sexta-feira, 25 de abril de 2014

Cinema, 30 aprile: La grande bellezza


CINEMA

Ciclo:Tu vuò fa l'Americano…. Quando gli Oscar parlano italiano.

Dopo 15 anni un film italiano vince di nuovo un oscar ed un grande dibattito sulla qualità del cinema italiano contemporaneo e sull’opera di Sorrentino infiamma l’Italia. 
 
Il nostro cineforum propone una selezione di alcuni dei grandi capolavori che hanno scritto il nome di artisti italiani nella notte degli Academy Awards.

“LA GRANDE BELLEZZA

Regia: Paolo Sorrentino
Anno di produzione: 2014
Durata: 150 minuti
Tipologia: lungometraggio
Genere: drammatico
Scrittore di un solo libro giovanile, L'apparato umano, Jep Gambardella, giornalista di costume, critico teatrale, opinionista tuttologo, compie sessantacinque anni chiamando a sé, in una festa barocca e cafona, il campionario freaks di amici e conoscenti con cui ama trascorrere infinite serate sul bordo del suo terrazzo con vista sul Colosseo. Trasferitosi a Roma in giovane etàJep rifluisce presto nel girone dantesco dell'alto borgo, diventandone uno dei centri.
Sonoramente bocciato a Cannes il film di Sorrentino ha conquistato Hollywood.
Dopo la vittoria de La grande bellezza un acceso dibattito si è aperto in Italia sulla qualità del film di Sorrentino. Alcuni lo salutano come uno sforzo per riportare al centro della mecca hollywoodiana, nelsancta sanctorum del cinema mondiale, il sentire cinematografico italiano. Altri, criticando questa visione hollywoodocentrica, lo indicano invece come un prodotto non all’altezza della tradizione cinematografica italiana che solo grazie all’abile manovra diplomatica della produzione e all’utilizzazione di stereotipi filmici (soprattutto felliniani) si è imposto alla giuria degli Oscar.
Il sociologo Alberto Abruzzese afferma che la Grande Bellezza è una pizza mal riuscita di vetero fellinismi moralistici di stampo intellettualistico. Il suo allievo Zambardino lo contraddice dicendo che è il racconto ciò che conta.
Il colto critico d’arte Philippe Daverio afferma che il film di Sorrentino è uno spot per l’Italia ma che ha vinto l’Oscar grazie a stereotipi e clichés: “Il film descrive la città di Roma esattamente come piace immaginarla agli americani”, con “le feste notturne, la folla dei prelati, i santi, i peccati e le mille sacrestie”.
Insomma, più che un’opera d’arte, il film di Sorrentino sarebbe “un riuscito spot pubblicitario che il governo dovrebbe premiare per gli indiscutibili benefici che arrecherà al turismo italiano”.
Ma è questo lo scopo di un film che, tra citazioni di grandi maestri del cinema italiano (Fellini, Scola, Petri etc) e appelli a grandi scrittori (Proust, Breton), si definisce con un titolo così ambizioso?
In Italia, il dibattito è ancora work in progress e non accenna a diminuire.

30 aprile 2014, alle ore 19.00

Sottotitoli: in italiano.
Presentazione: Maurizio Russo
Ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Rua Frei Caneca, 1071 (próx. ao metrô Consolação) / Tel.: 3285.6933

Informazioni:

Secretaria de Cursos - Tel.: (11) 3285-6933
Rua Frei Caneca, 1071 – Cerqueira César – São Paulo
(próximo ao metrô Consolação)
www.icib.com.br / cursos@icib.org.br

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