segunda-feira, 14 de setembro de 2009

Pil a -5%

Joaquin Almunia, commissario europeo agli affari monetari


Bruxelles, 14-09-2009, Rainews24.it - Commissione europea rivede al ribasso le previsioni di crescita dell’Italia, il cui Pil nel 2009 si attesterà a quota -5%, un risultato – sottolinea Bruxelles - "peggiore di quanto previsto nelle previsioni della scorsa primavera -4,4% ". Ma - spiega l'esecutivo europeo - in Italia "dopo una profonda recessione e' in atto un graduale miglioramento". E' infatti "attesa nella seconda metà del 2009 una debole ripresa che comporterà un piccolo impulso di crescita positivo nel 2010".L'Italia in recessione già dal secondo trimestre del 2008Il crollo della domanda globale e della fiducia, insieme alla crisi finanziaria – spiega la Commissione Ue - hanno duramente colpito l'economia italiana", che si è avviata in recessione - si ricorda - già nel secondo trimestre del 2008. A fine 2009 si registrerà dunque un Pil a quota -5%: si tratta - sottolinea Bruxelles – della "caduta annuale più forte registrata da parecchie decadi". "Questi risultati - si spiega – sono stati peggiori di quanto previsto nelle nostre ultime previsioni della primavera 2009". Il Pil dovrebbe crescere dello 0,3% complessivo nei prossimi due trimestriNegli ultimi mesi però - prosegue la Commissione Ue - "la fiducia sia nei servizi che nel settore manifatturiero e' rimbalzata significativamente dalla depressione raggiunta in febbraio-marzo, anche se il livello resta relativamente basso". "Ci si aspetta comunque che la produzione industriale recuperi qualcosa nel terzo trimestre 2009" - continua Bruxelles – e ciò "fa prevedere che il Pil reale cresca moderatamente sia nel terzo (+0,2%) che nel quarto trimestre (+0,1%)". Bassa inflazione e incentivi fiscali gli aiuti all'economiaI fattori che dovrebbero aiutare l'economia italiana a risalire la china - si sottolinea - sono "la bassa inflazione, ma anche i piani di ripresa del governo per sostenere le famiglie più deboli e i consumi di beni durevoli". Allo stesso tempo, "gli incentivi fiscali recentemente messi in campo dal governo aiuteranno a contenere la contrazione degli investimenti nella restante parte dell'anno". Buone notizie dovrebbero poi arrivare dalle esportazioni e dalle importazioni". "La debole ripresa prevista nella seconda metà del 2009 - conclude dunque la Commissione Ue - dovrebbe comportare un piccolo impulso di crescita positivo nel 2010".

Almunia: exit strategy comune"Dobbiamo definire una exit strategy chiara e credibile" ma soprattutto "e' indispensabile un coordinamento in Europa che presenta un mercato molto piu' integrato rispetto ad altri". E' quanto ha sottolineato il commissario europeo agli affari monetari, Joaquin Almunia, nella conferenza stampa dove sono state presentate le nuove stime sull'economia europea per il 2009 con la conferma di una contrazione del pil del 4%. "Al recente G20 di Londra - ha detto - abbiamo convenuto sull'esigenza di definire una exit strategy, consapevoli pero' che non e' ancora il momento per farla scattare".

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