domingo, 24 de outubro de 2010

Domani 'World Pasta Day', esperti a convegno a Rio




di Cristina Latessa - Roma - Torna domani la festa mondiale della pasta, il 'World Pasta Day', in un momento in cui i consumi crescono e conquistano persino la patria del riso (+17% l'export in Cina di pasta italiana nel primo semestre). E mentre la pasta è sempre più presente sulle tavole mondiali, diventa anche protagonista della sana alimentazione. In occasione del 'World Pasta Day' si riunirà a Rio de Janeiro (fino al 27), il quarto Congresso mondiale della pasta organizzato dall'Ipo (International pasta organization) assieme all'Abima (l'Associazione dei pastai brasiliani) dove scienziati e nutrizionisti metteranno in risalto le prorietà salutari del piatto simbolo della dieta mediterranea. La scelta del Brasile come Paese ospite del congresso si deve al crescente aumento della domanda di pasta da parte della popolazione locale, con ben 1,2 milioni di tonnellate consumate e il terzo posto nella graduatoria assoluta mondiale, alle spalle degli Stati Uniti e dell'Italia dove il consumo procapite è di 26 kg annui. Nell'occasione avrà luogo anche una conferenza scientifica per l'aggiornamento dello Scientific Consensus Statement "Healthy Pasta Meals", documento sottoscritto sei anni fa da autorevoli esperti a livello internazionale nel quale la pasta, nell'ambito della dieta mediterranea, veniva certificata modello alimentare 'ideale'. Tra i temi esaminati dalla conferenza, i benefici dei carboidrati 'buoni' della pasta e il suo basso indice glicemico, alleato nel prevenire obesità e diabete.

PASTA A RITMO DI SAMBA- Da parte sua il governo brasiliano ha ben compreso le proprietà salutari della pasta, tanto da farne strumento di una campagna nazionale di prevenzione e educazione alimentare contro l'anemia ferropriva. Abima ha lanciato una serie di video promozionali che hanno per protagonista la mascotte 'Maccaronico', puntando a sottolineare come la pasta sia alimento ideale per tutti e particolarmente indicata per l'alimentazione dello sportivo. Ne sanno qualcosa i calciatori brasiliani in Italia: da Julio Cesar a Ronaldinho, Juan e Julio Sergio, sono tutti pazzi per la pasta. Ma il Congresso mondiale della pasta affronterà anche i temi economici e di marketing, assieme agli aspetti tecnologici della produzione, dalla sicurezza alla tracciabilità. In 10 anni la produzione di pasta a livello mondiale è passata da 7 a 12 milioni circa di tonnellate. L'Italia è primadonna nella produzione: con 3,2 milioni di tonnellate rappresenta il 26% della produzione mondiale. E l'export va a gonfie vele, anche nei primi sei mesi del 2010 ha messo a segno risultati positivi, con un incremento dei volumi del 2,5%.

PASTA SENZA FRONTIERE - La pasta è passione italiana, un rito irrinunciabile per 2,1 milioni di italiani che la mangiano a pranzo e cena sette giorni su sette. Ma gli spaghetti hanno conquistato anche gli immigrati residenti in Italia, con l'89% che mangia abitualmente la pasta. "Oltre ad essere buona ed economica - sottolinea Massimo Menna, presidente dell'Unipi - la pasta continua ad avere successo perché non è impermeabile a quello che succede nel mondo, aprendosi all'incontro con altre culture gastronomiche".

TANTI MODI PER DIRE PASTA - I cuochi si stanno reinventando il modo di cucinare la pasta, tanto che l'ultima tendenza non è più cuocere la pasta al 'dente' ma al 'chiodo', ovvero toglierla dall'acqua anche qualche minuto prima, alla ricerca di sapori più netti e puri. Da un estremo all'altro, lo chef trentino Peter Brunel si è inventato la reidratazione a freddo della pasta. In pratica, si tratta la pasta come i legumi secchi, 'reidratandola' appunto rima dell'uso per circa un'ora. E c'é poi la pasta al pomodoro.senza pomodoro. E' quella proposta dallo chef stellato Heinz Beck che cuoce la pasta non nella classica acqua bollente ma in un'acqua di pomodoro ottenuta filtrando per una notte i pomodorini frullati e avvolti in un canovaccio. L'acqua di pomodoro trasferisce così 'l'essenzà del pomodoro al grano della pasta.

Nenhum comentário: