Shenuda III, leader della Chiesa copta ortodossa d'Egitto
Autoridades italianas condenaram ontem as mortes de seis cristãos coptas que deixavam uma igreja no Egito ao término de uma missa que celebrava o Natal ortodoxo.
Autoridades italianas condenaram ontem as mortes de seis cristãos coptas que deixavam uma igreja no Egito ao término de uma missa que celebrava o Natal ortodoxo.
"A violência contra a comunidade cristã copta no Egito suscita horror e reprovação", disse o chanceler do país europeu, Franco Frattini.
"A comunidade internacional não pode permanecer indiferente nem deve baixar a guarda para a intolerância religiosa, que constitui uma gravíssima violação dos direitos humanos fundamentais", prosseguiu ele.
Frattini assegurou que a Itália "continuará a defender em todos os lugares o princípio da liberdade de culto, que é um absoluto e irrenunciável valor da civilização".
Pouco depois da meia-noite, um veículo parou diante de uma igreja em Nag Hammadi, província de Qena, sul do Egito, e homens não identificados abriram fogo contra as pessoas que estavam no local. De acordo com as autoridades, o ataque pode ter ocorrido em represália ao estupro de uma menina muçulmana. Os coptas são minoritários no Egito, um país predominantemente muçulmano.
Em nota, o ministro italiano para as Políticas Europeias, Andrea Ronchi, ressaltou que "infelizmente, 75% das perseguições religiosas no mundo atingem comunidades cristãs".
"Estou certo de que o governo egípcio fará o máximo esforço para perseguir os responsáveis pelo crime e garantir a plena liberdade religiosa a todos os seus cidadãos, em total conformidade com a Constituição egípcia", afirma o texto.
Com informações da Ansa
Egitto, strage di cristiani copti Frattini: "Orrore e riprovazione"
IL CAIRO - E' salito a nove il bilancio delle vittime dell'aggressione ai cristiani copti che uscivano dalla messa della vigilia del Natale ortodosso ieri sera a Nagaa Hamadi, un villaggio dell'Alto Egitto. Secondo fonti di polizia, oltre ai sei cristiani copti e un agente di polizia uccisi nella sparatoria di ieri sera, altre due persone sono morte in seguito alla ferite riportate. Fonti della sicurezza locale hanno reso noto che due uomini armati avrebbero fatto fuoco da un veicolo sulla folla che lasciava la chiesa della Vergine Maria, dove aveva assistito alla celebrazione natalizia, che per i fedeli della chiesa copta cade appunto il 7 gennaio. Secondo il ministero dell'Interno egiziano l'attacco sarebbe una vendetta per un episodio che risale a due mesi fa: lo stupro di una dodicenne musulmana da parte di un uomo appartenente alla minoranza cristiana copta della città.
Sarebbe stato identificato da testimoni l'uomo che ha guidato l'assalto armato, ma stamattina alcune centinaia di cristiani - fino a duemila secondo la tv Al Jazira - si sono raccolti per manifestare contro l'aggressione di ieri notte. La manifestazione ha avuto luogo di fronte all'ospedale dove erano stati portati i corpi delle vittime. I manifestanti hanno lanciato pietre contro le forze dell'ordine, che hanno risposto con lacrimogeni e idranti antincendio, mentre le indagini per identificare l'omicida procedono serrate.
"Le violenze perpetrate contro la comunità cristiana copta in Egitto suscitano orrore e riprovazione", afferma il titolare della Farnesina, Franco Frattini commentando le drammatiche notizie che provengono da Nagaa Hamadi. "La comunità internazionale - continua il ministro degli Esteri italiano - non può restare indifferente nè deve mai abbassare la guardia di fronte all' intolleranza religiosa, che costituisce una gravissima violazione dei diritti umani fondamentali. L' Italia intende continuare a difendere in tutte le sedi il principio della libertà di culto, quale assoluto ed irrinunciabile valore di civiltà".
Espressioni di solidarietà anche dal presidente dell'Udc Rocco Buttiglione. "Massima solidarietà alla Chiesa Copta d'Egitto, colpita nel giorno di celebrazione del Natale ortodosso da un drammatico episodio di violenza, che ci ricorda le difficoltà che vive quotidianamente quest'antica chiesa cristiana d'Egitto. Chiediamo a tutti di mantenere la calma e di non cedere allo spirito di vendetta, ma chiediamo soprattutto al governo egiziano di perseguire con la massima serietà i responsabili dei crimini, e di garantire la piena libertà religiosa a tutti i suoi cittadini, con una particolare attenzione al rischio di discriminazione che vive la Chiesa copta".
Intanto si sono svolti tra straordinarie misure di sicurezza i funerali di sei fra le nove vittime. I corpi delle vittime sono stati trasportati dall'ospedale alla chiesa di Mario Hanna El Habibb dove si è svolta la cerimonia funebre prima che fossero sepolti. Per motivi di sicurezza le forze dell'ordine hanno deciso di ridurre il numero dei copti che potevano partecipare al funerale. Secondo un rapporto di Amnesty International gli attacchi ai danni della minoranza copta in Egitto, che conta fra i sei e gli otto milioni di fedeli, sono molto aumentati negli ultimi due anni.
http://www.repubblica.it/
Egitto, strage di cristiani copti Frattini: "Orrore e riprovazione"
IL CAIRO - E' salito a nove il bilancio delle vittime dell'aggressione ai cristiani copti che uscivano dalla messa della vigilia del Natale ortodosso ieri sera a Nagaa Hamadi, un villaggio dell'Alto Egitto. Secondo fonti di polizia, oltre ai sei cristiani copti e un agente di polizia uccisi nella sparatoria di ieri sera, altre due persone sono morte in seguito alla ferite riportate. Fonti della sicurezza locale hanno reso noto che due uomini armati avrebbero fatto fuoco da un veicolo sulla folla che lasciava la chiesa della Vergine Maria, dove aveva assistito alla celebrazione natalizia, che per i fedeli della chiesa copta cade appunto il 7 gennaio. Secondo il ministero dell'Interno egiziano l'attacco sarebbe una vendetta per un episodio che risale a due mesi fa: lo stupro di una dodicenne musulmana da parte di un uomo appartenente alla minoranza cristiana copta della città.
Sarebbe stato identificato da testimoni l'uomo che ha guidato l'assalto armato, ma stamattina alcune centinaia di cristiani - fino a duemila secondo la tv Al Jazira - si sono raccolti per manifestare contro l'aggressione di ieri notte. La manifestazione ha avuto luogo di fronte all'ospedale dove erano stati portati i corpi delle vittime. I manifestanti hanno lanciato pietre contro le forze dell'ordine, che hanno risposto con lacrimogeni e idranti antincendio, mentre le indagini per identificare l'omicida procedono serrate.
"Le violenze perpetrate contro la comunità cristiana copta in Egitto suscitano orrore e riprovazione", afferma il titolare della Farnesina, Franco Frattini commentando le drammatiche notizie che provengono da Nagaa Hamadi. "La comunità internazionale - continua il ministro degli Esteri italiano - non può restare indifferente nè deve mai abbassare la guardia di fronte all' intolleranza religiosa, che costituisce una gravissima violazione dei diritti umani fondamentali. L' Italia intende continuare a difendere in tutte le sedi il principio della libertà di culto, quale assoluto ed irrinunciabile valore di civiltà".
Espressioni di solidarietà anche dal presidente dell'Udc Rocco Buttiglione. "Massima solidarietà alla Chiesa Copta d'Egitto, colpita nel giorno di celebrazione del Natale ortodosso da un drammatico episodio di violenza, che ci ricorda le difficoltà che vive quotidianamente quest'antica chiesa cristiana d'Egitto. Chiediamo a tutti di mantenere la calma e di non cedere allo spirito di vendetta, ma chiediamo soprattutto al governo egiziano di perseguire con la massima serietà i responsabili dei crimini, e di garantire la piena libertà religiosa a tutti i suoi cittadini, con una particolare attenzione al rischio di discriminazione che vive la Chiesa copta".
Intanto si sono svolti tra straordinarie misure di sicurezza i funerali di sei fra le nove vittime. I corpi delle vittime sono stati trasportati dall'ospedale alla chiesa di Mario Hanna El Habibb dove si è svolta la cerimonia funebre prima che fossero sepolti. Per motivi di sicurezza le forze dell'ordine hanno deciso di ridurre il numero dei copti che potevano partecipare al funerale. Secondo un rapporto di Amnesty International gli attacchi ai danni della minoranza copta in Egitto, che conta fra i sei e gli otto milioni di fedeli, sono molto aumentati negli ultimi due anni.
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