segunda-feira, 9 de novembro de 2015

Geografia artistica, a Roma a lezione con l'Orchestra di Piazza Vittorio.

Lezioni di geografia artistica: metti un’orchestra multietnica, quella di Piazza Vittorio e quattro scuole romane dove è alta la presenza dei 'nuovi italiani' e dei figli dei migranti, classi dove pur con difficoltà e inevitabili conflitti si cresce nella diversità e nella ricchezza che questa porta reciprocamente. Il progetto, in corso a Roma da Centocelle a Torpignattara, per finire dove tutti questi ritmi etnici hanno preso meravigliosamente forma, ossia a Piazza Vittorio, testimonia di un percorso formativo vivace e innovativo tra immigrati e italiani partendo proprio dai docenti, i ragazzi e le loro famiglie.
Un’iniziativa che abbraccia musica, cultura, diversità e guarda soprattutto alla periferia della città, ai quartieri dove è più alto il numero di studenti stranieri per classi e la conoscenza dell’altro diventa un importante strumento di dialogo e integrazione, a partire dalle scuole. Il progetto è sostenuto dalla Fondazione Terzo Pilastro-Italia Mediterraneo, realtà da sempre attenta alla formazione al dialogo interculturale e alle tematiche promosse dall’Orchestra. Le lezioni sono organizzate da Vagabundos e Musica e Altre Cose, con il contributo di Paco Cinematografica.
Venerdì 6 novembre l'Orchestra di Piazza Vittorio - in scena la sera al Teatro Olimpico con la Carmen - è stata ospite di uno degli istituti scolastici con la più alta densità di studenti stranieri nella Capitale. Una fetta non indifferente – circa il 40% in media in ogni classe – è composta da figli di migranti e italiani cosiddetti di seconda generazione.
Proprio tra i banchi di scuola della Ludovico Pavoni a Torpignattara, i musicisti dell'Orchestra "scendono" in cattedra per parlare di cultura e integrazione. E farlo a loro modo, con la musica e la storia che li caratterizza e unisce.
Musicisti in cattedra: non la solita lezione in classe, ma un vero e proprio appuntamento di “geografia artistica” alla scoperta di luoghi, storie e musica, quella dell’Orchestra. E della loro esperienza artistica, testimonianza di come l’incontro di culture e generi diversi possa dare vita a inedita bellezza. L’Orchestra di Piazza Vittorio nasce, infatti, dalla contaminazione di diciotto musicisti di nazionalità, origini culturali e formazione artistiche differenti. Dal rock al pop, passando per il reggae e la classica. Generi diversi. Un’unica sonorità. L’unione di dieci paesi e nove lingue che, insieme, danno vita alla più grande orchestra multietnica d’Europa.
“A scuola con l’Orchestra di Piazza Vittorio” non è solo un progetto di interazione culturale, ma soprattutto di scoperta e crescita sociale. L’opportunità per aprire una finestra di dialogo e conoscenza tra italiani e stranieri. E di farlo attraverso un percorso divertente e allo stesso tempo educativo che metta assieme due valori: conoscenza e fratellanza. I musicisti racconteranno la loro storia e quella dell’Orchestra, il loro incontro, lo scambio e l’unione da cui scaturisce la straordinaria forza comunicativa che li caratterizza. Tutto questo inserito all’interno di un format nuovo, pensato proprio per i ragazzi delle scuole romane.
Lezioni-concerto in cui si alternano momenti di dialogo e racconto a intervalli musicali. Ad aderire al progetto sono quattro istituti scolastici. La scuola elementare “Federico Di Donato” di piazza Vittorio Emanuele dove termina il 13 novembre questo progetto e tre scuole media della periferia: la “Italo Svevo”, la “Via dei Sesami” a Centocelle e la “Ludovico Pavoni” a Tor Pignattara.
L’Orchestra di Piazza Vittorio, fondata da Mario Tronco e Agostino Ferrente, nasce nel 2002 all’interno dell’Associazione Apollo 11, un progetto sostenuto da artisti, intellettuali e operatori culturali per valorizzare il rione Esquilino di Roma.
www.ansa.it

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