Roma - Una review di studi scientifici
condotta da cinque ricercatori italiani, pubblicata a luglio
2013 su Food and Chemical Toxicology, ha riconfermato la
sicurezza dell'aspartame. La pubblicazione ha esaminato gli
studi pubblicati negli ultimi 22 anni sul consumo di
dolcificanti a basso contenuto calorico, principalmente
l'aspartame, concludendo che non "è causa di problemi di salute
come cancro, malattie cardiovascolari o parti prematuri".
In particolare, precisano gli studiosi italiani, tra i quali la tossicologa Marina Marinovich e l'epidemiologo Carlo La Vecchia, non è stata osservata alcuna associazione tra aspartame e il cancro al cervello, neoplasie ematopoietiche (come il linfoma di Hodgkin), il cancro al seno, il cancro al pancreas, le malattie cardiache, i parti prematuri. "Con riferimento ai dati epidemiologici - si legge nelle conclusioni - le evidenze sui dolcificanti a basso contenuto calorico, in particolare aspartame, non supportano l'esistenza di una associazione costante con neoplasie ematopoietiche, cancro al cervello, all'apparato digerente, al seno, alla prostata e diverse altre neoplasie. Allo stesso modo, i dolcificanti a basso contenuto calorico, non sono collegati a eventi vascolari e parti prematuri".
In particolare, precisano gli studiosi italiani, tra i quali la tossicologa Marina Marinovich e l'epidemiologo Carlo La Vecchia, non è stata osservata alcuna associazione tra aspartame e il cancro al cervello, neoplasie ematopoietiche (come il linfoma di Hodgkin), il cancro al seno, il cancro al pancreas, le malattie cardiache, i parti prematuri. "Con riferimento ai dati epidemiologici - si legge nelle conclusioni - le evidenze sui dolcificanti a basso contenuto calorico, in particolare aspartame, non supportano l'esistenza di una associazione costante con neoplasie ematopoietiche, cancro al cervello, all'apparato digerente, al seno, alla prostata e diverse altre neoplasie. Allo stesso modo, i dolcificanti a basso contenuto calorico, non sono collegati a eventi vascolari e parti prematuri".
www.ansa.it/salute
imagem arquivo Google
Nenhum comentário:
Postar um comentário