La crisi economica in
atto, le avverse previsioni meteorologiche e la contrazione dei consumi,
condizionano negativamente le prossime vacanze di Pasqua. L'andamento
generale del lungo week-end pasquale dipenderà da 4 variabili
indipendenti: meteo, traffico, salute e soldi. A sostenerlo è Trademark
Italia, secondo la quale non c'è traccia di "tutto esaurito" negli
alberghi italiani.
Quasi un italiano su 4 (il 23%) volerà verso una città europea. In sostanza Trademark prevede una Pasqua grigia, con qualche segnale di ottimismo tra i gestori di ristoranti tradizionali. Infatti l'89% degli italiani (rispetto all'85% dello scorso anno) si limiterà ad uscire di casa per il pranzo di Pasqua o per la classica gita "fuori porta" di Pasquetta.
Sarà comunque una Pasqua migliore del 2013, una Pasqua più "alta" di quasi un mese rispetto al calendario dello scorso anno che la collocava alla fine di marzo. Ma le opportunità offerte dai successivi ponti del 25 aprile e del 1° maggio (a prezzi più convenienti rispetto a quelli di "altissima stagione" della Pasqua) freneranno molti italiani che per muoversi attendono le migliori occasioni.
Nonostante tutto, sette milioni di italiani circa trascorreranno almeno due giorni fuori casa e la destinazione dei flussi riguarderà trasversalmente tutte le regioni della Penisola. La metà delle strutture ricettive della montagna italiana ha già terminato di operare. Le scelte si orienteranno prevalentemente verso le spiagge e i luoghi d'arte e cultura.
Quasi un italiano su 4 (il 23%) volerà verso una città europea. In sostanza Trademark prevede una Pasqua grigia, con qualche segnale di ottimismo tra i gestori di ristoranti tradizionali. Infatti l'89% degli italiani (rispetto all'85% dello scorso anno) si limiterà ad uscire di casa per il pranzo di Pasqua o per la classica gita "fuori porta" di Pasquetta.
Sarà comunque una Pasqua migliore del 2013, una Pasqua più "alta" di quasi un mese rispetto al calendario dello scorso anno che la collocava alla fine di marzo. Ma le opportunità offerte dai successivi ponti del 25 aprile e del 1° maggio (a prezzi più convenienti rispetto a quelli di "altissima stagione" della Pasqua) freneranno molti italiani che per muoversi attendono le migliori occasioni.
Nonostante tutto, sette milioni di italiani circa trascorreranno almeno due giorni fuori casa e la destinazione dei flussi riguarderà trasversalmente tutte le regioni della Penisola. La metà delle strutture ricettive della montagna italiana ha già terminato di operare. Le scelte si orienteranno prevalentemente verso le spiagge e i luoghi d'arte e cultura.
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