sexta-feira, 23 de setembro de 2011

Nati 50 piccoli di tartarughe


Nascita tartarughe ad Agrigento

Al via a Giallonardo, in provincia di Agrigento, le prime delle numerose schiuse attese a settembre: ben 9 i nidi di tartarughe marine segnalati e monitorati dal Wwf grazie al progetto 2011 “Segui le tracce” e grazie all’aiuto di decine di volontari che giorno e notte vegliano i nidi. In un video girato dai volontari del Panda con videocamera a infrarossi è stato ripreso un piccolo di tartaruga che corre verso il mare. Uno spettacolo straordinario ed emozionante che ha visto venire alla luce un totale di 50 piccoli.

Con la schiusa del 24 agosto a Taranto hanno fatto capolino le prime tartarughine. Ora e' Agrigento che prosegue la ricca serie di schiuse previste fino a tutto settembre e oltre. Un avvio per le “nascite settembrine” che parte proprio dalla Sicilia, regione record di ritrovamenti. Cresce intanto l’attesa per il nido di Palermo, che rappresenta un caso particolare per il fatto di trovarsi su una spiaggia vicina al centro cittadino. È stata un’estate fortunata per il Network tartarughe marine del Wwf Italia.

Grazie alla segnalazione e alla collaborazione di turisti e volontari, gli attivisti del Panda hanno sorvegliato – e tuttora sorvegliano - i nidi per garantire che il periodo di incubazione vada a buon fine e che centinaia di piccoli di tartaruga raggiungano il mare senza pericoli. Il ritrovamento di 9 nidi nella stessa estate dimostra il successo della campagna “Segui le tracce”, lanciata dal Wwf all’inizio dell’estate per invitare tutti i frequentatori delle spiagge a individuare e segnalare la presenza dei nidi di tartarughe marine ai volontari del Wwf sul posto.

“E’ stata per noi un’estate di grande soddisfazione, sia perche' il numero di nidi individuati rappresenta un vero record per quelle zone, sia perche' questo straordinario risultato dimostra che alla gente e' arrivato il messaggio che il Wwf ha diffuso con la campagna “Segui le tracce”: l’importanza di segnalare questi preziosi eventi, dall’individuazione delle tracce che testimoniano la presenza di un nido al ritrovamento del nido stesso. In particolare quest’anno abbiamo visto il coinvolgimento delle persone che vivono e utilizzano le coste e la pronta attivazione delle istituzioni come la Guardia Costiera”, afferma Paolo Casale, Responsabile del Progetto Tartarughe del Wwf Italia

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