ROMA - La Festa per i 70 anni della Repubblica, che vedrà la tradizionale sfilata ai Fori imperiali aperta quest'anno da 400 sindaci, si apre con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che depone una corona d'alloro all'Altare della Patria. Insieme al Capo dello Stato, il premier Matteo Renzi, Roberta Pinotti, Laura Boldrini, Pietro Grasso, il Capo della Polizia Franco Gabrielli, il commissario di Roma Francesco Paolo Tronca e il comandante generale dei Carabinieri Tullio Del Sette. Dopo l'esecuzione dell'Inno d'Italia, la rassegna d'onore davanti ai corpi militari e l'alza bandiera. Mattarella ha reso onore ai Caduti.
Mattarella ha raggiunto via del Fori Imperiali a bordo della storica Flaminia presidenziale scoperta e ha preso posto sul palco presidenziale dove sono presenti le massime autorità dello Stato. A rendergli gli onori un reparto di corazzieri a cavallo.
Sfileranno in circa 3.600, tra militari e civili. In apertura, dopo la banda dell'Esercito, 400 sindaci con le loro fasce tricolori, in rappresentanza degli 8.000 Comuni italiani: si tratta di una novità assoluta di quest'anno "a simboleggiare come il 2 giugno sia la 'festa di tutti' e non solo delle Forze armate".
La sfilata è suddivisa in sette settori. Dopo i sindaci, è cominciata la parata tradizionale, aperta dalla banda dei Carabinieri. A seguire, le bandiere delle forze armate e i gonfaloni di Regioni, Comuni e associazioni di ex combattenti. Poi la 'Rivista' storica anche con una compagnia in uniforme della prima guerra mondiale. Poi il turno delle tre forze armate seguite da Carabinieri, Guardia di Finanza, Croce Rossa e l'Ordine di Malta. A seguire i vigili del fuoco, Polizia di Stato, Polizia penitenziaria, Corpo forestale, Polizia municipale, Servizio civile nazionale e la protezione civile fino alla chiusura che spetterà alla fanfara dei Bersaglieri. Gli onori finali del reggimento di corazzieri a cavallo e dalla fanfara dei carabinieri a cavallo.
In un messaggio inviato al Capo di Stato maggiore della difesa, il generale Claudio Graziano, Mattarella scrive: "Il 2 giugno 1946, con il referendum istituzionale, prima espressione di voto a suffragio universale di carattere nazionale, le italiane e gli italiani scelsero la Repubblica, eleggendo contemporaneamente l'Assemblea costituente, che, l'anno successivo, avrebbe approvato la carta costituzionale, ispirazione e guida lungimirante della rinascita e, da allora, fondamento della democrazia italiana". Il presidente della Repubblica aggiunge che "i valori di libertà, giustizia, uguaglianza fra gli uomini e rispetto dei diritti di ognuno e dei popoli sono, ancora oggi, il fondamento della coesione della nostra società ed i pilastri su cui poggia la costruzione dell'europa. Dalla condivisione di essi nasce il contributo che il nostro paese offre con slancio, convinzione e generosità alla convivenza pacifica tra i popoli ed allo sviluppo della comunità internazionale".
Al via delle celebrazioni, Matteo Renzi twitta: "Buona Festa della Repubblica a tutti. Viva l'Italia @70esimo". Al termine della cerimonia all'Altare della Patria, prima della parata, tra un selfie e l'altro con i cittadini Renzi ha bevuto l'ormai tradizionale caffè con il presidente del Senato, Pietro Grasso, in un bar di Piazza Venezia. "Però quest'anno pago io", ha scherzato il premier, che poi ha augurato "buona festa" a tutti i militari che ha incontrato lungo la strada.
Parla anche Salvatore Girone, il fuciliere di Marina detenuto in India per 4 anni, che però non sarà presente alla parata: "Vorrei inviare a tutti gli italiani - dice il marò - i miei auguri per una buona festa della Repubblica 2016 e ancora una volta un ringraziamento a tutti coloro che durante gli anni che ho trascorso in India, non hanno mai smesso di sostenerci. Dopo quattro anni lontano dalla nostra Patria, quest'anno sono felice di poter condividere questa giornata importante per la nostra Repubblica con i miei familiari ed alcuni colleghi-amici". Nonostante l'assenza dei due marò, la tribuna d'onore e quelle dei cittadini hanno reso loro omaggio con un applauso corale nel momento in cui lo speaker ha annunciato il passaggio del loro reggimento, il San Marco.
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