Mezzo secolo fa a Torino arrivavano
200 migranti al giorno, la maggior parte proveniente dal Sud Italia.
Arrivavano su treni stipati all’inverosimile, con la valigia di cartone,
senza una casa, ma con la voglia di lavorare.
Una generazione che ha per sempre
cambiato la città e l’ha resa la capitale dell’auto. Una generazione che
ha dovuto ricominciare, affrontare i pregiudizi, integrarsi.
Com’è andata, che fine hanno fatto?
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