CROTONE - Gli inquirenti lo definiscono "freddo e crudele". Per questo la cattura di Pasquale Manfredi assume un significato ancora più importante. L'uomo, 33 anni, è stato fermato dalla squadra mobile di Crotone a Isola Capo Rizzuto. Considerato un elemento di spicco della cosca Nicoscia-Manfredi, il 33enne era ricercato dal novembre dello scorso anno, quando sfuggì all'arresto nell'ambito dell'operazione "Pandora". Anche oggi ha tentato la fuga ma è stato bloccato dagli agenti.
Accusato di associazione mafiosa, omicidio e detenzione di arma da guerra, era inserito nell'elenco dei 100 latitanti più pericolosi. Deve rispondere anche degli omicidi di Carmine Arena (venne usato anche un bazooka) e Pasquale Tripodi, avvenuti rispettivamente nell'ottobre 2004 e nel dicembre del 2005. Manfredi avrebbe anche frequentato una sorta di scuola di guerra, dove si sarebbe specializzato nell'uso delle armi da guerra con campi di addestramento sulle colline dell'Oltre Po e nelle campagne del Pavese.
Gli operatori della Polizia di Stato, dopo aver circondato lo stabile in via Kennedy hanno fatto irruzione nella palazzina e l'hanno bloccato mentre tentava fuggire dal tetto. Fatale per lui la sua passione per internet. Manfredi, infatti, aveva un profilo su Facebook e si faceva chiamare 'Scarface', come il trafficante di cocaina interpretato da Al Pacino nel film diretto da Brian De Palma. Per collegarsi usava una chiavetta. Gli agenti dello Sco sono così riusciti a intercettarlo e a capire dove si trovava e stanotte poco dopo le 3 è scattato il blitz. Concluso con le manette ai polsi del latitante.
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