Roma - Al Colosseo persone di tutte le età, dai bambini ai pensionati, per la manifestazione 'Abbracciamo la cultura': una grande catena umana si e' stretta intorno all'Anfiteatro Flavio. L'iniziativa fa parte della campagna a sostegno dei beni culturali, dello spettacolo, e dei lavoratori del settore. I partecipanti hanno indosso una pettorina arancione con il simbolo della manifestazione distribuita dagli organizzatori che stanno raccogliendo le firme a difesa della cultura in Italia. Al termine della catena umana gli interventi tra gli altri di Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, una delle organizzazioni promotrici della manifestazioni, Giulio Scarpati, presidente del Sai, sindacato degli attori italiani e Roberto Natale, presidente della Federazione nazionale stampa italiana.
L'iniziativa a Roma, oltre che dalla Cgil, è stata organizzata tra gli altri da Legambiente, Wwf, Arci, Acli ambiente, ed hanno aderito circa in centinaio di associazioni tra cui la Fnsi e Movem09. Parallelamente oggi in tutta Italia vanno in scena altre iniziative per la campagna 'Abbracciamo la cultura', che ha avuto il via il 27 gennaio.
A Siracusa ad esempio si organizza un flash mob; a Matera c'é una catena umana intorno ai Sassi della città protetti dall'Unesco, e manifestazioni sono previste anche a Padova, Palermo, Salerno e Sassari. Le iniziative continueranno domani e nei prossimi giorni. Tra le richieste della campagna ci sono: una politica condivisa dei beni culturali che ne affermi la priorità dello sviluppo economico e culturale del paese e dare dignità al lavoro di tutti gli operatori del settore attraverso il riconoscimento legislativo, contrattuale e professionale.
CAMUSSO, E' BATTAGLIA LIBERTA' - Per Susanna Camusso "la battaglia per la cultura è una battaglia per la libertà". Il segretario generale della Cgil ha chiuso gli interventi al Colosseo. "C'é una cosa che lega le tante piazze del Paese in cui oggi si manifesta per la cultura - ha aggiunto la Camusso -. Questa è un'altra Italia, quella che difende la Costituzione, il lavoro e la dignità delle persone, che vuole tanto bene a questo Paese proprio perché anche ricco di un grande patrimonio culturale, di una straordinaria produzione letteraria e di artisti fondamentali.
Dovremmo dare modo anche alle giovani generazioni - ha concluso - di accedere a questo patrimonio e invece la politica del governo è orientata a tagliare gli strumenti che permettono di avere una propria opinione. Difendere la cultura è dire che vogliamo un paese libero, democratico, in cui si possa partecipare".
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