ROMA - La grazia è una partita persa, archiviata, chiusa. Ne ha preso atto anche il diretto interessato, ora che il Quirinale ha lasciato trapelare la sua indisponibilità anche dopo l'ultima sentenza, quella che ha assolto Silvio Berlusconi in appello dalla più infamante delle condanne a suo carico. Ma l'ex Cavaliere - evaporata la sorpresa, l'euforia e perfino la commozione dei primi giorni - non si arrende, adesso punta solo a ottenere quel "risarcimento " che si è convinto gli spetti. Si tratta di capire come.
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