(di Luana De
Micco) Marsiglia Capitale Europea della Cultura 2013 è cosa fatta. La
città francese sul Mediterraneo ha inaugurato il suo anno culturale
regalando ai suoi abitanti una grande festa popolare ed i marsigliesi
hanno risposto presente. Poco importa se la città che per un giorno
doveva diventare il centro della Francia ha dovuto rinunciare in parte
ai riflettori. L'attualità ha deciso altrimenti: con la Francia
impegnata in poche ore su due fronti in Africa, l'inaugurazione della
rassegna si è svolta senza Francois Hollande. Il presidente, ha
annullato il viaggio all'ultimo momento. Se un po' di delusione c'é
stata, il momento era troppo importante, atteso e preparato da troppo
tempo perché la città lo lasciasse scappare. Marsiglia dalla cattiva
reputazione ha dato il via alla sua rivoluzione passando per la cultura.
Una rivoluzione che è innanzi tutto urbana. Per questo la città ha
investito più di 650 milioni di euro e avviato più di una ventina di
cantieri. Nuovi edifici dalle linee moderne sono spuntati all'orizzonte.
Nuovi musei sono nati, altri, spesso in stato di semi abbandono, sono
ristrutturati. Le gru svettano ancora un po' ovunque, ma la città ed il
suo porto hanno già cambiato volto. Il MuCem, Museo delle culture
dell'Europa e del Mediterraneo, un progetto durato dieci anni, è
finalmente pronto. Da giugno, il superbo scrigno pensato dall'architetto
Rudy Ricciotti, accoglierà le collezioni del museo parigino delle Arti e
tradizioni culturali. Lo stesso mese aprirà anche la vicina Villa
Mediterranee pensata dall'italiano Stefano Boeri, ed allora si potrà
raggiungere il forte Saint Jean ed il quartiere popolare del Panier via
un sistema di scenografiche passerelle. Per tutto il 2013 circa 900
eventi saranno organizzati, di cui almeno una quarantina di rilievo
internazionale, come la mostra fotografica di Koudelka (inaugurata ieri
alla Vieille Charité) e la prima retrospettiva su Le Corbusier a fine
anno. Questo per l'aspetto ufficiale. Ma per i marsigliesi il momento
forte della festa è stato un altro. La città e stata consegnata alla
gente. Circa 400 mila persone (molte di più di quante ne erano attese)
hanno invaso nei giornbi scorsi le strade, le piazze, si sono raccolte
sul lungomare riscoperto senza il solito traffico di automobili. Alle 19
in punto la festa è iniziata. Getti d'acqua e di luce hanno animato il
porto, fuochi d'artificio hanno illuminato il forte Saint Jean e la
basilica di Notre Dame de la Garde, veri simboli della città. Ogni
quartiere, anche il più periferico, si è animato e ha avuto diritto al
suo spettacolo. Una parata di carri di luce ha attraversato per ore la
città partendo dai quartieri nord per finire in tarda serata sul porto.
Sembrava una serata d'estate. Nessuna grande cerimonia, nessuna
grandeur, tanto buon umore, ma Marsiglia non è Parigi, e questa festa
era prima di tutto organizzata dai marsigliesi per i marsigliesi,
sorpresi loro stessi di essere così numerosi.
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