segunda-feira, 7 de setembro de 2009

Berlusconi: «Non c'è libertà di stampa?

Berlusconi: «Non c'è libertà di stampa?Una barzelletta dei cattocomunisti»


«Per loro significa mistificare e insultare e quindi sono stato costretto a rivolgermi alla magistratura»

Milano, Corriere della Sera - Non c'è libertà di stampa? «Una barzelletta di questa minoranza comunista e cattocomunista, che detiene la proprietà del 90% dei giornali». Così il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha commentato le prese di posizione seguite alle sue azioni giudiziarie contro Repubblica e L'Unità. «Loro intendono la libertà di stampa come libertà di mistificare, insultare e calunniare e quindi sono stato costretto a rivolgermi alla magistratura per difendere il principio importante della libertà di stampa - ha spiegato -. Se c'è un pericolo è quello degli attacchi alla riservatezza delle persone».

CAMPAGNA EVERSIVA - Secondo Berlusconi esiste una «feroce campagna eversiva» che punta alle dimissioni del governo e del presidente del Consiglio, auspicando - durante un'intervista telefonica a Maurizio Belpietro su Canale 5 - che si interrompa «qualsiasi campagna che attacca chiunque su basi false e calunniose». «Per quanto mi riguarda - ha sottolineato il premier -, oltre alla feroce campagna per chiedere di fatto le mie dimissioni contro la volontà del popolo, mi vedo attribuire quotidianamente delle cose che non ho mai detto e neppure pensato. L'ho detto e lo ripeto con forza: con questa informazione, povera Italia».


VOTO AGLI IMMIGRATI - Del «subdolo stratagemma dei comunisti» fa parte, secondo il premier, anche la proposta di allargare il diritto di voto agli immigrati (una proposta fortemente sostenuta dall'attuale presidente della Camera Gianfranco Fini): «Gli italiani hanno chiaro che Silvio Berlusconi difende la sicurezza di tutti gli italiani, evitando che i signori della sinistra aprano le frontiere a chiunque - ha sottolineato il premier -. Il risultato sarebbe un'Italia alle prese con un numero crescente di clandestini, cui la sinistra vorrebbe concedere nel giro di breve tempo la cittadinanza e quindi il diritto di voto. Con questo subdolo stratagemma i comunisti immaginano di garantirsi una futura preminenza elettorale».


RAPPORTI CON LA CHIESA - Per quanto riguarda i rapporti con la Chiesa, «e con chi la guida con prestigio», Berlusconi li definisce «eccellenti, sia del governo che miei personali» e - spiega - saranno consolidati nei prossimi mesi su questioni importanti come il testamento biologico. Il presidente del Consiglio ha quindi precisato che un incontro con il cardinal Bertone «non è in agenda»: «Non ne vedo la necessità, non ho mai chiesto incontri. Il sottosegretario Gianni Letta mantiene questi rapporti quasi quotidianamente». Dopo il caso Boffo - dice il premier - si sono dette «tante bugie»: «La stampa di sinistra e cattocomunista si è inventata tutti questi incontri che avrei chiesto ma io non ho chiesto nulla perché non c’era nulla da chiedere».


«MIO CONSENSO AL 70%» - Il premier ha poi ribadito che il consenso di cui gode nell'opinione pubblica non è in calo: «Sono orgoglioso di questi primi 14 mesi di governo, di cui è già stato dato un bilancio dagli elettori con i loro voti». «La maggioranza degli italiani vorrebbe essere come me - spiega -, si riconosce in me e condivide i miei comportamenti. Poi gli italiani sanno che Berlusconi non ruba e non utilizza la politica per vantaggio personale. Inoltre difendo gli italiani da coloro che vorrebbero trasformare l'Italia in uno Stato di polizia tributaria».


CANDIDATURE ENTRO SETTEMBRE - Altro capitolo, i rapporti con la Lega e la questione delle candidature per le regionali del 2010. «Siamo in contatto ogni giorno, ma devo ancora fare una riunione con i dirigenti del Pdl per mettere a posto la strategia - ha detto Berlusconi al direttore di Libero, Belpietro -. Cominceremo a discuterne. Stiamo cercando i candidati migliori da mettere in campo. Per decidere ci siamo presi tutto il mese di settembre».


TENDOPOLI IN ABRUZZO - Settembre vede secondo il premier anche un'altra scadenza: entro la fine del mese, ha annunciato, nelle tendopoli dei terremotati in Abruzzo non ci sarà più nessuno ed entro fine anno sarà completata la consegna delle nuove case. «Il 15 settembre comincerò personalmente a consegnare le prime villette, i primi appartamenti e termineremo come annunciato entro l'anno. Questo che stiamo realizzando è un miracolo assoluto internazionale ed epocale».

Nenhum comentário: