terça-feira, 12 de julho de 2016

Adrenalina e divertimento del rafting alla cascata delle Marmore



La Cascata delle Marmore è lì, a poche decine di metri da noi, e precipita con tutta la sua forza sollevando una nuvola di spruzzi e vapore acqueo. Una sorta di schiuma bianca che tutto avvolge, ma che non riesce a nascondere l’acqua che, con una portata di 15 metri cubi al secondo, si infila vorticosa nel canyon del Nera. Proprio quello che tra pochi minuti percorreremo a bordo di un rafting. Ansia.  

La guida poi aggiunge il suo carico: “Una volta a bordo ascoltate bene gli ordini e, soprattutto, eseguiteli senza fiatare. Altrimenti potrebbero essere guai”. E a chi pensa che in fondo è tutta una messinscena per alzare il livello di adrenalina risponde “Il lavoro di squadra è decisivo, anche se in realtà noi abbiamo quasi sempre il pieno controllo della situazione”. Quasi, appunto. 

Vabbè, ormai siamo qui, si parte. E subito ci si infila in uno stretto toboga dove per evitare di andare a sbattere contro i massi occorre manovrare eseguendo al volo gli ordini: “Tutti avanti, tutti indietro, solo fila destra indietro, destra avanti e sinistra indietro...”. Immediatamente ci rendiamo conto che sul Nera anche i passeggeri sono protagonisti della discesa anche se in realtà i pericoli sono ridotti. A tutto vantaggio del divertimento. 

La discesa dalla Cascata delle Marmore a Papigno dura poco meno di un’ora. In questo tratto il Nera corre in gran parte in una forra piuttosto angusta durante la quale si affrontano difficoltà fino al IV grado (il massimo è VI) e si allarga soltanto verso la fine. Ma anche qui non ci si può rilassare. Ampliandosi il fiume perde potenza, però si formano più onde. Ma ormai siamo diventati bravi e domiamo in scioltezza il tratto finale del percorso, soddisfatti di non esserci lasciati tentare dal programma “soft” che prevede la navigazione del Nera tra Ferentillo e Arrone, a monte della Cascata delle Marmore con difficoltà solo fino al II grado. 

Dopo averla vista dall’acqua, ci si può dedicare in modo tradizionale alla scoperta della Valnerina. La Cascata delle Marmore è naturalmente la superstar del territorio. Lo spettacolo del triplo salto delle acque del Velino che si gettano nel Nera 165 metri più in basso va in scena a orari ben definiti (in luglio dalle 11 alle 13, dalle 15 alle 18 e dalle 21 alle 22). Ma per tutto il giorno è possibile percorrere i cinque sentieri che risalgono la montagna e che portano a tu per tu con la cascata. Imperdibile quello contrassegnato dal numero 1 che collega il Belvedere inferiore al Belvedere superiore e che porta anche al Balcone degli innamorati, un terrazzino scavato nella roccia proprio al centro della cascata. E, novità di questa stagione, c’è anche un cinema 6D che porta letteralmente dentro le Cascate 

Da non perdere però neppure i borghi che punteggiano la parte più settentrionale della Valnerina. Come il paese medievale di Arrone, un villaggio fortificato con un castello dell’XI secolo entrato nel gruppo dei “Borghi più belli d’Italia”. Oppure come Ferentillo, annunciato da lontano dalla doppia fila di fortificazioni che scendono dalle vette dei monti ai due lati della vallata fino a proteggere il paese, per lungo tempo luogo di confine dello Stato pontificio.Nella frazione di Precetto si può visitare l’incredibile Museo delle Mummie con oltre venti corpi di abitanti deceduti tra il XVI e il XIX secolo rimasti miracolosamente intatti grazie a un batterio presente nella terra del cimitero. 

Da Ferentillo si raggiunge in breve l’Abbazia di San Pietro in Valle. Parzialmente trasformata in hotel d’atmosfera (le camere sono ricavate nelle celle dei frati benedettini), l’Abbazia mostra pressoché intatta la struttura principale compresa la chiesa edificata nell’VII secolo ricca di bassorilievi e di affreschi dell’epoca e il più vasto complesso dell’XI secolo quando venne ricostruita dopo essere stata danneggiata dai Saraceni. Protetto dalle sacre mura un prato invita al relax e al drink della staffa Davvero meritato dopo tante emozioni. 

Info:  
Il Centro Rafting Marmore (tel. 330 753420) ha proprie basi a Papigno e Arrone, quest’ultima dedicata alle attività soft. Una discesa costa 40 euro, il rafting soft costa 35 euro. Tutta l’attrezzatura è fornita dall’organizzazione.  

Dormire  
Abbazia San Petro in Valle (Ferentillo, Tr, tel. 0744.780129; doppia da 105 euro). Meravigliosa struttura immersa nel verde e nella storia. Per soggiorni di charme e senza spendere troppo. 

Mangiare  
Ristorante Piermarini, (via Fosso Ancaiano 23, Ferentillo (Tr), tel. 0744 780714; Prezzo medio 45 euro). 
Ricavato da una dimora di campagna circondata da tigli e ulivi. Cucina del territorio, spesso incentrata sul tartufo ma non solo: olio, olive, farro e lenticchie provengono dall’azienda agricola di proprietà, formaggi ed insaccati sono lavorati in loco. 

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