Non tutti sanno che degli oltre 40 siti Unesco che l’Italia può
vantare come patrimonio mon Rovigo
e Delta del Po, in quella zona proprio per questo motivo ribattezzata
Quadrilatero dell’Unesco. Un vero e proprio scrigno di tesori
architettonici, culturali e naturali riconosciuti a livello mondiale
come Patrimoni dell’Umanità, che disegnano un percorso inedito in una
parte di Italia meno nota ma piena di fascino, in gradiale, un’altissima quantità si concentra fra
le province di Modena, Ferrara, Reggio Emilia, Bologna, Mantova,do di riservare al
viaggiatore un’esperienza che unisce arte e natura, cultura e sapori di
un tempo, nella calda accoglienza di un popolo sempre pronto a regalare
un sorriso.
Le due località lombarde Mantova e Sabbioneta sono due ottimi punti
di partenza per un viaggio da intenditori. Entrambe Città dell'Unesco,
offrono una testimonianza eccezionale delle realizzazioni urbane,
architettoniche e artistiche del Rinascimento, collegate tra loro
attraverso le idee e le ambizioni della famiglia regnante dei Gonzaga. A
misura di pedone e di ciclista, Mantova offre numerosi percorsi
ciclabili primo fra tutti quello che costeggia la sponda inferiore dei
laghi e che unisce Borgo Angeli a Porto Catena collegandosi, all'altezza
del Ponte dei Mulini, all’altra pista che giunge sino al lago di Garda.
Città antichissima, che affonda le sue origini nell’età etrusca,
Mantova raggiunse il suo splendore in età comunale - grazie al
ritrovamento nel IX secolo della reliquia del sangue di Cristo ancora
conservata nella basilica di S. Andrea - e soprattutto durante la lunga
dominazione della signoria dei Gonzaga (1328-1707). Le bellezze
architettoniche che si possono ammirare sono dietro ogni angolo: dal
Palazzo Bonacolsi al Palazzo del Podestà, dal Palazzo della Ragione alle
chiese di San Lorenzo (la “Rotonda”) e del Gradaro, passando per il
Castello di San Giorgio, la Domus Nova (di Luca Fancelli) e la basilica
palatina di Santa Barbara (di G. B. Bertani).
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