prudentemente pochi minuti dopo la chiusura dei mercati e punteggiato da pochi applausi e pochi fischi. Il sistema politico «è solido», le banche «liquide e solvibili», le famiglie hanno un «basso indebitamento», insomma, garantisce il premier prima alla Camera e poi al Senato, aule quasi piene e banco del governo affollatissimo, «il Paese è economicamente e finanziariamente solido, nei momenti difficili sa essere coeso e sa affrontare le difficoltà». Per affrontarle chiede la coesione nazionale evocata dal capo dello Stato, «un monito saggio che faccio mio»: collaborazione delle opposizioni - «oggi più che mai dobbiamo agire tutti insieme» - e intesa su quattro punti con le parti sociali (che incontrerà stamani). Delude invece chi gli chiede un passo indietro: «Abbiamo la maggioranza parlamentare, governeremo» fino al 2013, «la stabilità è l’arma vincente contro la speculazione».
Mais


www.lastampa.it

Nenhum comentário: