segunda-feira, 18 de novembro de 2013

Letta: "Risolti molti problemi del nostro debito pubblico"

MILANO - "Abbiamo risolto molti problemi legati al nostro debito pubblico". Lo dice il presidente del Consigio dei ministri, Enrico Letta che nel corso della tavola rotonda "Future of Italy summit", organizzata dal Financial Times, rivendica il lavoro fatto dal governo negli ultimi mesi: "il 2013 è stato un anno di transizione politica ed economica, ma il 2014 sarà decisivo per l'Italia. In questo trimestre prevediamo di risolvere il problema della crescita'".

Anche in ottica futura, quindi, il premier ha sottolineato che "quello che è successo nel centrodestra aiuterà la stabilità in Italia, ne sono sicuro". Sottolineando così che la nascita di Ncd, il gruppo degli alfaniani leali al governo, "chiarisce la situazione". Letta ha poi chiuso sul nascere la polemica con Matteo Renzi, candidato alla guida del Pd: "Non sono in competizione con Matteo Renzi, siamo sullo stesso percorso con lui e il Pd, perchè l'anno prossimo sarà un anno in cui dovremo applicare le riforme".

Il premier ha quindi anticipato che "questa settimana ci sarà un evento importante, presenteremo il piano di privatizzazioni che viene discusso oggi al ministero dell'Economia". Letta ha, inoltre, rivendicato il ruolo dell'Italia in Europa: "I tedeschi non sono gli unici a salvare l'Euro e l'Europa, c'è un contributo molto importante anche dell'Italia e di altri paesi" ad esempio il nostro contributo al Fondo salva stati ealtri meccanismi è "dieci volte quello della Finlandia, tre volte più  importante di quello dell'Olanda". Quanto agli aiuti di stato alla banche europee, Letta ha voluto sottolineare che "l'Italia ha dato aiuto all'Europa e all'euro ma non abbiamo avuto alcun aiuto".

Quanto ai rilievi mossi dall'Ue sulla Legge di Stabilità: "Sono sicuro che la finanziaria sia quella giusta. Insieme al piano di privatizzazioni, ci aiuteranno a ridurre il debito, il prossimo anno, per la prima volta in 5 anni. Venerdì scorso, i sindacati, il popolo italiano, i membri del parlamento chiedevano meno rigore e, al contempo, l'Ue ci chiedeva più rigore; noi eravamo in mezzo. Ma io penso che sia necessario evitare di bloccare la ripresa in Italia".

Quanto ai prossimi investimenti, il governo darà mandato a un tris di esperti guidato da Francesco Caio, con due stranieri, per stilare un rapporto entro fine anno che dica qual è lo stato della rete e quali sono gli investimenti necessari "senza sconti" e che "qualunque proprietario della rete dovrà raggiungere". Mandato pieno, invece, per Carlo Cottarelli, nuovi commissarrio sulla spending review: "Quando si interviene con la falce, tagliando tutto allo stesso modo, alcuni tagli rendono impossibile fare le cose ecco perché bisogna carotare" ha detto Letta.


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