sexta-feira, 18 de outubro de 2013

V, un mondo di vegani

World Vegan Day
(di Alessandra Rotili)
   (ANSA) - Angoli ‘green’ nei supermercati, festival a tema, cene a domicilio e perfino una notte dedicata. Per molti la parola è ancora un nonsense, eppure la consapevolezza etica a tavola e dintorni è diventata un fenomeno: quello declinato con la ‘v’ di vegan, una scelta alimentare ma soprattutto uno stile di vita che esclude dai piatti non solo carne e pesce come fanno i vegetariani, ma anche uova, latte e derivati. E non c’è dietro esclusivamente l’amore per gli animali a sostenere la svolta radicale, perché per tanti quella veggie è una strada salutista che fa vivere meglio e guarda con maggiore rispetto alla vita del pianeta. E così i numeri sono in netta crescita: i dati Eurispes del 2013 parlano di 3.720.000 vegetariani in Italia, il 6% della popolazione di cui l’1,1% vegano: e se si pensa che appena un anno fa non si arrivava nemmeno a uno si può dire che il fenomeno è in decisa espansione. Tanto da far gridare alla moda, che però non piace a chi questa scelta l’ha abbracciata da tempo.

   I 600mila vegani sparsi in Italia – l’identikit parla di giovani tra 25 e 34 anni – di sicuro ora hanno maggiori opportunità, e nonostante le ancora molte diffidenze, la vita non è più uno slalom tra detrattori-carnivori convinti.

   Crescono infatti anche gli appuntamenti a tema: come il Veg fest che si è celebrato a Bologna lo scorso settembre con 32.000 visitatori. Un record. Tante poi le associazioni, i blog, e i siti di cucina veg perché soprattutto intorno alla sfera alimentare la curiosità è in ascesa: e sono in particolare gli uomini ad avvicinarsi alla svolta per ragioni salutiste. Mangiare le verdure fa bene al fisico, dicono. Ma la cucina vegan non è fatta solo di ortaggi: dai legumi ai cereali, passando anche per gli ormai sempre meno sconosciuti tofu, seitan e tempeh, il ricettario è davvero ricco . A promuovere il veg sono in molti, anche medici che ritengono questa scelta alimentare ottima per combattere patologie come l’obesità, il diabete e quelle cardiovascolari. A Milano poi è stata avanzata la proposta di inserire nelle mense scolastiche un giorno con il menù vegano. Lo è già il mercoledì della Lav: la Lega antivivisezione ha infatti già istituito la giornata veg in cui partendo dalla tavola si pensa al pianeta, alla salute e agli animali. Se tutta la popolazione adulta adottasse il mercoledì veg il risparmio sarebbe pari a miliardi di chilometri in meno percorsi in auto e miliardi di litri d’acqua preservati. Perché per fare un kg di carne si consumano 15.500 litri d’acqua e ogni hamburger comporta la distruzione di cinque metri quadrati di foreste. Mangiare veg significa anche mangiare tutti: la scelta è anche contro la fame nel mondo perché il 50% dei cereali e il 90% della soia prodotti al mondo servono solo a nutrire gli animali d’allevamento. Le cui condizioni di ‘non’ vita sono sotto gli occhi di tutti. E il 4 ottobre in tutta Italia si è celebrata la Prima notte veg: promossa dalla casa editrice Sonda, da 25 anni punto di riferimento dei vegani, ha visto coinvolti oltre cento ristoratori, anche non specializzati, che da nord a sud hanno unito la penisola per una festa in simultanea di consapevolezza etica. Un appuntamento destinato a diventare fisso.

   Il primo novembre intanto in tutto il pianeta si celebra la Giornata Mondiale Vegan, un’occasione di incontro, dibattiti, promozione anche nelle scuole, per promuovere i benefici di questa scelta e anche assaggiare i piatti a colori che la cucina cruelty free propone. E allora go vegan.


www.ansa.it

Nenhum comentário: