quinta-feira, 26 de dezembro de 2013

Acqua alta a Venezia, frane in Lombardia


La 'tempesta di Natale' si sposta sull'Italia dopo aver causato danni e morti in Francia, Gb e Spagna. Le foto del maltempo in Europa

Migliora la situazione in Liguria dove e' stato ridotto dalla Protezione Civile il livello di allerta (Vai)L'avviso di forte maltempo riguarda la Campania (Vai) con mareggiate a Capri. Danni e disagi in Ciociaria e nella notte a Roma dove il vento forte e la pioggia hanno provocato la caduta di diversi alberi e di cornicioni pericolanti di edifici. In Emilia Romagna apprensione per la piena del Reno (Vai). Da questa mattina piove e soffia forte il vento, con disagi soprattutto nei collegamenti marittimi. Due corse della Tirrenia sono state cancellate a causa dell'ondata di maltempo. Ieri non sono partite la Cagliari-Civitavecchia e il traghetto che avrebbe dovuto percorrere la tratta in direzione opposta. (Manda le tue foto della Tempesta di Natale INVIA)

Frane e smottamenti in molte zone del nord Lombardia dove piove ininterrottamente da ieri. Due nuclei familiari sono stati fatti allontanare dalle loro abitazioni a Premana, nel lecchese, dove una colata di fango ha invaso la periferie del paese. L'episodio più grave ieri in tarda serata a Bellagio nel comasco, dove un ragazzo di 18 anni e la sua amica di 16 sono rimaste ferite e intrappolate nella loro auto da una caduta di massi sulla strada statale provinciale 583. Erano a bordo di una Y10 che è stata trascinata per alcuni metri da fango e rami e si è fermata contro il guard-rail, in bilico sul tornante inferiore. I ragazzi, spaventati e con qualche contusione, sono stati liberati dall'intervento dei vigili del fuoco, che hanno dovuto lavorare a lungo per liberare la strada. E' stato recuperato l'automobilista bloccato da ieri sul Colle della Maddalena, in provincia di Cuneo al confine con la Francia, dall'abbondante nevicata delle ultime ore. I collegamenti ferroviari Italia-Svizzera lungo la linea che attraversa Domodossola, che erano stati sospesi alle 2,30 della scorsa notte in seguito ad una forte nevicata, sono ripresi intorno alle 11,45

In Trentino Alto Adige nevica tra 1.300 e 900 m. Il fondo stradale è parzialmente innevato. A causa delle forti nevicate, aumenta anche il pericolo valanghe. Per motivi di sicurezza sono stati chiusi i passi Giovo, Pennes, Gardena, Sella, Pordoi, Falzarego, Valparola e Fedaia. Si attenua la nevicata in Valle d'Asta (Vai)

Acqua alta a Venezia dove  alle ore 6.05 e' stata registrata una punta massima di marea di 115 centimetri sullo zero mareografico. All'origine del fenomeno, secondo i tecnici, l'arrivo di un'ampia perturbazione centrata sulle isole britanniche che sta provocando pesante maltempo su gran parte dell'Europa, e suscita venti meridionali su tutto l'Adriatico (a Venezia lo scirocco è soffiato costante nella notte con intensità sui 50 km/h e raffiche oltre i 70 km/h), mentre la pressione è scesa in 48 ore da 1022.8 a 991 hPa. Un'alta marea di 115 cm comporta l'allagamento di una superficie del 20% della viabilità pedonale della città, con un livello variante da pochi millimetri a una media sui 35 cm in Piazza San Marco, l'area più bassa della città.

In Europa il maltempo non ha risparmiato una delle tappe-simbolo del cammino di Santiago di Compostela, il Santuario alla Vergine della Barca a Muxia, colpito da un fulmine e distrutto dalle fiamme (Foto). "E' bruciato", riportano siti online della stampa galiziana ricordando che si tratta di uno dei siti "più antichi e importanti della Galizia". Le fiamme - secondo le prime ricostruzioni della polizia di Muxia - sono scoppiate stamattina, giorno di Natale, distruggendo l'altare ed il soffitto del Santuario risalente al periodo tra l'XI e il XII secolo. Si ritiene che la causa dell'incendio sia stato un fulmine che avrebbe colpito un trasformatore elettrico vicino alla costruzione. Le fiamme continuano a bruciare la cupola, ha detto il sindaco della località galiziana che dal medioevo è una delle tappe finali del lungo cammino di Santiago di Compostela, dove i pellegrini possono spingersi per vedere l'oceano dopo aver toccato completato il percorso che dalla Francia e la Spagna, ma anche dall'Italia, attraverso la via Francigena, li porta a Santiago.

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