La solidarietà per gli attacchi a Parigi attraversa tutto il Paese. A Torino e Milano, in piazza Castello la partecipazione della comunità musulmana
ROMA - I primi fiori sui sampietrini di piazza Farnese fin dal mattino. A pochi metri dall'ingresso dell'Ambasciata di Francia. L'abbraccio di Roma a Parigi è iniziato così. Un lungo pellegrinaggio, per tutta la giornata, volti carica di tristezza, di rabbia. E di speranza. Perché il tono emotivo principale di tutte lemanifestazioni di solidarietà che hanno attraversato oggi l'Italia sembra essere quello: lottare per restituire speranza alla Francia, all'Europa, alla democrazia colpita dal terrore. A se stessi.
La manifestazione principale quella del pomeriggio in piazza del Popolo, ancora Roma. Candele, silenzio, partecipazione. Volti noti e non, esponenti delle istituzioni e della politica. Poi l'illuminazione del Colosseo spenta per alcuni minuti. E dal centro della piazza, una cerchio simbolico a toccare le altre città italiane che hanno voluto accostarsi in modo simbolico al dolore di Parigi. A Napoli le bandiere a mezz'asta volute dal sindaco Luigi De Magistris, il sit all'esterno del consolato, le "luci spente" di tanti comuni della regione. Poi Milano: anche qui bandiere a mezz'asta. E nei teatri del capoluogo lombardo, stasera, tutte gli spettacoli saranno preceduti dalla Marsigliese, l'inno nazionale della Francia.
Ancora Ancona, Reggio Emilia, Palermo, Bari. E poi Firenze, dove il simbolo della città, il David, è stato listato a lutto. Poi la manifestazione di solidarietà della comunità musulmana di Torino che hanno partecipato a un raduno in piazza Castello. Molto partecipato l'incontro a Bologna, nel cortile del Palazzo D'Accursio, dove centinaia di cittadini hanno risposto all'appello del sindaco Luigi Merola: "Oggi siamo tutti parigini".
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