quarta-feira, 21 de janeiro de 2015

'Subito le riforme per l'Italia'

Questa è "la stagione delle riforme che servono all'Italia". Così il premier Matteo Renzi al Forum di Davos.
"Bisogna trasformare i rischi in opportunità, è questa sfida della leadership", dice Renzi intervenendo al Forum di Davos e sottolineando come in Italia, oggi, "c'è una finestra e un periodo di opportunità eccezionale e il ruolo dei politici è cogliere il momento, carpe diem, quando possiamo scegliere il futuro". "Abbiamo tanti cittadini italiani che pensano che il posto dell'Italia non è essere un museo. Non voglio descrivere il Paese come museo, la cultura è importante, ma vorrei dire ai miei figli che l'Italia è un laboratorio di esperimenti", afferma ancora il presidente del consiglio italiano
"Rispetto l'indipendenza della Bce ma credo sia il momento in cui potrebbe investire in una diversa idea di Europa". Così il premier Matteo Renzi, in un'intervista all'emittente Cnbc dal forum di Davos, risponde a chi gli chiede un commento sull'annunciato intervento di Quantitative Easing da parte dell'Eurotower.
Renzi, polemiche ma non molliamo, avanti cambiamento - "Di fatto il percorso di cambiamento che l'Italia ha iniziato sta continuando, è giusto che sia così e noi non ci fermiamo. Poi ci sono polemiche, discussioni, è normale, ma non si molla di un centimetro". Così il premier, prima di entrare nel forum di Davos, lo scontro sull'Italicum al Senato.
Renzi a Davos, girandola di bilaterali con banche e imprese 
C'è tanto business nella girandola di incontri che il premier Matteo Renzi avrà al forum di Davos a margine del suo intervento pubblico delle 11.30. Fittissima l'agenda del premier che questa mattina vedrà il ceo di Bank of America, Brian Moynihan, il ceo di Royal Dutch Shell Ben Van Beurden, il ceo di At&t Randall Stephenson, il ceo di Ubs Sergio Ermotti e il chair dell'azienda farmaceutica Merck, Karl Ludwig Kley. Dopo il suo speech alla sessione plenaria dedicata alle leadership del cambiamento e introdotta da Klaus Schwab, Renzi nel primo pomeriggio avrà un incontro con Lakshmi Mittal e con il Coo di Facebook Sheryl Sandberg.

Renzi nel pomeriggio prima di lasciare la località svizzera, vedrà anche il presidente e Ceo di Goldman Sachs, Lloyd Blankfein, mentre a margine dei bilaterali Renzi si è intrattenuto per un caloroso e rapido scambio di battute con l'ex premier britannico Gordon Brown che gli ha sottolineato come nei confronti del premier italiano ci siano grandi attese.
Prevista poi la partecipazione al Business Interaction Group in Italy con imprenditori stranieri ed italiani (tra questi ultimi, Marcegaglia, Illy, Alessandri, Colao, Messina, Starace e Merloni) all'International Media Council che vedrà riuniti editori da tutto il mondo. E, prima di lasciare Davos, Renzi incontrerà, con il presidente del Coni Malagò, il presidente del Cio Thomas Bach in un vertice in cui si parlerà della candidatura italiana alle Olimpiadi del 2024.
Renzi, serve coraggio togliere qualche potere veto - Bisogna avere "il coraggio di togliere un po' di polvere dal nostro Paese e di vincere qualche potere di veto", sottolinea Renzi in un incontro con gli esponenti del mondo economico italiano a Davos. "Con mille problemi siamo il Paese i cui verbi vanno declinati al futuro", ha aggiunto.


"Sarà un caso ma quando siamo all'estero in Italia c'è sempre un voto decisivo, un po' particolare". Così il premier si sofferma, con una battuta, sullo scontro sull'Italicum al Senato. Stiamo dando vita "alla più grande opera di riforme realizzata nell'arco di tempo più stretto" tra i Paesi Ue.  "In Italia facciamo più cose di quelle che raccontiamo, ed è un paradosso", afferma Renzi.



"Di fronte alla sfide del mondo globale, in questo contesto, c'è bisogno dell'Italia, della sua bellezza, delle sue qualità" che talvolta "la politica ha distrutto". E Renzi aggiunge come domani (21 gennaio), il suo 'speech', sarà un'occasione per "presentare molte delle cose che stiamo facendo".

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