quinta-feira, 12 de junho de 2014

Arriva l'Agricatering, 'tipico' a km zero

Roma - Farro della Garfagnana, Fagiolo Schiaccione di Pietrasanta, Formaggio Accasciato, Pomodoro Canestrino di Lucca, ma anche olio e vino doc, camelie e fiori locali. Sono alcuni dei prodotti che vengono serviti da un catering particolare, promosso da sole donne, che parte dall'agricoltura e arriva fino alle tavole dei ricevimenti: l'Agricatering 'Donne in Campo'.

Il progetto, promosso dall'associazione femminile della Cia, ha un duplice obiettivo: valorizzare i prodotti locali, soprattutto quelli dimenticati, offrendo cibi del territorio ai clienti di rinfreschi e buffet; combattere la crisi creando una nuova forma di integrazione al reddito agricolo. L'idea nasce in Toscana quasi per caso: "durante le riunioni dell'associazione – spiega Giovanna Landi, responsabile economica Cia Lucca – ognuna di noi portava qualcosa da mangiare. Alcune cucinavano benissimo e abbiamo pensato che potessimo 'sfruttare' queste doti culinarie e la genuinità dei prodotti per integrare il reddito".

Le agricoltrici decidono allora di strutturarsi: la prima esperienza pilota risale al 2007, ma venivano offerti solo prodotti freschi, non cucinati. "Dato il successo dell'iniziativa abbiamo deciso di affrontare l'aspetto fiscale e igienico dell'attività e dal 2012 forniamo un vero e proprio servizio di catering a km zero con prodotti freschi, cucinati e persino fiori". In due anni l'associazione ha realizzato circa 30 eventi, sia istituzionali, sia privati, con il supporto delle 200 iscritte all'associazione toscana, pronte a partecipare a seconda delle richieste dell'evento. Ora l'Agricatering, presentato a Roma in occasione dell'assemblea Donne in Campo della Cia, è pronto a fare il salto nazionale.

www.ansa.it/terraegusto

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