MILANO
(ANSA) - MILANO, 21 SET - Con un fatturato di circa 270 milioni di euro nel 2015 e una produzione di oltre 5 milioni di tonnellate è la prima realtà nella produzione e trasformazione di pomodoro in Italia e la terza in Eurggregazione.
Il caso della fusione è stato illustrato al padiglione Coldiretti. "La fusione delle eccellenze produttive italiane della filiera del pomodoro - ha spiegato il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina - è un'operazione moderna che conserva le sue radici nel territorio. Porta un prodotto simbolo del made in Italy a competere sui mercati internazionali, si tratta di un caso scuola che illustreremo in tutta Italia e nel mondo". In seguito alla fusione il Consorzio Casalasco guarda al futuro e si prepara a diventare sempre più internazionale: "puntiamo su innovazione, investimenti che servono per operare anche sui mercati esteri e sulla comunicazione perchè dobbiamo essere bravi a raccontare la nostra eccellenza - ha spiegato il direttore generale del Consorzio che riunisce circa 370 aziende, Costantino Vaia -. Siamo presenti in 60 Paesi nel mondo ma questo deve essere un punto di partenza e per raggiungere nuovi mercati la parola d'ordine è fare network e valorizzare la produzione dei nostri soci". Il caso della fusione tra Consorzio Casalsco e Agricoltori riuniti piacentini "rappresenta la capacità del Paese di fare sistema - ha concluso il presidente di Coldiretti, Roberto Moncalvo - con l'obiettivo di creare occupazione guardando anche al reddito delle imprese". (ANSA).
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