segunda-feira, 1 de outubro de 2012

A Pavia, la mostra di Renoir e le passeggiate tra i tesori medievali

: interno delle Scuderie del castello visconteo dove fino al 16 dicembre ospitata la mostra Renoir, la vie en peinture 
: interno delle Scuderie del castello visconteo dove fino al 16 dicembre ospitata la mostra Renoir, la vie en peinture
 
(di Ida Bini) - In queste prime settimane d’autunno la Lombardia ospita due grandi maestri della pittura mondiale: a Palazzo Reale di Milano fino al 6 gennaio si possono ammirare 200 opere di Pablo Picasso provenienti dal Musée National Picasso di Parigi, chiuso per restauro, mentre a Pavia, ad appena 35 chilometri dal capoluogo, fino al 16 dicembre alle Scuderie del castello visconteo  si visitano dipinti, disegni e pastelli del grande impressionista francese Pierre-Auguste Renoir. La mostra di Pavia, Renoir, la vie en peinture, è un’ottima occasione per immergersi nel lavoro di un grande, prolifico maestro del secolo scorso – con alcuni dipinti mai visti finora in Italia - ma anche per scoprire i tantissimi tesori medievali che la deliziosa città padana racchiude gelosamente nel suo piccolo centro storico. Pavia è una città aristocratica, romantica, da girare a piedi lungo le stradine strette e acciottolate del centro, fermandosi alle tante botteghe, alle enoteche e alle pasticcerie (Vigoni e Medagliani sono gli indirizzi storici) più rinomate

. In poche centinaia di metri si scoprono eleganti e ordinate piazzette che ospitano atelier e storiche librerie, chiese romaniche e palazzi antichi che con le facciate di mattoni rossi colorano il cuore della città. L’eredità architettonica delle grandi, storiche dinastie - i Visconti prima e gli Sforza poi - è davvero importante: la Cittadella, il castello, la Certosa e l’Università con i portici sono monumenti di grande valore che in passato attirarono l’attenzione dei più grandi artisti e intellettuali, e oggi di visitatori curiosi di scoprire la colta cittadina sul Ticino. Commissionato da Galeazzo Visconti alla fine del XIV secolo, il principesco castello di Pavia, di stampo militare ma ingentilito da numerosi elementi architettonici gotico-lombardi, era destinato a ospitare le famiglie più illustri di Milano e oggi è sede dei musei civici e della Pinacoteca Malaspina per esposizioni e convegni (oltre a Renoir nelle Scuderie il programma è davvero ricco di eventi).

Il castello, punto di partenza per passeggiate in città, si trova vicino alla basilica medievale di San Pietro in Ciel, fondata nel VII secolo ma rifatta nel 1100, che racchiude l’Arca gotica con le spoglie di Sant’Agostino, un altro gioiello da visitare. Le chiese a Pavia sono tante, tutte testimoni di un passato ricco e prestigioso: da San Teodoro a San Giovanni Domnarum, dove si ascoltano la messa in latino e i canti gregoriani, e a San Michele Maggiore, capolavoro del romanico longobardo dove venne incoronato Ludovico Barbarossa; una visita attenta lo meritano il Duomo, costruito nel 400 da Bramante, e la trecentesca Certosa, poco fuori dalla città, in direzione nord. E’ un monumento bellissimo la Certosa, voluta dai Visconti con una facciata-gioiello che ospita statue e bassorilievi di grande pregio; all’interno ci sono sculture e tele di alcuni dei maggiori artisti italiani, dal Perugino al Bergognone.

Tornando in città, non prima di aver fatto una sosta alla locanda Vecchia Posta al Mulino e al romantico Cassinino, ristoranti che seguono la tradizione gastronomica padana, si può passeggiare fino al fiume e attraversare il celebre ponte coperto sul Ticino, simbolo della città, rifatto dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale, ma ispirato a un’opera trecentesca. Il legame della città con il fiume è strettissimo: anticamente Pavia si chiamava Ticinum a dimostrazione di quanto fosse essenziale il corso del fiume, seppure tortuoso e fitto di anse e isolotti nei pressi dell’abitato. Tutt’intorno il corso del Ticino fino alla confluenza del grande Po, a sudest di Pavia, si aprono colline stracolme di vigneti di ottimo vino dell’Oltrepò e di borghi placidi dove fermarsi ad assaporare le prelibatezze gastronomiche locali e a godere della tranquillità del posto. Si distendono anche ampie e generose pianure, terre di risaie, castelli e chiese, teatro di grandi avvenimenti storici, attraversate da percorsi – da fare anche in bicicletta - che collegano la città all’area in cui il Ticino confluisce con il Po: è una zona ricca di vegetazione tra querce e salici, cascine e chiesette, che tocca la riva sinistra del grande fiume e quella destra del Ticino. Proprio qui sorge il castello di Belgioioso, importante fortezza medievale che nel 1700 si trasformò in residenza estiva della nobile famiglia dei Belgioioso, dove vi trascorse qualche stagione anche il poeta Giuseppe Parini. Tra il castello e il Po, infine, merita una visita la quattrocentesca chiesa di San Giacomo della Cerreta, che ospita preziosi affreschi e tavole pittoriche.

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