E' la montagna dei beni comuni.Campo Tures, in una tranquilla valle altoatesina quasi al confine con l'Austria, non si accontenta di essere un paese ecosostenibile ma vuole fare di più. Appena entrato a far parte della famiglia dei borghi accoglienti sui quali svetta laBandiera Arancione - assegnata dal Touring club Italiano " alle piccole località dell'entroterra che si distinguono per un'offerta di eccellenza e un'accoglienza di qualità" - e nell'Area VacanzeKronplatz-Plan de Corones, Campo Tures incanta con il suo castello da fiaba, il silenzio dei suoi boschi e il panorama sulle vette del Parco Naturale Vedrette di Ries-Aurina.
Qui tutto è in sintonia con l'ambiente e con chi lo abita. L'energia elettrica è prodotta da un centrale idroelettrica comunale, l'acqua calda per il riscaldamento delle case proviene da un centrale cooperativa a biomassa vegetale, il centro benessere Cascade è pubblico e pensato per gli ospiti ma soprattutto per gli abitanti della zona e alcuni alberghi, come il Drumlerhof e il Feldmilla si preoccupano anche della tutela dei beni comuni evitando di "consumare l'ambiente", acquistando i prodotti alimentari innanzitutto dai piccoli contadini della valle, riducendo le emissioni di CO2 , limitando gli sprechi e mettendo al centro del loro lavoro - oltre al benessere degli ospiti - anche quello dei lavoratori, garantendo diritti, salari contrattuali e orari compatibili con le esigenze familiari.
Un'economia turistica che non rifugge il profitto ma lo vuole rispettoso dei beni comuni e dell'ambiente, integrato in un'economia solidale capace di beneficiare tutto il territorio e chi lo abita. Una bella sfida che fino ad ora si è rilevata vincente. Quando c'è la neve si scia- lontano dalla folla- nel comprensorio sciistico di Speikboden su 37 chilometri di piste, tra le quali quella che in 8 km copre un dislivello di ben 1500 metri. Chi cerca qualche emozione in più può sempre raggiungere il vicino Plan de Corones. Tanti gli itinerari scialpinistici, le passeggiate a piedi su sentieri battuti anche d'inverno o con le ciaspole - come quella che in circa un'ora raggiunge l'accogliente malga
Knutten ai piedi del passo che segna il confine con l'Austria e il Parco Nazionale degli Alti Tauri.
Nove le piste da slittino nella zona, sette quelle per il pattinaggio su ghiaccio e poi ancora la possibilità di giocare a birilli sul ghiaccio, di scalare le cascate ghiacciate, di cimentarsi nello sci di fondo o nello snowrafting. E nella vicina stazione sciistica di Klausberg ci si diverte su 30 km di piste ( 9 km di nera) e sul percorso di montagne russe alpine su bob più lungo e spettacolare d'Italia.
Quando si è stufi della neve ci si può rifugiare nelle aree benessere dei molti alberghi che ne sono dotati o negli accoglienti e luminosi spazi della Cascade con piscine coperte e all'aperto, saune, percorso Kneipp, ristorante panoramico ed aree relax, il tutto ovviamente all'insegna della sostenibilità. Da non perdere anche la visita di Castel Taufers, che domina Campo Tures, e una sosta in uno dei masi dove ancora viene prodotto in maniera artigianale il Graukäse o formaggio grigio, frutto della lavorazione - senza caglio animale o vegetale - del latte rimasto dopo la produzione del burro e quindi praticamente privo di colesterolo e grassi e adatto anche ai vegetariani più osservanti. Pochi chilometri separano infine Campo Tures da Brunico e dallo splendido castello un tempo residenza estiva dei principi vescovi ed oggi sede delMessner Mountain Museum Ripa dedicato ai popoli della montagna.
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