quinta-feira, 11 de julho de 2013

Nuovo attacco Nature,Italia blocchi sperimentazione Stamina

MINISTERO SALUTE PRONTO PER SPERIMENTARE STAMINA 
 MINISTERO SALUTE PRONTO PER SPERIMENTARE STAMINA
 
Nuovo attacco della rivista scientifica Nature al metodo Stamina che utilizza cellule staminali mesenchimali: La sperimentazione del metodo ''dovrebbe essere bloccata. Ci sono molte ragioni per le quali la sperimentazione dovrebbe essere fermata", sostiene un editoriale della rivista internazionale, nel quale si rileva inoltre che "le autorità italiane non dovrebbero andare avanti nel sostenere test clinici costosi di una terapia cellulare non provata e che non ha solide basi scientifiche''.

La sperimentazione, sostiene Nature, ''non dovrebbe essere fatta". Sarebbe infatti "assurdo" proseguire lungo la strada della sperimentazione "considerando l'incertezza delle basi scientifiche del metodo".

Intanto a Roma, sotto il ministero della Salute, e a Brescia, all'esterno degli Spedali Civili, si sono tenute manifestazioni e sit-in promossi da associazioni di malati e loro familiari a sostegno del metodo Stamina e della ''liberta' di cura''.

Il ministero della Salute ha confermato l'avvio della sperimentazione, sulla base di regole scientificamente validate: "Vogliamo rassicurare le famiglie - ha sottolineato il dicastero - che tutte le procedure sono state avviate secondo le norme nei tempi previsti e che la sperimentazione partirà il più presto possibile dopo che il professor Vannoni avrà consegnato il suo metodo di preparazione delle cellule al Comitato scientifico, così come previsto dalla legge, e dopo che il Comitato scientifico avrà indicato quali patologie dovranno essere incluse, secondo quali protocolli e in quali centri". Il ministero ''e tutte le altre istituzioni coinvolte auspicano che questa sperimentazione dimostri che il metodo Stamina è efficace e sicuro. Ciò tuttavia potrà essere appurato - precisa il dicastero - solo raccogliendo e verificando le evidenze secondo le regole e i metodi stabiliti e condivisi dalla comunità scientifica internazionale".



www.ansa.it

Nenhum comentário: