segunda-feira, 14 de janeiro de 2013

Marsiglia capitale cultura 2013, la festa e' iniziata

Marsiglia: il lungomare 
 Marsiglia: il lungomare
 
(di Luana De Micco) Marsiglia Capitale Europea della Cultura 2013 è cosa fatta. La città francese sul Mediterraneo ha inaugurato il suo anno culturale regalando ai suoi abitanti una grande festa popolare ed i marsigliesi hanno risposto presente. Poco importa se la città che per un giorno doveva diventare il centro della Francia ha dovuto rinunciare in parte ai riflettori. L'attualità ha deciso altrimenti: con la Francia impegnata in poche ore su due fronti in Africa, l'inaugurazione della rassegna si è svolta senza Francois Hollande. Il presidente, ha annullato il viaggio all'ultimo momento. Se un po' di delusione c'é stata, il momento era troppo importante, atteso e preparato da troppo tempo perché la città lo lasciasse scappare. Marsiglia dalla cattiva reputazione ha dato il via alla sua rivoluzione passando per la cultura. Una rivoluzione che è innanzi tutto urbana. Per questo la città ha investito più di 650 milioni di euro e avviato più di una ventina di cantieri. Nuovi edifici dalle linee moderne sono spuntati all'orizzonte. Nuovi musei sono nati, altri, spesso in stato di semi abbandono, sono ristrutturati. Le gru svettano ancora un po' ovunque, ma la città ed il suo porto hanno già cambiato volto. Il MuCem, Museo delle culture dell'Europa e del Mediterraneo, un progetto durato dieci anni, è finalmente pronto. Da giugno, il superbo scrigno pensato dall'architetto Rudy Ricciotti, accoglierà le collezioni del museo parigino delle Arti e tradizioni culturali. Lo stesso mese aprirà anche la vicina Villa Mediterranee pensata dall'italiano Stefano Boeri, ed allora si potrà raggiungere il forte Saint Jean ed il quartiere popolare del Panier via un sistema di scenografiche passerelle. Per tutto il 2013 circa 900 eventi saranno organizzati, di cui almeno una quarantina di rilievo internazionale, come la mostra fotografica di Koudelka (inaugurata ieri alla Vieille Charité) e la prima retrospettiva su Le Corbusier a fine anno. Questo per l'aspetto ufficiale. Ma per i marsigliesi il momento forte della festa è stato un altro. La città e stata consegnata alla gente. Circa 400 mila persone (molte di più di quante ne erano attese) hanno invaso nei giornbi scorsi le strade, le piazze, si sono raccolte sul lungomare riscoperto senza il solito traffico di automobili. Alle 19 in punto la festa è iniziata. Getti d'acqua e di luce hanno animato il porto, fuochi d'artificio hanno illuminato il forte Saint Jean e la basilica di Notre Dame de la Garde, veri simboli della città. Ogni quartiere, anche il più periferico, si è animato e ha avuto diritto al suo spettacolo. Una parata di carri di luce ha attraversato per ore la città partendo dai quartieri nord per finire in tarda serata sul porto. Sembrava una serata d'estate. Nessuna grande cerimonia, nessuna grandeur, tanto buon umore, ma Marsiglia non è Parigi, e questa festa era prima di tutto organizzata dai marsigliesi per i marsigliesi, sorpresi loro stessi di essere così numerosi. 

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