segunda-feira, 31 de agosto de 2015

Viaggio tra i siti Unesco d’Italia


I resti romani di Aquileia

di Ida Bini

Sono cinquantuno i luoghi, naturalistici e artistici, che l’Unesco in Italia ha dichiarato patrimonio dell’Umanità: montagne, abbazie, parchi, siti archeologici, isole, palazzi e interi quartieri. E’ un bel primato, visto che l’Italia ha il numero maggiore di riconoscimenti al mondo; la seguono con 48 siti la Cina, la Spagna con 44 e la Francia e la Germania rispettivamente con 40 luoghi tutelati. 

Scoprire le destinazioni Unesco, meraviglie da preservare per la loro bellezza e la ricchezza storico-culturale che racchiudono, significa fare un viaggio indimenticabile lungo tutto il nostro Paese.


Gli ultimi in ordine cronologico ad aver ottenuto il prestigioso riconoscimento sono in Sicilia: sette monumenti di Palermo e un itinerario arabo-normanno fuori città. E’ la conferma della bellezza e grandezza culturale, artistica e storica di questa città e rappresenterà certamente un volano di sviluppo turistico e nuova economia, ha dichiarato soddisfatto il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, all’indomani dell’inserimento nella lista Unesco dei siti siciliani dello scorso 3 luglio. I monumenti di Palermo sono il Palazzo reale con la cappella Palatina, la Cattedrale, la chiesa di san Giovanni degli Eremiti e quella di santa Maria dell’Ammiraglio, la chiesa di san Cataldo, il palazzo della Zisa e il ponte dell’Ammiraglio. Gli altri due monumenti lungo il nuovo e prezioso itinerario sono le cattedrali e i rispettivi chiostri di Cefalù e di Monreale, meravigliosi esempi di architettura araba, normanna e bizantina fuori città.

Restando in Sicilia, i siti premiati dall’Unesco sono la villa del Casale a Piazza Armerina, ricca di preziosi mosaici d’epoca romana, e l’immenso e monumentale parco archeologico della Valle dei Templi, ad Agrigento, un posto magico dove il tempo sembra essersi fermato. E’ un sito archeologico che si estende su circa 1300 ettari e che racconta una storia che parte dal VI sec. a.C., con la fondazione dell’antica colonia greca di Akragas, oggi Agrigento, attraverso la testimonianza di templi, necropoli, agorà e acquedotti sotterranei. C’è anche la Val di Noto con i suoi gioielli architettonici barocchi, dove sorgono alcuni tra i centri più belli e artistici dell’isola come Catania, Caltagirone, Militello, Modica, Noto, Ragusa e Scicli; nella valle sono presenti anche canyon e formazioni geologicamente complesse, meraviglie naturali tutte da scoprire. Sempre in Sicilia la città di Siracusa con la necropoli di Pantalica, enorme testimonianza di una storia ricchissima con 5mila tombe e reperti d’epoca bizantina, è una delle più spettacolari d’Italia: i suoi monumenti, premiati dall’Unesco, rappresentano in un intreccio di stili il susseguirsi di popolazioni e dominazioni, dai bizantini ai Borboni, dagli arabi ai normanni fino agli aragonesi. Da appena due anni è diventato patrimonio dell’Umanità anche il maestoso e spettacolare vulcano Etna, ma da un punto di vista geologico e naturalistico il primato spetta alle isole Eolie, da 15 anni iscritti all’elenco dell’Unesco per la presenza di vulcani attivi. Le sette isole, paradiso per chi ama il mare, regalano paesaggi mozzafiato, una natura selvaggia, fondali ricchissimi ed eccellenze enogastronomiche che le rendono davvero uniche.


Anche la Sardegna vanta un sito Unesco unico nel suo genere: Su Nuraxi a Barumini, il villaggio nuragico più grande e meglio conservato del mondo d’epoca preistorica, nato intorno a un nuraghe – costruzione in pietra di forma conica – verso il VI secolo a.C.

Risalendo lo stivale in Puglia si trovano i suggestivi trulli di Alberobello, tutelati dall’Unesco da quasi vent’anni: sono abitazioni coniche, oggi per lo più trasformate in musei, edificate a secco e realizzate con una pietra bianca ricavata dalle rocce calcaree dell’altopiano delle Murge. L’altro sito è l’imponente costruzione a pianta ottagonale di Castel del Monte, nel comune di Andria. Il castello, fatto costruire nel XIII secolo dall’imperatore Federico II di Svevia, è un meraviglioso esempio di architettura medievale che sa unire più stili, dal romanico al gotico fino alle raffinate decorazioni islamiche dei suoi mosaici. E’ assolutamente da visitare anche per scoprire le misteriosi connessioni simboliche del numero otto.


In Basilicata sono i sassi e le chiese rupestri di Matera, nominata capitale della cultura 2019, a essere stati inseriti nell’elenco dell’Unesco: suggestivi, unici e bellissimi, i Sassi sono un intrico di vicoli, chiese e case rupestri antichissime, scavate nella roccia di tufo lungo le ripide pareti del torrente Gravina. Definiti dall’Unesco “il più eccezionale esempio d’insediamento trogloditico nella regione mediterranea, perfettamente adattato al proprio terreno ed ecosistema”, i Sassi regalano uno spettacolo meraviglioso da vedere, perdendosi tra i vicoli bianchissimi.


La Campania è ricca di siti tutelati: tra tutti spicca il centro storico di Napoli, dichiarato patrimonio Unesco nel 1995, con la reggia e il parco di Capodimonte, Castel sant’Elmo, la villa comunale e il reale orto botanico. Ci sono anche Caserta con la maestosa e barocca reggia, progettata da Luigi Vanvitelli su incarico di Carlo III di Borbone nel XVIII secolo, e le ricche aree archeologiche di Pompei ed Ercolano che, insieme all’area di Torre Annunziata, offrono un quadro preciso della vita quotidiana nell’antica Roma. Qui il tempo si è fermato all’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., quando tutto è stato sepolto dalla lava. Oggi si passeggia tra sculture, mosaici e pitture murali, case, templi, teatri e terme risalenti a più di duemila anni fa.


La bellezza della costiera amalfitana non poteva passare inosservata: è entrata nel prestigioso elenco Unesco nel 1997 con 16 borghi di grande valore culturale e paesaggistico come Amalfi, Positano, Ravello, Praiano, Furore e Vietri sul Mare, seguita subito dopo dal parco nazionale del Cilento con il sito archeologico di Paestum.


E’ il centro storico di Roma il sito Unesco più famoso del Lazio: l’elenco delle chiese e dei palazzi è davvero infinito ma tra tutti si evidenziano il complesso di san Giovanni in Laterano e la basilica di san Paolo fuori le mura. Uscendo da Roma, a Tivoli, ci sono Villa Adriana e Villa d’Este, capolavori del Rinascimento italiano; quest’ultima, realizzata dal cardinale Ippolito II per far rivivere in terra romana i fasti delle corti ferraresi e francesi, regala interni affrescati e decorati magistralmente e scenografici giochi d’acqua delle numerose fontane. Sempre fuori Roma, lungo il litorale, meritano una visita le necropoli etrusche di Cerveteri e Tarquinia, testimoni eccezionali di quest’antica civiltà, in particolar modo della loro devozione per i defunti con ricchi affreschi ritrovati all’interno delle tombe.

In Umbria l’Unesco 15 anni fa ha voluto proteggere Assisi e i luoghi francescani più prestigiosi, tra cui la basilica di santa Maria degli Angeli, la chiesa di san Damiano e l’Eremo delle Carceri. E’ il centro storico di Urbino il sito Unesco delle Marche: la città fu uno dei centri più importanti del Rinascimento, di cui conserva, intatta, l’eredità architettonica.


Anche la Toscana è ricca di siti che l’Unesco promuove e tutela: il primo a essere inserito nell’elenco fu nel 1982 il centro storico di Firenze; seguirono, poi, la spettacolare piazza dei Miracoli di Pisa e il centro medievale di san Gimignano. Tra il 1995 e il 1996 toccò ai centri storici di Siena e Pienza, bellissime città ricche di fascino e di testimonianze architettoniche di diverse epoche storiche. Gli inserimenti più recenti sono il suggestivo territorio della Val d’Orcia, splendida unione tra arte e paesaggio, eccezionale esempio di come la natura sia stata ridisegnata in modo armonico durante il Rinascimento, e le 12 ville e i due giardini appartenuti alla famiglia de’Medici. I siti raccontano la storia e mostrano il potere e il patrimonio artistico e culturale della prestigiosa famiglia toscana, a cui appartiene una ricchezza inestimabile tra affreschi, tele, statue, mobili e arredi d’epoca rinascimentale.

Nella vicina Emilia-Romagna l’elenco è altrettanto ricco: la bellissima città di Ferrara con i suoi gioielli rinascimentali e i paesaggi struggenti del delta del Po. Ci sono anche la cattedrale, la torre civica e piazza Grande di Modena e, a Ravenna, gli inestimabili monumenti paleocristiani: il mausoleo di Teodorico e di Galla Placidia, la basilica di sant’Apollinare e il battistero degli Ariani. Bellissimi e imperdibili sono i colori scintillanti dei mosaici in stile bizantino, che si ammirano nella chiesa di san Vitale.

In Liguria due sono i siti dell’Unesco: Porto Venere e le panoramiche Cinque Terre e gli splendidi palazzi storici dei Rolli di Genova. Questi ultimi, ricchi di affreschi e di tesori, si potranno visitare dal 18 al 20 settembre, grazie all’illuminazione serale che permette di ammirare gli interni dalle finestre accese. La bellezza del mare e dei paesaggi che regalano le Cinque Terre non poteva passare inosservata: ecco perché si è deciso di tutelare la miriade di colori delle casette a picco sul mare e le mille sfumature delle acque, la costa rocciosa e frastagliata e i terrazzamenti ricchi di uliveti e vigneti prestigiosi.

Sono tanti e inimitabili i siti che l’Unesco ha individuato in Piemonte: le numerosissime residenze della casa reale di Savoia a Torino, a Bra e a Moncalieri, in particolare la reggia di Venaria, il castello di Rivoli e la palazzina di caccia di Stupinigi. Altrettanto numerosi sono i Sacri Monti - chiese, eremi e cappelle votive - frequentati dai pellegrini in luoghi isolati e suggestivi. Infine, risale all’anno scorso l’inserimento del paesaggio vitivinicolo del Monferrato e delle Langhe nell’elenco dell’Unesco: la Langa del Barolo, il castello di Grinzane Cavour e le colline del Barbaresco con il loro vivace gioco di profili, il susseguirsi di dolci pendii, i cui vitigni disegnano splendidi scenari, apprezzati e raccontati da grandi scrittori come Pavese e Fenoglio. Le colline, inoltre, sono impreziosite da antichi borghi e bellissimi castelli arroccati.


Santa Maria delle Grazie con l’Ultima cena di Leonardo è il sito Unesco di Milano, un gioiello architettonico rinascimentale, raffinato ed elegante, che ospita nel refettorio il grande capolavoro di Leonardo da Vinci. Ma in Lombardia ci sono moltissimi siti, a cominciare dalle incisioni rupestri in Val Camonica, i Sacri Monti e Mantova, la ricca città dei Gonzaga assieme a Sabbioneta, centri rinascimentali di grande valore storico-architettonico. Ci sono anche il borgo Crespi d’Adda con le antiche fabbriche tessili e i mulini lungo il fiume, gli antichi insediamenti sulle Alpi e la ferrovia retica nel paesaggio dell’Albula e del Bernina. Quest’ultima meraviglia è conosciuta anche come il “trenino rosso” che collega attraverso un labirinto di vallate e di passi il nostro Paese e la Svizzera in un emozionante viaggio tra bellezze naturali: la ferrovia retica è un vero capolavoro ingegneristico e architettonico in uno dei percorsi di montagna più spettacolari al mondo.


Non poteva non essere Venezia il primo sito protetto dall’Unesco in Veneto, seguita dopo pochi anni da Vicenza e dalle sue favolose ville del Palladio, sparse per tutto il territorio. Fanno parte dell’elenco anche l’orto botanico di Padova, fondato nel 1545, e la città di Verona, mentre sia in Veneto sia in Trentino sono stati inseriti anche i siti preistorici sulle Dolomiti, meravigliosa catena montuosa che l’Unesco ha cominciato a tutelare dal 2009. Il gruppo montuoso – 231mila ettari di superficie tra le province di Belluno, Bolzano, Trento, Udine e Pordenone - vanta alcune delle cime più belle del mondo, come la Marmolada, il Monte Cristallo e il Sassolungo, premiate per le loro caratteristiche geologiche, per i paesaggi mozzafiato e per la loro maestosa bellezza.

Nel vicino Friuli-Venezia-Giulia, oltre alla catena dolomitica, la città di Aquileia con la basilica e la zona archeologica, prezioso scrigno d’arte e di storia, è diventata patrimonio dell’Umanità. Gli scavi archeologici hanno messo in luce i resti del foro e mosaici bellissimi, testimoni di una delle città più grandi dell’Impero romano nel Mediterraneo.


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